9. Domande personali.

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ROXIE

Rimasti soli, Wallace andò a chiudere il locale e a spegnere quella musica fin troppo deprimente.

Nell'attesa che finisse di sistemare le ultime cose, andai in bagno e feci un repentino cambio di abito. Se così si poteva definire. Tolsi la minigonna e il top e mi infilai un body teddy in pizzo. Il body mi copriva a malapena, infatti il davanti era spaccato in una larga V, il tessuto mi copriva solo i fianchi. Il seno veniva nascosto dalle coppe incluse nel body, ma nonostante questo, i capezzoli non venivano mascherati in alcun modo. La schiena era completamente scoperta e il sedere ben esposto dal perizoma.

Dal riflesso dello specchio, mi dedicai un affilatissimo sorriso, e tutta soddisfatta, ondeggiai sui tacchi vertiginosi. Wallace era dietro a qualche porta, probabilmente nell'ufficio per terminare le ultime questioni a cui dovevano dedicarsi durante la chiusura. Nell'attesa, decisi di farmi trovare in una posizione decisamente provocatoria. Avevo grandi piani per quella serata.

Quando Roe fece la sua apparizione, io mi trovavo sdraiata sul bancone, dove gli avevo confessato senza mezzi termini che era lì che volevo essere fottuta.

Lo fissai inclinando la schiena, i tacchi ben piantati sulla superficie, le ginocchia piegate pronte per essere spalancate. Le braccia stese sopra la testa, i capelli che pendevano verso il pavimento.

Wallace si bloccò sul posto e le sue iridi corsero su ogni centimetro del mio corpo nudo.

«Roxie...» la sua voce sembrava rauca. Tesa. Famelica. Cosa che mi fece acquisire maggiore autostima.

«Avvicinati Wallace.»

Lo vidi deglutire e battere le ciglia, poi si mosse. Lentamente, senza staccarmi gli occhi di dosso.

«Facciamo un gioco.» Dissi. «Scambio di ruoli: io sarò la barista sexy e tu il cliente desideroso di essere accontentato.»

Wallace ormai era a pochi passi da me. «Cosa?»

Allungai una mano e lo afferrai per il colletto della maglietta, spingendolo su di me. «Mi hai sentito Wallace.» Gli morsi il lobo e tirai leggermente. «Sarò io il tuo drink.»

Sollevò la nuca per potermi guardare negli occhi e ci vidi molta confusione, ma altrettante eccitazione. Mi aggrappai a quest'ultima e lo attirai a me bloccandolo in un lungo bacio.

Mi assecondò subito, cercando la lingua con la sua. Il bacio si fece sempre più rovente, tanto che persino i denti si scontrarono.

«Cos'hai in mente?» Chiese facendomi sorridere. Sembrava così perso, come se non lo avesse mai fatto prima d'ora, cosa che con ogni probabilità era vera, ma non si stava tirando indietro ed era una cosa positiva.

Strizzai l'occhio e mi voltai. Acciuffai una bottiglia di tequila e una di succo. Sentivo il suo sguardo intenso scrutarmi curioso. Tornai con le spalle contro la superficie e lentamente, mi versai il liquido trasparente creando una scia che partiva dal collo creando un percorso tra i seni fino a fermarsi all'altezza dell'ombelico. Lo sguardo di Wallace era un miscuglio di emozioni e quando lo vidi accendersi di eccitazione, il mio bassoventre si infiammò.

Passai il succo sopra entrambi i seni. «Tequila Sunrise.» Spiegai.

«Sei il mio drink giusto?»

Annuii. Sotto il suo sguardo, il mio cuore perse in battito e il respiro divenne irregolare. «Leccami, Wallace.» Gli dissi. «Devi assaporarmi.»

Per un breve istante rimase immobile, mordendosi il labbro, ma poi si fiondò su di me e la mia mente si offuscò. La sua lingua guizzò sul collo, provocandomi brividi di piacere, inclinai maggiormente la schiena. Wallace mi baciò e leccò. Succhiò il liquido mandando in estasi la mia pelle. La barba di un giorno mi torturava piacevolmente e quando scese ad assaggiare l'alcol tra i seni, persi il respiro. Le sue mani nel frattempo, erano piantate sui fianchi, mentre passava a ingoiare il succo che avevo deposto sul seno. Indugiò parecchio in quel punto, persino quando il liquido era terminato. La sua bocca mi leccò una tetta mentre con un dito spostò il tessuto del body, liberando il capezzolo turgido, che si affrettò a succhiare. La voracità di quel gesto mandò in visibilio i sensi facendomi gemere. Con il capo ancora chinato torturò il seno finché non credetti di poter venire solo con quell'atto.

Mostrami la fiducia (#3 Nightmares Series)Where stories live. Discover now