Capitolo 48.

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La serata alla spa fu praticamente perfetta: già il luogo in cui prenotò il designer, si dimostrò come veramente caro, dato che oltre ad avere una parte della struttura impiegata per il completo rilassamento di una persona, un'altra aveva delle camere enormi, nonostante fossero solo in due.
Quando si diressero infatti nella loro, dopo aver aperto la porta con le chiavi consegnate nella hall, rimasero sbalorditi da quanto la camera fosse grande e dalla bella vista che essa garantiva, nonostante si trovassero in una città che solitamente non dava un bel panorama.
Entrarono lì però solamente per potersi spogliare ed indossare i loro accappatoi, oltre che le pantofole che gli vennero date. Appena finirono, tornarono nell'area spa ed immediatamente andarono a fare dei massaggi, si rilassarono veramente tanto e per tutto il tempo, con una tale naturalezza, si tennero la mano, delle volte senza neanche rendersene conto. Finiti i massaggi invece andarono in una piscina ad acqua calda, con anche l'idromassaggio. Essendo un periodo lavorativo, oltre che inverno, erano praticamente quasi loro due lì e questo diede modo di far intensificare l'atmosfera che si era creata tra i due, che intanto ne approfittavano. Con questo intendo che erano veramente molto vicini, i loro corpi quasi uniti ed i loro bacini perfettamente attaccati l'uno con l'altro.

-Mi vuoi far impazzire qui, piccoletto?

-Non capisco a cosa tu ti riferisca... non sto facendo nulla.

Rispose il riccioluto al suo orecchio, per poi da esso iniziare una serie di baci, quasi bagnati, che ebbe il proprio termine arrivato al petto del più grande, che intanto lo guardava completamente travolto, oltre che dalla sua bellezza, anche dai suoi gesti.
Decise però di prendere il controllo della situazione, quindi fece poggiare il nostro guardone con la schiena a bordo piscina, stringendo delicatamente le proprie mani sulle antiche dell'altro, che intanto portava una mano tra i capelli del ragazzo dagli occhi azzurri ed un'altra sul petto di quest'ultimo. L'atmosfera era calda, ma non necessitava di foga, anzi, ciò che la rese ancora più intensa fu l'estrema lentezza, oltre che la delicatezza dei gesti fatti sia da uno, che dall'altro.

-Non mi hai dato una minima attenzione da quando sei arrivato.

-Perdonami Haz, mi concedi di farlo ora?

-Andiamo nella camera al piano di sopra.

Uscirono quindi dalla piscina, restando vicinissimi, in realtà anche per gelosia, dato che probabilmente si sarebbe potuto vedere qualcosa di troppo dai costumi di entrambi.
Misero gli accappatoi e velocemente si diressero nell'ascensore, dove unirono le loro labbra per la prima volta dopo tanto tempo, dove diedero loro la possibilità di riconoscersi, di mordersi e di assaporarsi.
Quando le porte di esso si aprirono però, si separarono velocemente, continuando a guardarsi, fisso, dritto negli occhi, in realtà sorridendo anche divertiti per l'imbarazzo che si era creato successivamente all'ingresso di altre due persone.
Il più grande però voleva stuzzicarlo e per poterlo fare si spinse un po' oltre, di fatto si avvicinò al suo piccolo, posizionandosi più o meno avanti a lui, in modo da non insospettire troppo. Strinse letteralmente la mano sulla sua, ormai formatasi, erezione ed il nostro cameriere giurò di poter farsi sentire da tutti, gemendo, in quel momento, ma naturalmente il designer glielo impedì, portando subito dopo una mano avanti la sua bocca.

-Stronzetto.

-Vediamo se dopo urlerai questo.

Disse in risposta il più grande ed appena arrivarono, lo tirò velocemente all'interno della loro camera, la quale si assicurarono di chiudere.
Quando furono effettivamente soli, il ragazzo dagli occhi azzurri prese in braccio il riccioluto che, dopo aver stretto le gambe intorno al suo bacino per non cadere, iniziò a baciarlo intensamente, introducendo anche la lingua. Il primo, lo condusse fino al letto e lo fece cadere al di sopra di esso, il secondo lo tirò immediatamente su di sé, tornando ad unire le loro labbra in un contatto necessario. Non si baciavano da tempo e vi era la necessità di farlo, quel contatto era importante tra loro, specialmente in quel momento.
Senza quindi separare le loro bocche l'una dall'altra, si tolsero accappatoi e costumi, lasciandoli cadere da qualche parte nella stanza, senza dare conto a dove fossero finiti. In quel momento niente aveva veramente importanza, se non darsi piacere l'uno con l'altro. Erano loro il punto di fuoco della situazione, ciò su cui si stavano concentrando e stavano dando tutte le loro attenzioni.

