Cap. 20

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Mi sedevo sempre allo stesso tavolo, in giardino. Era sotto un vitigno e, mentre io e gli altri due studiavamo, ogni tanto allungavamo una mano e raccoglievamo un chicco d'uva. Facevamo lì i nostri compiti delle vacanze. Io e Todo andavamo al classico, Kiri allo scientifico. Ricordo con nostalgia le versioni di latino appena dopo pranzo. Kiri si lamentava sempre di avere l'abbiocco e di voler studiare la sera, ma alla fine si adattava ai nostri orari. Ricordo che, quando si trattava di studio, Todo era il più brillante. Io passavo ore sui libri per imparare quelle maledette declinazioni, nonostante ciò era sempre lui che dava un senso alla frase. Kiri invece era il meno studioso, ogni anno aveva qualche materia sotto e sua madre gli urlava sempre di studiare invece "di pensare alle tipe". Per questo era l'addetto al dizionario, il suo solo compito era quello di cercare le parole che non ricordavamo.
Ricordo che fu in quelle ore, chini sui libri, che capii che mi piacevano gli uomini.
Era un'estate di molti anni fa, ancora la preda non sapevo neanche esistesse.
Mi piaceva guardare Todoroki, Così disinvolto, sedere stravaccato sulla sedia, le gambe allungate e il braccio dietro lo schienale . Roteava fra le dita la penna e si mordeva il labbro pensando ai compiti che stava facendo.
Kirishima aveva il collo piegato indietro, guardava il cielo sopra la sua testa e il suo pomo d'Adamo si muoveva ogni volta che deglutiva, aveva le braccia conserte sul petto già muscoloso. Avevamo penso dodici anni, forse qualcosa di più, io il pomo d'Adamo ancora non ce l'avevo ed ero molto più basso di Todoroki. Li guardavo ed erano bellissimi, non ho mai pensato a loro in ambito amoroso e neanche in quella occasione mi ero invaghito, avevo solo realizzato come un uomo possa essere molto attraente.

La festa sarebbe stata a giorni e i miei due amici non pensavano ad altro. Avevano invitato tutti, allestito la casa e comprato l'occorrente.
Io passavo le giornate a guardare il sole ad occhi chiusi.
La preda aveva lasciato un vuoto doloroso nel mio petto, ogni tanto mi chiedevo cosa stesse facendo, come se la stesse passando. Non sapevo con quale coraggio lo avrei guardato negli occhi.

Angoletto dell'autrice
Yooooooo
Oggi aggiorno un po' in ritardo sorry 🥺
In questi giorni spero di riuscire ad aggiornare regolarmente e scusate se i capitoli sono più corti del solito, pensi Che i prossimi ricominceranno a essere intorno alle 700/1000 parole :(
E niente shau <3

La bugia dei papaveri •Bakudeku•Where stories live. Discover now