Cap. 30

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"Sai Kacchan mia nonna mi raccontava sempre una storia quando ero bambino" guardavamo le stelle. Spostò lo sguardo su di me per incitarmi a parlare.
"Mi raccontava sempre di una promessa, che non so chi le avesse tramandato, una promessa che gli umani avevano fatto coi papaveri." Smisi di parlare perché mi sentii istantaneamente stupido, una promessa fra umani e papaveri??
Ma ormai avevo cominciato a dirlo e non potevo tirarmi indietro.
"Vedi, la promessa è che, anche quando tutti i fiori saranno avvizziti, quando tutti i frutti saranno caduti dai rami e le foglie cominceranno ad essere portate dal vento, anche quando il cielo si tingerà di rosso nell'ora in cui era stato turchese e l'acqua sarà diventata troppo fresca per immergersi oltre la vita, in quel momento dove la nostalgia coglie l'animo dell'uomo e ne incatena le viscere, dove la consapevolezza che tutto stia finendo, L'estate, gli amici, l'amore spensierato, si farà strada nella mente, quando le prime lacrime di rimorso per un'estate non vissuta appieno si faranno vedere, allora i papaveri si ergeranno solitari nel campo di grano d'oro, unici fiori reduci da un'estate, unici ancora vividi, ci saranno solo loro, solo i papaveri, e la loro promessa ondeggerà nel vento, a ricordarti che l'estate non finisce mai, che loro sono ancora lì, tutto è crollato ma loro sono ancora lì. Una tacita promessa di eterna giovinezza, amore, amicizia, rimorso, eterna estate."
Katsuki asciugò le lacrime che mi solcavano le
Guance con caldi baci. Un peso mi opprimeva il cuore, affondava nelle mie membra, la consapevolezza che fra me e Katsuki ci fosse una bugia, e quella bugia era un muro, e quel muro non poteva essere scavalcato, doveva essere demolito. Ma per demolirlo serviva un aiuto, serviva lui, solo in due avrebbero abbattuto quel muro. Izuku doveva dirgli la verità. E la preda doveva accettarla.

Stesi su quel telo Katsuki mi accarezzava il capo e tappezzava  il collo di baci, tenendomi stretto al suo cuore.
"Kacchan" sussurrai
"Dimmi"
"Dovrei dirti una cosa"
"Anche io, ti ho portato qui per questo."
Sussultai.
"Dimmela prima tu"
"No, tu"
Sentivo le sue mani su tutto il suo corpo e il suo viso nascosto nel mio collo.
"Davvero, dillo prima tu" gli bisbigliai, per niente esaltato dalla prospettiva di rivelargli tale verità.
"Va bene".
Ma l'aspetto più doloroso, era come anche Kacchan non sembrasse voglioso di dirmi ciò per cui mi aveva portato lì.
Prese un grande respiro.
"Parto dopodomani."

Angoletto dell'autrice
Hi guyzzzzz
Si lo so che sto aggiornando con tempi suuuuuuuuper irregolari ma davvero già e tanto che riesca a scrivere una volta a settimana con tutti i compiti che ho 🥺❤️
Btw la storia sta finendooooii prevedo ancora 5/6 capitoli massimo (la stessa cosa l'ho detta anche 15 capitoli fa lol) ma adesso davvero credo stia finendo.
Vi voglio tanto bene🥲

La bugia dei papaveri •Bakudeku•Where stories live. Discover now