-Forse abbiamo bagnato il letto con i costumi.

-Ti importa veramente, Haz?

-No, effettivamente.

Si sorrisero, tornando subito dopo a baciarsi, mentre le mani del più grande si muovevano indisturbate sul corpo del più piccolo, che fremeva e voleva che lo toccassero ovunque.
Poco dopo i baci si fermarono, perché il designer iniziò a dare attenzioni, con essi, prima al collo, dopo al petto, fino ad arrivare al basso ventre del riccioluto, facendolo quasi impazzire. Aveva un'estrema lentezza che lo eccitava ed allo stesso tempo lo spazientiva, ma adorava tutto ciò ed assolutamente non voleva che il ragazzo si fermasse. Assolutamente non doveva smettere, soprattutto nel momento in cui le sue labbra avvolsero la propria erezione, prendendola poco alla volta completamente in bocca. Con una mano si aiutò, in modo tale da non lasciare neanche una minima parte insoddisfatta, però cambiò idea quando vide il più piccolo sul punto di arrivare al culmine e si avvicinò alle sue labbra quando lo sentì lamentarsi, mugolare in disapprovazione.

-Devi venire solo per me.

-Fottimi, cazzo Lou.

-Ma quanta pazienza che hai principessa, uh? Prima aiutami come ho aiutato io te.

Non ebbe neanche il tempo di finire, che il nostro guardone immediatamente si avvicinò all'erezione formata del ragazzo, avvolgendola poco dopo con le proprie labbra completamente, fino alla base di essa. Tutto ciò fece eccitare ancora di più il ragazzo dagli occhi azzurri, che intanto stringeva una mano tra i suoi capelli.

-Basta amore... oh dio.

-Mh... va bene Loueh.

Disse il più piccolo, staccatosi definitivamente dall'intimità dell'altro, mentre si leccava le labbra. Nel vederlo il più grande, lo spinse sul letto, bloccandolo su di esso, prese un profilattico e se lo fece mettere dall'altro. Si assicurò di aver ben inumidito la propria lunghezza ed in fine penetrò il ragazzo, che gemeva il suo nome ad alta voce, come se la loro camera fosse l'unica in quel momento, come se in quell'hotel ci fossero solo loro due.
Il più grande quindi iniziò a muoversi, dando piacere ad entrambi. Il più piccolo intanto, stringeva le mani sulle sue spalle, lasciando probabilmente anche dei segni rossi su di esse a causa della sua presa. Le loro labbra si unirono, ovattando il suono degli innumerevoli gemiti, che fino a qualche secondo prima avrebbe potuto sentire chiunque.
Il ragazzo dagli occhi azzurri continuava a muoversi, colpendo quel punto che sapeva fosse quello sensibile del riccioluto e di fatto lo vedeva godere sotto di sé. La visione del più grande, con la fronte imperlata dal sudore, mentre si muoveva, con gli occhi socchiusi e le labbra semi aperte, portò poco dopo al culmine il nostro guardone, che sporcò entrambi col proprio seme. Poco dopo, anche l'altro venne, vedendo il più piccolo gemere ripetutamente il suo nome, con le sue labbra rosse, leggermente gonfie e lucide, mentre le pupille dei suoi occhi dilatate, i capezzoli turgidi ed il petto che si abbassava ed alzava velocemente.
Tolse il profilattico e lo gettò, tornando accanto al suo piccolo, stringendolo a sé.

-Mi sei mancato così tanto...

-Anche tu Lou, anche tu.

Mini angolo autrice.
Scusate, ma ieri non sono riuscita a postare quindi lo faccio adesso!
Vi sta piacendo la storia? Mi farebbe piacere saperlo :c
Comunque vi auguro una bella giornata, detto questo, bacini. ^3^
-Id

Watcher||Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora