Cap. 15

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"Izuku" sussurrò Kacchan arruffandomi i capelli "Non è che per caso mi stai nascondendo qualcosa?" Eravamo distesi sul prato, guardando le prime stelle nel cielo e riscaldando i a vicenda "no..." balbettai spaventato "cosa dovrei nasconderti?" Domandai con voce stridula.
"Niente. Non ti preoccupare" rispose il biondo baciandomi sulla fronte.
Quando finimmo tutte le patatine ormai nel cielo si vedevano le stelle. "Quelli sono il cigno e l'ofiuco" mi spiegava il ragazzo indicando le costellazioni. "Il cancro dov'è?" Chiesi curioso.
"È il tuo segno zodiacale?" Mi rispose con voce dolce "comunque non c'è in questa stagione, forse era visibile qualche mese fa."
Mi illustrò tutte le stelle nel cielo, conosceva tutte le costellazioni e mi raccontava le storie dei loro nomi. Io, per quanto mi sforzassi, non vedevo ne volpi ne cigni, solo puntini bianchi dipinti nella volta, ma cercavo comunque di dargli soddisfazione.
Stavamo guardando il cielo da parecchi minuti, mi ero ormai quasi addormentato fra le sue braccia quando notai che aveva acceso il telefono. Erano le 00:06. "Buon compleanno, Izuku." Mi disse sorridendomi e appoggiando le labbra sulle mie. "Come lo sapevi?" Balbettai "segreto" rispose facendomi l'occhiolino. Lo abbracciai più forte, chissà se quando mi aveva invitato aveva contato che avremmo passato la mezzanotte insieme. Accesi anche io il telefono. Avevo cinquanta notifiche da whatsapp, una di quelle era un lungo messaggio strappalacrime e nostalgico inviatomi da Kiri (lo faceva ogni anno). Todo si era limitato a scrivere "tanti auguri", senza emoji ne punti esclamativi, ma d'altronde era Todo. "Che hai visto di bello?" Mi chiese Kacchan vedendomi sorridere "Niente di particolare, solo qualche messaggio".
Poi, mentre ero distratto a guardare l'orizzonte, il ragazzo mi appoggiò un pacco sulle gambe.
Mi incoraggiò a scartarlo. Ero a disagio, non pensavo mi avrebbe addirittura fatto un regalo.
Tirai fuori dalla scatola il regalo. Inizialmente non capii cosa fosse: era rosa acceso, dalla forma fallica e di plastica. Kacchan stava trattenendo a stento delle risate. Quando capii di cosa si trattasse glielo lanciai addosso imbarazzato. Ricordo di non aver mai visto un uomo ridere così tanto. Solo quando smettemmo di sghignazzare mi resi conto che, oltre al dildo, in quella scatola c'era anche un anello. Mi aveva preso la mano e me l'aveva infilato al dito. Era  semplice, d'acciaio, ma mi brillarono gli occhi.

Quella notte Katsuki volle sperimentare il mio nuovo regalo (non l'anello :P). "Kacchan ma ci possono vedere tutti!" Esclamai imbarazzato
"Tanto non c'è nessuno"
"E se ci fosse?" Chiedi timidamente
"Allora sarebbe invidioso del tuo dildo rosa."
Non mi aveva convinto. "Ma se poi-" non finii la frase perché mi prese per la vita,con un movimento fluido mi rigirò a pancia in giù, il fondoschiena verso di lui. Appoggiò la sua mano sulla mia schiena e mi sussurrò nell'orecchio "non ne hai proprio voglia?"
Deglutii. Avrei potuto rispondergli di no, ma forse un po' di curiosità c'è l'avevo. Katsuki sembro capirlo. "Sarò gentile". Con la pancia aderì alla mia schiena strusciandosi dolcemente e togliendomi i pantaloni e la camicia. Prima di privarmi anche dell'ultimo strato di stoffa mi mordicchiò l'orecchio.
"Sei mio" sussurrò con voce grave.

Angoletto dell'autrice
Izuku sta per fare nuove esperienze :)
Non ho niente da dirvi (che novità) quindi niente a dopodomani :)

La bugia dei papaveri •Bakudeku•Where stories live. Discover now