Capitolo 3

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Vedo dalla mia finestra proprio difronte al mio appartamento una struttura abilitata a palestra a quanto sembra.

- Caspita, non immaginavo che quando si riferiva a palestra Lia intendesse una vera e proprio struttura staccata dalla casa, devono essere veramente ricche queste persone -

Il portone è aperto e si intravedono dei movimenti all'interno.

È lui!! Bryan, e sta tirando pugni al sacco da box, con una tale rabbia che fa quasi paura.

È a torso nudo, i suoi capelli scuri sono tutti inzuppati di sudore, chissà da quante ore è là dentro.

Per la sua giovane età ha già le spalle abbastanza larghe, i muscoli sono già in evidenza, gli occhi sono di taglio un pochino orientale, chissà da chi li ha presi, anche se è nordico, non è molto chiaro di carnagione, anzi è stranamente olivastro come me, forse ha preso dai suoi antenati che non devono essere propriamente del nord.

Comunque sta tirando fuori tutta la rabbia che può avere in corpo da quello che sembra.

Poi all'improvviso si ferma e vedo un altro uomo uscire da dietro.

È Matteo l'autista, ha fatto palestra anche lui.

Vedo che si fermano a chiacchierare , poi Matteo va via salutandolo calorosamente.

Um, vedo che ha un rapporto molto amichevole con i dipendenti quel ragazzino, credo sia  buon segno.

Mentre Matteo si avvia per andare verso la villa mi vede affacciata alla finestra, e mi saluta alzando il braccio , sfoggiando un grande sorriso.

Ecco che è riuscito a farmi notare da Bryan

Che mi guarda da lontano, mi fissa  mettendomi a disagio un'altra volta.

Alzo la mano verso di lui per salutarlo, ma non risponde al mio saluto.

Non ho altra scelta, mi allontano dalla finestra e torno a sintemare il mio piccolo appartamento, prima di buttarmi sul letto e accedere la tv.

Ho persino la tv via cavo, e sono solo la più umile delle domestiche, immagino loro in villa
che lusso devono avere.

Ma a me basta questo per essere felice, se ricordo tutto quello che ho passato in Perù, ora mi sento una regina.

Mi addormento sul letto, quando all'improvviso sento bussare alla porta.

- Ciao Lia entra -

- Sono venuta a vedere come ti sei sistemata, e ad assicurarmi che stai bene -

- Benissimo, grazie a te, questo appartamento è davvero carino, ed è tutto per me, ancora non ci credo, e il posto poi è un incanto -

- Sono davvero contenta che ti trovi bene, e che sei venuta a stare con me, mi sentivo davvero sola in questa terra straniera -

- Be, a dire il vero se tu non mi avessi chiamata trovandomi questo lavoro a quest'ora ero in strada.

Quel bastardo del mio ex capo -

- Si che stronzo! Karen voglio che tu sappia che tu sei come una sorella per me, e quando hai bisogno io ci sono, se penso che avremmo dovuto essere parenti per davvero se solo tuo fratello -

Il viso di Lia si è rattristito ed anche il mio.

- Io l'ho amato davvero con tutta l'anima, maledetta quella porcheria e maledetti chi la vende -

Ci abbracciamo ed una lacrima scende sul mio viso ed anche sul suo.

- Ma ora basta pensare a questi brutti ricordi, siamo qui, lontane da tutto, abbiamo il nostro lavoro e abbiamo un bellissimo futuro davanti e, approposito, questo sabato organizziamo un uscita in discoteca verrà Matteo, Antonio, un altra ragazza ed un amico di Matteo, tu ci vieni ovviamente no? -

Ci penso un po' su, pensando nella mia testa se avevo qualcosa di adatto da mettere, non sapevo come ci si vestiva in disco in una città Svizzera,  a Milano ci andavo raramente, ma ci andavo.

- Sabato lavoriamo solo due ore la mattina perché loro vanno via per il weekend di solito, quindi, la sera saremo fresche come le rose -

- Va bene ci sto, sabato sarò dei vostri -

- Yuppy, ci divertiremo vedrai -

La malinconia è andata via ormai, e la tristezza ha lasciato spazio alla gioia.

- Ah! e poi un altra cosa, qua dietro c'è una piccola piscina, quella, il personale può usarla, quella grande ovviamente no, ma la piccolina si, è per noi.

Quasi quasi ci andiamo a fare due tuffi visto che stasera è molto calda, che ne dici? -

Ho una piscina situata proprio davanti al mio appartamentino, ci sono vicino anche due sedie sdraio, che fortuna! potrò anche prendere il sole dopo il lavoro.
Un tempo affittavano ai turisti,
ma da quando il signor Edward si è risposato la nuova moglie ha deciso di mettere la servitù in quegli alloggi perché non ha voluto avere estranei per casa, tranne la baby sitter che bada al piccolino perché lei serve anche di notte.

Mettiamo il costume e ci buttiamo in piscina.

Wau che goduria ragazzi, non avete idea, non sto più nella pelle dall'entusiasmo.

Lia decide che si è fatto tardi e torna al suo alloggio, era dall'altra parte della villa rispetto al mio.
Si è in effetti fatto buio, io decido di rimanere un altra mezz'oretta in acqua, poi all' improvviso sento un rumore , mi giro verso il mio appartamento ma non vedo nessuno.

Sarà meglio rientrare, si è fatto tardi.  È molto buio già.

Entro a casa vado a fare la doccia per poi mettermi a letto, ma prima penso...

Sarà meglio chiudere bene le finestre.

Fine capitolo

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