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Le loro labbra rimasero collegate solo qualche secondo, ma Tara percepì tutta la rabbia e il dolore svanire lentamente.
Percy si staccò, facendo un passo indietro e rimanendo ad osservarla.
La figlia di Ade sbatté le palpebre un paio di volte, aprendo la bocca ma non sapendo cosa dire.
Percy le si avvicinò di nuovo e Tara sentì il suo respiro tremolante, prima che il ragazzo la baciasse di nuovo.

Questa volta riuscì a concentrarsi davvero su ciò che stava succedendo e il suo stomaco fece una capriola.
Percy profumava di mare e sentì le sue mani raggiungerle i fianchi.
Si staccò subito dopo, realizzando cosa stesse succedendo e spingendolo via.
<<Cosa fai?!>> voleva suonare scocciata, ma il leggero tremito nella sua voce la tradì.

Percy dischiuse le labbra per rispondere, ma non uscì alcun suono.
<<Scusa>> disse infine, indietreggiando.
La figlia di Ade annuì <<non fa nulla>> replicò, schiarendosi la voce.
Percy abbassò lo sguardo <<ci...vediamo in giro>> borbottò, voltandosi e uscendo dalla Cabina.

Tara rimase sola in mezzo alla stanza e si rese conto di tre cose: se qualcuno si scusa dopo averti baciata non è mai un buon segno, se subito dopo se ne va è ancora peggio, e soprattutto, se tu avresti voluto rimanere lì a baciarlo per il resto della giornata, allora le
cose sono messe davvero male.

Restò immobile finché la porta non si aprì di nuovo e nonostante una parte di lei sperasse fosse di nuovo Percy, non fu del tutto delusa quando vide Hazel.
<<Ehi>> la ragazza la salutò, avvicinandosi con qualche passo <<come stai?>> chiese.
Tara la guardò qualche istante <<va tutt->> ma le parole le morirono in gola e si accorse di star piangendo.

Hazel sgranò lo sguardo ed esitò non sapendo cosa fare, poi si sporse verso di lei e la abbracciò.
Tara sentì il calore del corpo della sorellastra, le sue mani delicatamente posate sulla schiena e si sentì a proprio agio, come fosse nelle braccia di qualcuno che conosceva da sempre.
Si staccò quasi subito, asciugandosi le guance <<scusa, io non...non capisco cosa mi sia preso>> scosse la testa, ricomponendosi.

Hazel sorrise <<non fa nulla>> disse <<vuoi parlarne?>> chiese poi.
Tara arricciò il naso, per niente convinta da quella proposta.
<<Se vuoi>> aggiunse allora la ragazza <<e non lo dico a nessuno>> bisbigliò con un sorrisetto.
Tara la scrutò ancora per qualche istante, per poi annuire e mettersi seduta sul proprio letto.




Alla fine del racconto super sintetico che Tara aveva borbottato, Hazel sorrideva.
<<Era la prima volta che succedeva una cosa così tra si voi?>> chiese e Tara annuì <<e non accadrà più>> sentenziò.
Hazel inarcò un sopracciglio <<è stato brutto?>> domandò e Tara scosse la testa <<avresti voluto fosse un'altra persona?>> continuò Hazel e Tara scosse di nuovo impercettibilmente la testa.

<<E allora>> la figlia di Plutone si alzò in piedi con un saltello <<secondo me, non è stata l'ultima volta>> ghignò.
Tara scosse la testa, imitandola e mettendosi in piedi <<credimi, è stato...insomma non accadrà di nuovo>> disse.
Hazel si strinse nelle spalle <<sarà come dici tu>> acconsentì <<ora andiamo, io sto morendo di fame>> fece segno a Tara di seguirla e si avviarono insieme verso la mensa.



Tara si rese conto solo dopo essersi seduta davanti a Nico e aver scorto Percy accanto al falò che anche il figlio di Poseidone si sarebbe seduto lì.
<<Scusate non ho fame>> si alzò, ma un spinta la fece sedere di nuovo sulla panca <<tu mangi>> Will Solace la osservava a braccia conserte e Tara aggrottò le sopracciglia.

<<Come scusa?>>
<<Non so cosa abbiate voi figli di Ade contro il cibo, ma sei svenuta meno di tre ore fa, non salterai la cena>> sentenziò il figlio di Apollo e Nico trattenne un sorriso.

<<Che succede?>> Percy si sedette in quell'istante, evitò lo sguardo di Tara, guardando invece Will.
<<Nulla, Tara ha tanta fame>> sorrise il biondo in modo quasi inquietante, per poi lasciare un bacio sulla guancia a Nico e camminare via verso il tavolo di Apollo.

Tara lo incenerì con lo sguardo e fissò il proprio piatto di riso con una smorfia.
Vide con la coda dell'occhio Percy avvicinarle un piatto e aggrottò le sopracciglia.
<<Marmellata e burro d'arachidi>> mormorò il figlio di Poseidone, guardandola negli occhi.
Tara si sentì sprofondare, sciogliere e anche andare a fuoco.
Annuì, considerando il panino come un'offerta di pace e addentandone un morso.

Jason e Nico li osservavano sospettosi, mentre Hazel nascose un sorrisetto, iniziando a parlare con gli altri e smorzare il silenzio che si era creato.

Come Orfeo e la sua Euridice || Percy Jackson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora