17.

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<<Tequila?>> Maya porse un bicchierino a Percy, che lo guardò sospettoso <<ehm...>> incrociò lo sguardo di Tara <<non beve>> la figlia di Ade fece segno a Maya di dare a lei il bicchiere e l'amica annuì <<buon compleanno a me>> rise, bevendo tutto in un sorso.
Tara la imitò, arricciando il naso al sapore amaro <<buon compleanno a te>> borbottò.
<<Torno tra poco, fate quello che volete>> aggiunse subito dopo Maya, abbracciando Tara e scomparendo nella casa.

Tara rimase sola con Percy in cucina e si sentì in imbarazzo <<non sembrava molto buono>> commentò il ragazzo e Tara scosse la testa <<no infatti>> sorrise amaramente.
<<Una volta Travis e Connor Stoll sono riusciti a portare della...vodka credo al Campo>> raccontò allora Percy e Tara lo guardò stupita.

Lui annuì divertito <<c'era mezza cabina di Apollo ubriaca, e la mattina dopo si è scoperto che un paio di figli di Efesto avevano confuso il 9 con il 6>> aggiunse e Tara non riuscì a non ridere.
<<Io non...non andavo quasi mai alle feste>> cercò di giustificarsi <<e fumavi solo ogni tanto...mia mamma fumava>> aggiunse abbassando il tono.

Percy le si avvicinò <<non devi mica scusarti con me>> le sorrise e Tara annuì <<lo so, non sei mica il salvatore dell'Olimpo o qualcosa del genere>> lo prese in giro e Percy alzò gli occhi al cielo.

<<Tara!>> la figlia di Ade si voltò e vide sulla soglia della cucina una ragazza con i capelli lunghi e castani, che la osservava con due grandi occhi azzurri.
<<Oh no>> sibilò Tara tra i denti <<Non sapevo saresti tornata questo weekend!>> esclamò la ragazza, avvicinandosi.
<<Oh>> notò Percy, concentrandosi su di lui e sorridendo <<io sono Abby>> tese una mano che Percy strinse esitando <<Percy>> si presentò, lanciando un'occhiata a Tara, che sembrava essersi pietrificata al suo fianco.

<<Com'è la nuova scuola? La squadra di pallavolo è brava come noi?>> rise Abby e Tara si riscosse appena <<tutto ok>> rispose atona.
Abby assottigliò lo sguardo poco entusiasta della risposta.
<<Oh come fai a non avere caldo con questa giacca, non devi coprirti così tanto Tara>> osservò poi <<dammi la metto di la con le altre>> allungò le mani e spinse giù dalle spalle di Tara la stoffa.
La figlia di Ade rimase come congelata, non riuscendo a contraddirla.

Abby le diede un'altra occhiata soddisfatta <<beh non starai tutta la sera qui in cucina>> continuò <<venite di la a ballare>> sfoggiò un sorriso smagliante e afferrò Percy e Tara per i polsi, trascinandoli di nuovo in soggiorno.
Dopo qualche passo lasciò scivolare via la presa dal polso di Tara, mantenendola invece su quello di Percy, infilandosi in mezzo agli altri.

Maya apparve accanto a Tara, che si era fermata appena fuori dalla cucina <<che succede?>> chiese preoccupata.
Tara deglutì sentendo un nodo in gola <<le sigarette...dammi le sigarette>> tese una mano verso Maya, che provò a obbiettare, ma l'occhiata di Tara la fece desistere.
Tara strinse il pacchetto di sigarette mezzo vuoto in mano, per poi voltarsi e camminare velocemente fuori di casa.

Si fermò sul portico di Maya, ritrovandosi da sola al buio e appoggiandosi alla ringhiera di legno.
Inspirò, sentendo gli occhi inumidirsi e un brivido che la scosse tutta.
Strinse tra le mani la ringhiera fino a far sbiancare le nocche, mentre cercava di calmare l'attacco di panico prima che scoppiasse.
Le tremavano le gambe e inspirò un'altra volta.

<<Tara>> sentì la voce di Percy richiamarla e trasalì, stringendo di più la balaustra.
<<Ehi, che succede>> il ragazzo le si avvicinò, parlando con un tono preoccupato.
Tara scosse la testa <<nulla>> riuscì a dire <<solo...nulla>> ripetè, sentendo di nuovo un nodo in gola e voltandosi per non far vedere gli occhi lucidi a Percy.

<<Cosa è successo, cosa ti ha detto>> Percy non aveva messo il soggetto, ma Tara capì che si stesse riferendo ad Abby.
Riuscì a controllare il respiro, voltandosi finalmente verso Percy <<è una storia lunga...se la prendeva con me nello stesso periodo in cui è morta mia mamma>> spiegò, odiando il fremito nella propria voce <<è...io...avevo parecchi problemi in questo periodo e lei li sfruttava per farmi stare anche peggio...non ti devi coprire troppo...>> citò le parole di Abby e strizzò gli occhi, cercando di cacciare la voce della ragazza dalla propria testa <<non importa Tara, non vai bene così, devi cambiare>>
<<Fuma pure, magari farai la stessa fine della mamma>> l'ultima frase le costò tutto il coraggio che aveva.
<<E non...ogni volta che la vedo mi fa questo effetto ok? Non riesco a evitarlo>> sbottò, sentendo un altro brivido.

Percy non disse nulla, semplicemente si avvicinò a lei e la abbracciò.
Tara rimase interdetta, ma lo lasciò fare, sentendo il corpo caldo di Percy avvolgerla, sfiorandole le spalle scoperte.
Sentì il battito del cuore del ragazzo, e strizzò di nuovo gli occhi, cercando di non piangere.
Lasciò cadere a terra il pacchetto stropicciato di sigarette e si rannicchiò contro di lui, rimanendo in silenzio.

Si sentiva come con Maya: quel contatto non la disturbava, non la faceva sentire fuori posto, e questo la spaventava più di ogni altra cosa.

<<Va tutto bene>> mormorò Percy, con la guancia che sfiorava i capelli di Tara <<vuoi andare a casa?>> chiese poi e Tara annuì.
Si scostò <<devo dirlo a Maya, aspettami qui>> sussurrò, rientrando in casa velocemente.

Come Orfeo e la sua Euridice || Percy Jackson Where stories live. Discover now