9.

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<<Mi spieghi perché hai dovuto dire a Abby Green che sono gay?!>> strillò Percy, guardando male Annabeth.
Jason scoppiò a ridere e Nico guardò male il figlio di Poseidone <<cos'hai contro i gay>> lo rimproverò.
Percy non gli badò nemmeno <<ora tutta la casa di Demetra penserà che a me non piacciano le ragazze>> esclamò

Annabeth alzò gli occhi al cielo <<che peccato, ti rimangono ancora 18 cabine da conquistare>> lo prese in giro <<e comunque ti ho fatto un favore, ti avevano visto uscire dalla cabina di Ade con Tara ieri mattina>> incrociò le braccia al petto.
Percy arrossì e Nico aggrottò le sopracciglia <<come?>> chiese e Jason ghignò <<fratello protettivo in azione>> commentò.

<<Abbiamo solo parlato di incubi>> alzò le mani ai lati del viso in segno di difesa e Nico borbottò qualcosa di poco convinto <<e comunque eri tu quello nella cabina di Apollo>> lo rimbeccò.
<<Si ma io e Will stiamo insieme>> Nico inarcò un sopracciglio e Percy fu costretto ad alzare gli occhi al cielo e sbuffare.






Tara si stava preparando mentalmente a un'altra notte di incubi, mentre cercava una maglia da usare per dormire.
<<Buonanotte>> le sussurrò Nico, prima di aprirle la porta e scomparire nell'ombra, diretto un'altra volta al letto di Will.
Tara sospirò, rubando una maglia nera a Nico e gettandola sul proprio letto, afferrando la propria e iniziando a togliersela.

<<Oh no! No ferma!>> si voltò di scatto, con solo l'orlo della maglia stretto tra le dita.
Percy comparve davanti a lei, con in mano un cappellino blu e il viso rosso.
<<Cosa ci fai qui?! Di nuovo! E invisibile!>> strillò Tara, mettendosi le mani tra i capelli esasperata.
<<Sono venuto sempre per gli incubi, se ne hai uno anche stanotte posso aiutarti a capirlo>> rispose <<e il capello me l'ha prestato Annabeth così nessuno mi ha visto>> sorrise compiaciuto della propria idea e Tara lo guardò incredula.

<<Avresti potuto comparire subito, non aspettare lì come un maniaco>> lo guardò male, rinunciando a cambiarsi la maglia anche quella sera e mettendosi seduta sul letto.
<<E nessuno ti ha chiesto aiuto con gli incubi>> aggiunse, incrociando le braccia al petto.
Percy alzò gli occhi al cielo <<ma ammetterai che sono stato utile>> sorrise, avvicinandosi a Tara e mettendosi seduto accanto a lei ai piedi del letto.

<<Wow, nessuno avrebbe mai saputo dirmi che tre figure nere che parlando del futuro avrebbero potuto essere le Parche>> esclamò sarcastica e Percy fece un piccolo broncio <<sei insopportabile>> borbottò <<ci assomigliamo allora>> Tara sorrise ironica, per poi spostarsi sul materasso e coprirsi con il lenzuolo.
<<E resta disturbante il fatto che tu sia qui mentre io dormo>> commentò.

Percy rimase seduto dov'era <<perché cosa credi, che rimanga a fissarti mentre dormi come una specie di pazzo psicopatico?>> replicò e Tara si strinse nelle spalle <<beh comparire invisibile alle mie spalle mentre mi sto cambiando è qualcosa che farebbe un passo psicopatico>> alzò le mani ai lati del viso e Percy sbuffò una risata.
<<Non avrai già sonno vero?>> chiese poi e Tara scosse la testa <<beh neanche io, di cosa parliamo?>> fece un piccolo saltello sul materasso.

<<Oh no dobbiamo anche parlare?>> esclamò scontenta Tara, iniziando a trovare quel punzecchiarsi a vicenda divertente.
Percy scosse la testa <<ti lascerò la convinzione di essere divertente>> sospirò e questa volta fu Tara ad alzare gli occhi al cielo.
<<Avanti non so nulla di te, ci sarà qualcosa che ti piace raccontare alle persone!>> disse poi.

Tara arricciò il naso <<non mi piace parlare di me>> rispose <<e comunque non c'è praticamente nulla da dire, ero una normale noiosa adolescente newyorkese>> si strinse nelle spalle.
Percy inclinò il viso di lato <<noiosa? Non ci credo>> disse e Tara aggrottò le sopracciglia <<avevo una sola amica e vivevo con il mio patrigno, a scuola non andavo male ma non ero una secchiona, odio lo sport e l'unica cosa che so fare è suonare il pianoforte perché mia madre mi ha obbligato a prendere lezioni da piccola>> rispose tutto d'un fiato <<non esattamente la compagnia migliore>> borbottò.

<<Vedi, ora so che hai un'amica -mi dispiace per lei- e che sai suonare il pianoforte>> Percy la guardò con l'aria di chi la sa lunga e Tara sbuffò.
<<Resto una persona noiosa, non impegnarti a cercare di conoscermi, perderesti il tuo tempo>> sospirò, per poi stendersi sul materasso <<buonanotte>> aggiunse.
Percy rimase fermo seduto per qualche istante, per poi saltare giù con un balzo e andarsi a stendere sullo stesso letto della volta precedente.

Come Orfeo e la sua Euridice || Percy Jackson Where stories live. Discover now