capitolo 13

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Ritorno al mio appartamento, ho finalmente finito il turno di oggi. Apro la porta ma dietro  c'è qualcuno che si insinua in casa prima di me.

Mi abbraccia da dietro e mi bacia.

-ciao tesoro-

-Bryan, mi hai spaventata-

Chiudo la porta .

-Non c'eri, quando sei tornato? Non ti ho visto rientrare-

Sono le due e mezzo del pomeriggio, il sole picchia forte sulle finestre, Chiudo le saracinesche e da fuori arriva in casa il canto dell' estate.
Si sentono i grilli cantare ed oltre a quello il nulla.

Che pace in questo posto bellissimo e suggestivo. E poi lui, quanto è bello , si vede che ha preso sole.

Chissà se è stato al lago oggi.

-Sto rientrando proprio ora infatti-

Mi dice.

-Ah capisco-

Vorrei chiedergli da dove arriva , ma non è il caso, penso.

-Hai sentito la mia mancanza?-

-No, ovviamente-

Gli sorrido.

-Bugiarda.Vieni qui-

mi cinge i fianchi e mi bacia, avidamente

Io rispondo alla sua passione.

mentre lui piano piano mi sfila i vestiti ed io mi muovo assecondando i movimenti che richiede.

Rimasta ormai solo con gli slip, sento che il suo respiro diventa pesante lo diventaanche il mio.

Il contatto dei suoi vestiti sulla mia pelle nuda mi manda in delirio.

Poi morde piano i seni, gioca con la lingua, poi ne cura il contorno con le mani. Io impazzisco.

Mi lascio trascinare sempre di più da questo vortice di follia.

-Indossa i tacchi!-

Mi chiede.

Apro l'armadietto all' angolo dellastanza e prendo li prendo.

Metto un paio scarpe di colore nero aperte davanti e con un tacco alto almeno quindici centimetri.

Poi torno vicino a lui.

Mi osserva per qualche istante, ha lo sguardo meravigliato.

Poi vedo che estrae dalla tasca dei pantaloni una scatolina, la apre, e mi mostra quello che c'è all' interno.

-Per te -

Mi dice mentre tiene tra le mani la collanina d'argento con la pietra di giada .

Io rimango sensa parole, non mi aspettavo un suo regalo.

-Gr, grazie-

Gli dico mentre lascio che me la agganci al collo .

-Quando l'hai presa?-

-Stamattina, quando sono uscito con Matteo-

" Ecco deve è stato oggi"

-Non dovevi-

-Tu meriti questo ed altro-

Mi risponde.

-Matteo l'ha vista?-

No, tranquilla puoi indossarla , lui non è entrato nel negozio con me-

La osservo bene mentre mi guardo allo specchio

Poi mi giro dinuovo verso di lui e vedo
che si siede alla poltrona vicino al letto.

Poggia le braccia sui braccioli. Sembra un re, che spavaldo che è.

-Che vuoi Bryan-

Gli chiedo.

-Lo sai già, abbiamo un accordo io e te, voglio che tu adesso mi rendi felice come ieri-

-Certo l'accordo, devo fare quello che mi dici-

- Esatto. Togli anche quelle -

Indica i miei slip.

Lo faccio, li lascio cadere a terra in modo molto sensuale.

-Sei stupenda-

Mi fa segno di avvicinarmi.

Io lo faccio. Sono nuda sui tacchi con indosso niente, solo il ciondolo di giada.

Mentre mi avvicino lui tira fuori la sua erezione.

Lo so che è sbagliato quello che sto accettando di fare, ma infondo la mia vita cosa è?
Solo lavoro, rinuncie, e solitudine.

Bryan mi sta facendo sentire viva, mi fa prendere coscienza dell'emozione che il mio corpo mi può darmi.

Ed il modo in cui mi guarda eccitato mi manda in tilt.

Lui mi fa provare cose mai provate prima d'ora, mi sento bella, desiderata.

Mi lascio trascinare dalle sensazioni e dal desiderio di dargli piacere.

Mi metto in ginocchio al suo cospetto, lui mi accarezza il mento poi la testa. Me l'avvicina chiedendomi di assaggiarlo .

Lo faccio con delicatezza , poi lo sento gemere.

-Oh! Karen, tesoro-

Inizio a velocizzare, lui sembra essere in fibrillazione, io impazzisco.

Ad un tratto gli suona il telefono. Cerca di ignorarlo.

-Continua amore -

Mi dice con voce strozzata.

Ma il suo cellulare continua a suonare.

-Accidenti! -

Mi ferma.

Si alza per spegnerlo , ma quando vede sul display chi è che lo chiama, tentenna un pò.

-Devo rispondere-

Dice.

-Si pronto?-

-Ah! Si scusami, me ne ero completamente scordato, arrivo subito al cancello-

La voce che era dall'altro capo del telefono era arrogante, non mi è sembrato un tono molto gentile.

Lui è diventato all' improvviso strano, cioè, più del solito.

-Mannaggia piccola, devo andare per forza, questo tipo mi sta aspettando, ma ci vediamo più tardi, aspettami che dobbiamo continuare il discorso. Mi raccomando non scappare.

Si riveste e mi bacia velocemente sulla fronte e scappa.

-Ma che strano, addirittura lasciare a metà quello che sembrava ci tenesse tanto a fare con me, non me la racconta giusta quel tipo che l'ha chiamato, non mi è piaciuto il tono che aveva-

Poi lo vedo dalla mia finestra passare insieme e dirigersi verso la casa.

Vado a fare una doccia, ma continuo a pensare ancora a lui e al tipo con cui si è incontrato.

Un oretta più tardi vado all' alloggio di Lia e trovo la baby sitter.

-Bene!numero giusto per fare salotto,  karen, stavo proprio per chiamarti -

Prendiamo il tè, parliamo tutto il pomeriggio di vestiti e ragazzi. Silvia è molto simpatica e poi è auto munita.

-qualche volta se volete usciamo a far serata in centro, tutte e tre sole sensa uomini, se vi va -
ci propone, io e Lia accettiamo entusiaste.

Sono le nove ormai è io mi appresto a tornare al mio alloggio, credo che tra un pò si farà sentire Bryan.

Guardo il telefono ma nessun messaggio, guardo fuori ma non c'e nessuno, sono davvero stupita.

-Che faccio lo chiamo?-

Mi chiedo, ma poi
Decido di non farlo.

le colline Proibite Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora