10.

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Per la terza volta Tara si ritrovò nella stessa stanza buia e sbuffò, annoiata da quell'odioso sogno.
<<Tara>> la stessa voce la chiamò <<il destino si sta avverando, Tara>> ripetè <<quale destino? Come si sta avverando?>> chiese la ragazza.
Le tre voci risero in coro <<noi lo sentiamo>> continuò una <<e lui, morirà>> le sussurrò all'orecchio.

Tara rabbrividì <<nessuno morirà>> ringhiò <<niente si sta avverando, io non c'entro nulla>> si guardò attorno nel buio, sentendo la voce ridere mentre le vorticava attorno.
<<Colui amato dalla morte cadrà>> venne ripetuta la frase della volta precedente.
<<E soffrirai sul lungo cammino>> la più acuta delle tre voci si intromise <<soffrirai>> Tara la sentì così vicina che avrebbe potuto afferrarla, ma poi il respiro le si mozzò.
Sentì qualcosa di freddo e affilato perforarle lo stomaco, tutto il suo corpo bruciò come se fosse diventato incandescente e un urlo strozzato le uscì dalle labbra.
<<Svegliati Tara>> iniziarono a dire le tre cose <<svegliati...>>.

<<Svegliati!>> Percy scuoteva Tara per le spalle, la ragazza lanciò un altro urlo strozzato e aprì gli occhi di scatto, mettendosi seduta con il respiro affannato.
<<Ehi>> Percy cercò lo sguardo della ragazza e Tara alzò il proprio su di lui <<è tutto ok>> annuì lui e lei lo imitò incerta.
Poi deglutì <<si, si era...era solo...>> si sfiorò lo stomaco con le dita, pensando quasi di trovarci una pozza si sangue <<solo un incubo>> finì per lei la frase Percy, allungando la mano sulla sua e spostandola dolcemente.

Tara si sentiva sottosopra e sbatté qualche volta le palpebre <<che...quanto ho dormito?>> chiese <<non lo so>> rispose Percy <<saranno le tre>> aggiunse, passandosi una mano tra i capelli <<mi racconti?>> chiese poi e Tara annuì sospirando, lasciando che si sedesse sul materasso, spostandosi e rimettendosi sdraiata.

<<Soffrirai sul lungo cammino?>> Percy sussurrava nonostante fossero soli e Tara si strinse nelle spalle <<non ho idea di cosa voglia dire>> rispose <<stai diventando la protagonista di una nuova avventura, Tara?>> chiese Percy divertito e Tara avrebbe voluto tirargli un punto.
<<Non dire idiozie>> replicò <<sono solo sogni, non sono abbastanza importante per essere al centro di una specie di profezia>> aggiunse.

Percy esitò <<beh sei comunque una figlia dei Tre Pezzi Grossi>> suggerì, ma Tara scosse la testa <<si ma è come se non lo fossi, non ho salvato il mondo o compiuto grandi imprese, sarò anche figlia di Ade, ma so a malapena evocare un osso>> borbottò.
Percy ridacchiò <<guarda che neanche io sapevo evocare un uragano il primo giorno in cui sono arrivato>> disse <<come, il grande Percy Jackson?>> lo canzonò lei e Percy sbuffò <<sei senza speranze>> concluse.




<<Molto romantico>>
<<Annabeth l'aveva detto che sbava nel sonno>>
<<Io lo uccido>>
<<No! Non si uccidono le persone>>
<<No no, questa è la volta buona che lo uccido>>
<<Dobbiamo rifare il discorso ho capito>>
<<Avanti alla fine non stanno facendo nulla>>
Jason, Nico, Will e Leo erano davanti al letto occupato da Tara, che dormiva rannicchiata su se stessa, dando le spalle alla porta.
Mentre Percy era semi disteso sul fondo del materasso, con un piccolo ricolò di bava che colava sul lenzuolo.

<<Ehi, Acquaman>> Jason scosse l'amico, ma al posto di Percy si svegliò Tara, aprendo gli occhi e guardando confusa i quattro ragazzi davanti a sé.
<<Che avete da guardare?>> chiese già spazientita.
<<Cos'è questo?>> Nico indicò Percy con un sopracciglio inarcato.
Tara seguì il percorso del dito del fratello, notando il ragazzo addormentato.
Alzò gli occhi al cielo, allungando in gamba da sotto il lenzuolo e dando un piccolo calcio a Percy, che rotolò verso il pavimento.

Fortunatamente rinvenne prima di toccare i legno con la faccia e si rimise in piedi con un salto <<che succede?>> chiese, guardandosi attorno allarmato.
<<Ah siete voi>> riconobbe gli amici e si rilassò <<cosa ci facevi di nuovo qui?>> chiese Nico sospettoso e Percy lo guardò ovvio <<ve l'ho detto, per gli incubi>> rispose.

Tara nel frattempo si era alzata e sistemata velocemente i capelli <<siete degli idioti>> commentò, scuotendo la testa e uscendo dalla cabina divertita.

Come Orfeo e la sua Euridice || Percy Jackson Where stories live. Discover now