15.

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<<Oh la vita mi prende in giro>> ringhiò Tara, richiudendo la porta di casa e premendosi le tempe con le dita <<a me è sembrata gentile>> commentò Percy, ma Tara alzò lo sguardo su di lui come se avesse voluto ucciderlo <<non provocarmi>> sibilò, per poi fare una smorfia ed entrare in cucina.

<<Avanti cibo gratis, e poi Kyle sarà felice di sicuro>> ghignò Percy, calcando il nome del ragazzo e studiando Tara.
Lei gli lanciò un'altra occhiataccia <<non lo sopporto quello>> borbottò, iniziando ad aprire i vari armadietti in cucina cercando qualcosa di commestibile <<niente cibo blu oggi>> disse poi, voltandosi verso Percy con una confezione di pasta in mano.

<<Sai cosa è strano>> Percy afferrò il piatto che Tara gli stava passando <<mhh>> borbottò lei incitandolo a continuare <<siamo qui insieme da quasi due ore, e ancora non abbiamo litigato>> disse.
<<Noi non abbiamo mai litigato>> lo corresse Tara e Percy inarcò un sopracciglio <<sei tu che sei insopportabile, e mi dai fastidio quando esisti>> sorrise sarcastica e il figlio di Poseidone alzò gli occhi al cielo.

Si sedettero al piccolo tavolo della cucina e Tara pensò a come sarebbe stato se ci fosse stata anche sua madre: cosa avrebbe pensato di Percy, se l'avrebbe trovato irritante quanto lo trovava irritante lei.
<<Cosa c'è?>> il ragazzo la guardò curioso e Tara si accorse di star sorridendo <<nulla>> scosse la testa <<pensavo>> sospirò.

<<Non puoi venire vestito così>> disse poi, indicando con un cenno la maglia arancione del Campo di Percy.
Il ragazzo abbassò lo sguardo <<e perche? E poi tu come ti vesti scusa>> la osservò contrariato e Tara si strinse nelle spalle.
<<Sono a casa mia ho letteralmente tutti i vestiti che voglio>> rispose <<e tu non puoi venire vestito così per due semplici motivi>> alzò una mano, contando con le dita.

<<Primo: non puoi spiegare a nessuno l'esistenza del Campo, io ho detto a Maya che mi trasferivo in una scuola privata per il lavoro di Bob. Tu sei ufficialmente un mio compagno di scuola>> iniziò <<e poi, l'arancione si vede troppo, e la nostra missione è passare il più inosservati possibile>> annuì convinta, nonostante avesse parecchi dubbi su come Percy potesse passare inosservato in una stanza, lei d'altro canto era diventata bravissima.

<<E cosa dovrei mettermi scusa?>> Percy la guardò divertito.
Tara rifletté <<vediamo se ti va bene una delle camice di Bob>> borbottò, alzandosi e scomparendo in camera.
Tornò con una camicia azzurra già a prima vista di almeno tre taglie in più e la porse a Percy.
Il figlio di Poseidone la afferrò sospettoso, per poi sbuffare e togliersi la maglia, infilandosi la camicia.

Tara distolse lo sguardo, sentendo una strana sensazione allo stomaco e tossì schiarendosi la gola.
<<Direi che non ci siamo>> Percy allargò le braccia, mentre le maniche della camicia gli coprivano le mani.
Tara lo osservò divertita e scosse la testa <<lasciami pensare>> borbottò.

Percy si tolse la camicia appoggiandola sulla sedia della cucina <<magari Kyle può prestarmi una camicia>> rise tra sé e sé mentre si infilava di nuovo la maglia arancione.
Alzò lo sguardo su Tara, che lo guardava stupita <<wow, non è un'idea orribile>> commentò.
<<Io scherzavo>> Percy inarcò le sopracciglia, ma Tara scosse la testa <<no invece, è fattibile>> si voltò, raggiungendo l'ingresso e scomparendo sul pianerottolo.

Tornò un paio di minuti dopo, stringendo in mano un pezzo di stoffa bianca.
La lanciò a Percy, che la prese al volo, osservandola <<chissà quanto sarà stato felice>> ghignò e Tara alzò gli occhi al cielo.
<<Vestiti, Maya mi odia se arrivo in ritardo>> disse Tara, entrando nella propria camera e chiudendo la porta.


Tara stava borbottando tra sé e sé, mentre cercava di raggiungere il ripiano più alto del proprio armadio e afferrare una giacca nera.
<<Io odio il mondo>> ringhiò poi, voltandosi con l'intento di prendere una sedia e arrampicarsi, ma si trovò faccia a faccia con Percy.
<<Che succede?>> il ragazzo la guardò divertito e lei gli lanciò un'occhiataccia <<nulla, tutto sotto controllo>> rispose, voltandosi di nuovo e mettendosi sulle punte, abbandonando il piano della sedia, riuscendo a sfiorare il tessuto.

Percy sbuffò, allungano un braccio e afferrando la giacca, porgendolo poi a Tara.
<<Grazie>> bofonchiò lei, richiudendo l'armadio e infilandosela.
Percy notò i jeans neri a vita alta e un top a fascia anch'esso nero, che le lasciviano scoperte le spalle e la pancia, ma Tara si affrettò a ricoprire il tutto con la giacca oversize.

Aveva i capelli sciolti come al solito e non si era impegnata più di tanto per truccarsi, parlottò tra sé e sé, guardandosi attorno alla ricerca delle scarpe.
Lanciò una breve occhiata a Percy mentre si allacciava gli anfibi, notando come stesse meglio di lei nonostante avesse solo un paio di jeans, una camicia non sua con le maniche arrotolate e la collanina del campo che si vedeva dietro i primi due bottoni lasciati aperti.

Sbuffò mettendosi in piedi e osservando il proprio look total black, ritenendosi soddisfatta: una normale ragazza che andava a una festa.
<<Su, andiamo>> sospirò poi, avviandosi verso la porta.
<<Con quel tono, sembra tu stia andando a un funerale>> commentò Percy divertito.

Come Orfeo e la sua Euridice || Percy Jackson Where stories live. Discover now