Cap. 10

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I movimenti, così sinuosi e attraenti, del fisico della preda colsero la mia attenzione. Ballava con una ragazza, non l'avevo mai vista, probabilmente era una di quelle che arriva con gli yacht e sta solo qualche giorno. Erano molto vicini, lui le poggiava la mano sul di dietro e con l'altra le cingeva la schiena.
Seppur non fossi venuto con la prospettiva di divertirmi, vederlo con un'altra ragazza, così vicini e intimi, mi metteva a disagio, anzi mi appesantiva il cuore. Ma d'altronde cosa mi ero immaginato, con me stava solo giocando, c'era da aspettarselo.
Per un attimo incrociammo lo sguardo, nei miei occhi era dipinta delusione, nei suoi un sorriso da conquistatore.

Sedetti dietro un ulivo, la testa fra le mani e lo sguardo perso. Probabilmente Kiri e Todo si stavano divertendo, anche loro con qualche tipa o con un superalcolico in mano.
"Izuku stai bene?" Riconobbi la voce di ochaco.
"Si non ti preoccupare, tutto apposto." mi si sedette accanto. Aveva un bicchiere in mano, me lo offrì avvicinandomelo. Non mi chiesi neppure cosa fosse e lo trangugiai tutto d'un sorso. "Buono" le dissi sorridendo. "Te ne porto altro" mi rispose facendomi l'occhiolino.

Toga Himiko viveva in paese tutto l'anno, non mi era mai stata troppo simpatica, ma aveva sempre avuto un debole per me. Che gusti di merda. Le sue labbra sapevano di sangue e vodka lemon. Più tardi mi sarei pentito di avere dato così il mio primo bacio, ubriaco fradicio con una che mi stava antipatica fin dagli albori.
Le sue dita indugiarono sul mio pacco, già eccitato da tempo. Forse non aspettavo altro. mi permisi anche io di toccarla, lasciai scivolare le mie mani sotto il suo costume, me la avvicinai fino a eliminare la distanza fra i nostri corpi.
Percepii che si stava abbassando, sentii le sue mani slacciare la mia cintura, avrei ricevuto lo stesso giorno anche il primo pompino della mia vita? No, non ricevetti proprio nulla. Improvvisamente sentii le sue dita mollare la presa, lasciandomi con mezza cintura slacciata e mezza ancora legata. La udii cacciare qualche urletto, ma non capii cosa stesse succedendo. Avrei dovuto bere di meno, non ero cosciente.
Poi due labbra si posarono sulle mie, cimentandosi in un bacio aggressivo e umido al sapore di Moscow Mule. Pensai fosse Toga, ma le spalle erano molto più larghe e sentivo i muscoli sulla schiena muoversi sinuosamente. Si staccò dalle mie labbra ansanti per poggiarsi sul mio collo esposto e poi scendere sempre più in basso, sfilandomi la maglietta e i bermuda e poi riprendere dove Toga aveva lasciato in sospeso. Avevo il cervello intorpidito, sentivo le braccia deboli contro i fianchi e le palpebre pesanti. Tutto per colpa di ochaco e la sua abitudine di offrirmi drink. Ricordo solo che lo sconosciuto si mise il mio membro in bocca, poi le mie memorie sbiadiscono e si perdono.

Angoletto dell'autrice
Hi guyz, ieri non ho aggiornato mi disp :(
Comunque da domani cercherò di aggiornare un giorno si e uno no perché vado in vacanza e temo di non avere tempo di scrivere tutti i giorni.

La bugia dei papaveri •Bakudeku•Where stories live. Discover now