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Tara uscì dalla stanza insieme a Chirone, che le sorrise <<grazie>> lo ringraziò, sentendo uno strano entusiasmo crescerle dentro.
Finalmente avrebbe rivisto Maya, finalmente avrebbe potuto passare un po' di tempo nel mondo normale, dove nessuno badava a lei e tutto era perfetto.

<<È un sorriso quello? Sei capace di sorridere?>> Percy la affiancò mentre si dirigeva verso la cabina tredici.
Tara alzò gli occhi al cielo <<davvero originale come battuta, stai migliorando>> rispose sarcastica.
<<Su, cosa è successo?>> chiese allora il figlio di Poseidone.

<<Domani è il compleanno di Maya, fa una festa e vado>> spiegò.
Percy si fermò, costringendola a fare lo stesso <<una festa?>> chiese e Tara annuì <<con...con i mortali intendi?>> continuò e Tara annuì di nuovo, nonostante chiamarli mortali le suonasse strano.

<<Quindi torni a NewYork per il weekend?>> l'ennesima domanda <<si>> sospirò Tara <<da sola?>> Tara avvertì l'impulso di strangolarlo, ma annuì.
<<Non puoi>> sentenziò infine il ragazzo e la figlia di Ade lo guardò allibita <<come scusa?>> domandò <<è troppo pericoloso, non puoi andartene e in giro da sola tra i mostri quando non sai neanche usare una spada!>> esclamò Percy.

Tara lo osservava sempre più sconcertata <<non fai sul serio>> disse.
<<Vengo con te>> sentenziò allora Percy.
<<No>> rispose subito lei.
<<Non puoi impedirmelo>> si impuntò il figlio di Poseidone <<si che posso, è la mia migliore amica, non posso portarti alla sua festa di compleanno!>> esclamò.
<<Vedremo cosa dirà Chirone>> ghignò Percy, iniziando a correre indietro verso il centauro, seguito subito dopo da una Tara furiosa.


<<Beh devo ammettere che potrebbe essere utile>> annuì Chirone <<non è mai bene viaggiare da soli>> continuò, mentre Tara lo guardava disperata <<si, dirò ad Argo di accompagnarvi entrambi in città domani>> sentenziò infine, voltandosi e camminando via verso Argo.

Percy osservò Tara soddisfatto e la ragazza si trattenne dal ringhiare <<sei insopportabile>> sibilò, ma Percy continuò a sorridere <<lo so, grazie>>.





Argo lasciò i due ragazzi accanto alla stazione della metro più vicina, salutandoli con un gesto e risalendo sul furgoncino delle consegne.
Tara si guardò attorno, sentendosi finalmente di nuovo pienamente consapevole di dove fosse.
Poi si voltò verso Percy, che la guardava aspettando un suo segnale <<su vieni, passiamo prima da me>> sospirò, iniziando a scendere le scale della metro.


L'appartamento ero ridotto abbastanza male, con ancora i residui della battaglia con il primo
mostro che Tara avesse mai incontrato, ma era accettabile.
<<Beh>> si guardò attorno sospirando, sentendo la mancanza di quel posto e soprattutto dei ricordi di sua madre lì dentro.
<<Tu, dormirai sul divano>> sentenziò subito Tara e Percy rise <<non avrei potuto chiedere di meglio>> commentò.



<<Hai fame?>> Tara entrò nel piccolo salotto dove Percy la stava aspettando e il ragazzo annuì <<all->> ma prima che potesse finire la frase si sentì bussare alla porta.
Tara aggrottò le sopracciglia, voltandosi confusa verso l'entrata <<e adesso chi è>> sbuffò.
Percy la raggiunse, stringendo Vortice nella tasca dei jeans, mentre Tara guardava fuori dallo spioncino <<oh no>>.

<<Chi è?>> chiese Percy in un sussurro <<i miei orribili vicini>> rispose Tara in un sibilo, costringendosi ad aprire la porta.
<<Buongiorno signora Wobbs>> salutò la donna senza neanche cercare di sorridere, facendo un rapido cenno al ragazzo in piedi accanto a lei.
<<Ciao cara!>> esclamò la signora Wobbs <<non sapevamo fossi tornata!>> sorrise smagliante.

<<Kyle mai ha detto di averti vista in metro, e io gli ho detto che non era possibile, ma lui insisteva, e guarda aveva ragione>> continuò la donna e Percy si trattenne dal ridere.
<<Mamma>> la richiamò il figlio con un'occhiataccia.
<<Ti fermi per tanto cara? E Bob sta bene? Come mai non è qui? Oh e questo giovanotto chi è?>> la signora Wobbs la inondò di domande e Tara si trattenne dal mettersi a urlare.

<<Percy Jackson>> Percy si presentò con un sorrisetto, facendo poi un cenno di saluto a Kyle.
<<Restiamo solo per il weekend signora Wobbs, e Bob sta bene, grazie>> Tara fremeva dalla voglia di chiudere la porta in faccia alla donna.

<<Oh ma allora venite a cena da noi!>> esclamò la Wobbs e Tara impallidì <<ho fatto le lasagne, Jhon torna dal lavoro alle 8>> annuì entusiasta.
<<Sono vegetariana>> la interruppe però Tara, con una smorfia <<e stasera abbiamo un impegno, mi dispiace sign->> aggiunse, ma la donna agitò le mani davanti a sé <<oh non c'è problema, allora verrete domani>> disse, con un tono che non ammetava repliche.

<<Davvero non c'è bis->> cercò di rifiutare Tara, mentre Percy alle sue spalle osservava la scena sempre più divertito <<alle 8!>> trillò allegra la donna.
<<Bene, ci vediamo domani allora cara, assomigli sempre più a tua madre>> fece un sorrisetto triste, per poi salutare di nuovo e tornare verso il proprio appartamento.
Kyle seguì la madre, mimando uno "scusa" a Tara con le labbra.

Come Orfeo e la sua Euridice || Percy Jackson Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon