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<<Ehi!>> Piper corse incontro a Percy e Tara non appena varcarono il confine del Campo, subito seguita da Annabeth, Jason e Leo.
<<Ehi>> Percy salutò gli amici, sentendosi a casa.
<<Dovete raccontarci come è andata>> disse subito Piper <<ma prima...>> Annabeth sorrise e i quattro ragazzi si scostarono, mostrando due figure dietro di loro.

<<O Dei!>> esclamò Percy, abbracciando Hazel e Frank, che si stagliavano tra gli altri nelle due magliette viola.
Hazel stritolò Percy, per poi guardare subito Tara <<siamo sorelle!>> esclamò e Tara sgranò lo sguardo <<oh...wow>> accennò un sorriso.
Sentì la testa girare leggermente ma non vi badò, concentrandosi sulle parole degli altri.

Ma la vista le si annebbiò leggermente e sentì l'eco delle tre voci del proprio sogno risuonarle nella testa.
Sbatté le palpebre, iniziando a vedere a chiazze nere.
<<Piacere, Frank>> il figlio di Marte allungò la mano verso di lei con un sorriso impacciato, ma prima che potesse risponder Tara vide tutto nero, e cadde a terra accompagnata dalla risata agghiacciante del sogno.

<<Hai visto Zangh, fai questo effetto alle ragazze>>
<<Leo ti sembra il caso!>>
<<Scusate!>>
<<Portiamola in infermeria, presto>>


<<Ciao Tara>> la voce questa volta era nasale, proveniva da ogni parte attorno a Tara, che sentì vibrare l'aria che la circondava.
<<Chi sei, cosa vuoi?>> chiese allora lei e la voce rise <<ho già ciò che voglio>> rispose.
<<Ma vedi...>> indugiò <<...devo assicurarmi che tu non ti opponga>> continuò.

<<Io? Non so neanche chi sei, come potr->> cercò di rispondere Tara, ma la voce la zittì <<devi ricordare solo una cosa, Tara>> disse.
<<Non importa quale sia il tuo misero destino, tu non puoi salvare nessuno>> sibilò <<quando sarò lì, non potrai fare nulla>> ripetè.

<<Chi!? Chi dovrà essere salvato?!>> gridò Tara al limite della sopportazione <<chi!?>> ripetè non ricevendo risposta, ma non importava quanto forte gridasse, sentiva il sogno sbiadire e la realtà tornare presente.


<<Tara!>> la voce di Percy la fece tornare completamente alla realtà e spalancò gli occhi inspirando.
Si mise a sedere, sentendo la testa girare ma rimanendo perfettamente cosciente.
<<Cosa è successo?>> si guardò attorno e vide tutti in piedi in infermeria.
<<Sei svenuta>> spiegò Annabeth <<non...non sappiamo perché>> aggiunse, lanciando un'occhiata preoccupata agli altri.

<<Sto bene>> rispose in fretta Tara, mentre la voce del sogno si confondeva nei suoi pensieri.
Si alzò in piedi rimanendo stabile, scostando Will che cercava di mantenerla a letto <<ho solo bisogno di stare da sola un attimo>> disse, liberandosi anche dalla presa di Percy e camminando via, uscendo dall'infermeria.

Sentiva di nuovo una grande rabbia farsi strada dentro di lei, percepiva il dolore per la morte della madre e l'odio che provava per il padre, si chiedeva perché quegli orribili sogni dovessero perseguitare proprio lei.
A ogni passo il terreno che calpestava appassiva e si lasciva dietro una scia di erba scura.

Corse fino alla cabina tredici, chiudendosi dentro e sentendo tutta l'ombra accumulata dentro di se spingere per uscire.
Strinse i denti e i pugni, conficcandosi le unghie nella carne e una lacrima di dolore le solcò la guancia.

Sentì la porta aprirsi e richiudersi <<non puoi fare cosi!>> esclamò Percy.
Tara si voltò di scatto <<vai via>> intimò, ma il figlio di Poseidone scosse la testa, avanzando verso di lei.
<<Non puoi svenire dal nulla, urlare nel sonno e poi correre via!>> continuò.
<<A te cosa importa!>> gridò in risposta Tara <<mi importa eccome!>> Percy la guardò con le guance rosse per la rabbia.

<<Beh non dovrebbe>> sentenziò la ragazza.
<<Sei impossibile>> esclamò lui frustrato.
<<Si hai ragione, perdi solo tempo con me>> sibilò Tara, sentendo la rabbia e il dolore crescerle fino a stringerle la bocca dello stomaco.
Percy la guardò con un'espressione indecifrabile e poi fece l'ultima cosa che Tara si sarebbe aspettata facesse in quel momento: si sporse verso di lei e la baciò.

Come Orfeo e la sua Euridice || Percy Jackson Where stories live. Discover now