capitolo 9

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Cerco di non respirare, dalla fessura vedo Bryan passare dal corridoio che porta alla cucina

-Accidenti!! Stringo i denti mentre urto l'aspirapolvere al buio e cade il tubo. Oviamente fa un gran fracasso.

- chi c'è qui?-

Bryan torna indietro e apre la porta dello sgabuzzino.

Spalanca gli occhi quando mi vede.

- Sei tu? -

-Si, cercavo gli stracci nuovi -

Invento.

-E li cerchi al buio?-

Si guarda intorno e poi si infila dentro chiudendo la porta a chiave.

-No Bryan che fai? Mi tappa la bocca con la sua-

Mi bacia con prepotenza.

-Cercavo proprio te tesoro -

-Lasciami! Non sono il tuo tesoro -

Cerco di respingerlo, ma il contatto con il suo corpo, mi provoca una scarica elettrica a cui è difficile per me resistere.

Inizia ad accarezzarmi da per tutto , fino ad arrivare al centro della mia intimità.

- Oh, karen, non vedi come mi vuoi anche tu? Sei umida, non pui negarlo -

Gemo, pronunciando il suo nome.

-Bryan, ti prego -

Mi lascio andare ai suoi baci.

Dono la mia lingua alla sua , poi gli mordo piano il labbro inferiore.

Ora geme lui.

-Non hai idea di quanto ti voglio in questo momento Karen sei bellissima -

Sento la sua eccitazione al massimo , ed io vado in estasi.

Ma poi mi ricordo che appena qualche ora prima era in camera con un altra ragazza, e mi sale il nervoso e la frustrazione di essere il suo oggetto.

- E con la bionda di stamattina? Non mi dire che non ci hai fatto niente! -

Gli dico.

-Cosa? -

-Si la bionda di stamattina, non siete stati chiusi in camera per tanto tempo? e ora vieni da me? ma lasciami!-

Mi stacco immediatamente

-Che c'è sei gelosa?-

-No, ma ... -

- Lo sai che gelosa mi piaci ancora di più-

" Allora lo sta ammettendo! Non ha detto di no, ha fatto sesso con la bionda poco tempo prima ed ora viene da me!"

Mi libero subito di lui ed esco velocemente dallo sgabuzzino, corro verso la cucina .

-Karen!-
Mi insegue.

Entro in cucina e trovo Antonio, allora vado verso il lavastoviglie facendo finta di mettere le stoviglie sporche dentro.

-Ciao Karen-

-Ciao Antonio, finito in giardino?-

-Si per oggi si. Ah! verso le tre e mezzo vado in centro, vieni con me? Facciamo un pò di spese e poi possiamo andare a vedere un film al cinema e fermarci a cena da qualche parte, che ne dici? -

Ci penso su, però l'idea mi alletta, vorrei uscire e andare per negozi.

- Va bene! Alle tre e mezzo ci troviamo vicino al cancello -

Gli sfoggio un sorriso a trentadue denti per mascherare la tensione di poco prima.

Vedo che Antonio alza la testa guardando alle mie spalle.

-Ciao Bryan! Bè io vado , ci vediamo dopo Karen -
Alle mie spalle c'era lui, che ha sentito la conversazione.

- Ah, esci con il giardiniere? -

Mi stringe il braccio.

-Che vuoi, fuori dall' orario lavorativo ho il diritto di farmi una vita,
non sono un oggetto di tua proprietà.
E poi ho bisogno di fare un po di spese -

-C'è Matteo per questo, perché ci devi andare con quell'imbecille? -

-Bryan, per favore!-

Svincolo il mio povero braccio, sicuramente uscirà un livido per quanto lo ha stretto forte.

-Quello sta cercando di approfitarsi di te, non capisci? Ci sta provando!!-

- Ah, è lui che si approfitta di me? Perché tu che fai? -

All'improvviso arriva Lia in cucina e interrompe il discorso.

-Oh, ciao Bryan, a cosa dobbiamo l'onore di vederti in cucina? -

- Nulla, volevo solo un succo, me lo prendo da solo dal frigo ,non ti preoccupare-

Prende il suo succo ed esce dalla cucina salutando me e Lia.

Sono tesa. Sono tesa come una corda di violino.

Sarà meglio che mi I
invento qualcosa altrimenti Lia si accorge del mio stato d'animo e potrebbe inondarmi di domande.

- Allora Lia dimmi, come va con Matteo? Dopo quella sera non mi hai raccontato nulla più-

Vedo che fa gli occhi a cuoricino.

-Ssh .. attenta a non farti sentire -

Abbassa la voce.

-Va benissimo, stiamo insieme ogni sera ormai, solo che durante l'orario di lavoro siamo discreti , sai non vogliamo che si sappia, poi lui molti pomeriggi li passa in palestra con Bryan, gli è molto affezionato. Quindi non ci resta che la sera tardi per stare un pò insieme.

-Capisco -

-Ma è davvero affezionato a Bryan oppure lo fa perché è il figlio del capo?-

-No, non credo che lo faccia solo perché è il figliodelcapo, parla molto bene di lui, dice che per la sua età è molto maturo, nonostante le apparenze è un ragazzo molto sensibile e non la sente quasi la grande differenza di età, tanto è vero che è contento di portarselo dietro quando esce-

-Sensibile? Beh se è così lo nasconde molto bene devo dire -

-Ma ti sta antipatico? Guarda che ti sbagli quando lo conoscerai meglio vedrai, lui è quasi uno di noi-

-Se lo dici tu vuol dire che è così. E no, non mi sta antipatico, solo che è un pò..-

Lia mi interrompe

-È vero, è un pò viziato, ma non è cattivo. Vabbè dai basta parlare di Bryan, mettiamo queste cose apposto, e finiamo il turno.

Mi dice Lia indicandomi le pentole.

-Si finiamo, così faccio in tempo a cambiarmi, dopo vado in centro con Antonio.

-Ha esci con lui? Brava divertiti, io andrò a riposare, sono davvero stanca, le notti con Matteo mi stremano-

Dice mentre sbadiglia.

E ridiamo di questo mentre finiamo di mettere apposto tutto.

Mi sono messo un paio di leghins neri e una magliettina rosa, sportiva, ma ai piedi ho messo dei sandali col rialzo, così sembro più elegante .

Mi appresto a salire in macchina con Antonio ed in lontananza vedo Bryan appoggiato alla porta della palestra, ha lo sguardo tagliente.

Io lo vedo e divento sorridente più del solito. Lo deve capire di starmi alla larga.

Do un bacio sulla guancia ad Antonio così rendo ancora di più la situazione equivocabile.

Adesso fa la faccia da cane bastonato, non avrei voluto scaturire fastidio in lui, ma meglio così , da ora in poi mi lascerà in pace.

Usciamo dalla stradina e ci incammino verso la città.

le colline Proibite Where stories live. Discover now