12. Scelte drastiche.

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WALLACE

Quel venerdì sera il locale era pieno di persone. Il che era l'ideale per liquidare i pensieri.

Uno in particolare era l'assenza di Roxie al Nightmares. Adesso dov'era? Stava bene? Era a bere in qualche locale o peggio ancora, con un uomo? Mi piaceva pensare che fosse a dormire nel suo letto da sola. Dopo quanto mi aveva confessato, non mi sorprendeva affatto che bevesse abitualmente e che usasse gli uomini come distrazione. Era triste. Roxie non dava mai modo di pensare che stava male, ma questo non significava che non lo provasse. E anche adesso, nonostante come fosse andata a finire, ero convinto che Roxie non sarebbe mai stata pronta ad andare avanti se prima non metteva un punto sul passato.

Il pensiero che non ci sarebbe mai riuscita, mi stringeva lo stomaco.

Finii di preparare il Gin Lemon di Ruth e glielo posai sopra il bancone. «Eccoti servita, mia bionda preferita!»

Lei mi ringraziò ridendo e se lo strinse tra le dita. «Non sono ancora riuscita a parlare con Nathan.»

Mi guardai alle spalle ed effettivamente, Cross era parecchio impegnato. «Stasera ci stanno massacrando.» Le dissi. Lei sorrise attorcigliandosi le ciocche rosa tra le dita. Notai fossero lievemente sbiadite e glielo feci notare.

«Sì, devo chiedere a Roxie un appuntamento al salone per rifarle.»

Contrassi un muscolo della mascella a sentire il suo nome. Non mi piaceva affatto come ci eravamo separati. «A proposito, dov'è?»

Ruth bevve un sorso fissandomi attraverso il bordo del bicchiere. Sospirò e lo ripose sul bancone. «Nathan mi ha detto che c'è qualcosa tra voi.»

«Certo che te l'ha detto.» Mi voltai e guardai male la sua schiena indaffarata.

«Quindi è vero?»

Mi appoggiai al bancone sospirando. Non avevo voglia di parlarne. Soprattutto, perché non avevo idea di cosa dire: non sapevo bene come definire la nostra relazione. Perciò feci la cosa più facile: non risposi.

Lei mi guardò male. «Wallace, con me puoi parlare, lo sai?»

Era carina a interessarsi, ma davvero non sapevo proprio darle una spiegazione. «Lo so, Ruth. Ma non hai ancora risposto alla mia domanda.» Sarebbe stato più saggio cambiare argomento. Ruth strinse le labbra. «Prima rispondi alla mia.»

La guardai e notai il suo nervosismo. Non mi piaceva affatto. «Ѐ con un uomo, vero?»

Ruth impallidì, l'aria dispiaciuta.

Giusto, dovevo aspettarmelo.

Be', non ci aveva messo molto a passare avanti per una che dichiarava di non aver intenzione di cercare un'altra persona.

«Wallace, non so cosa succeda fra voi due, ma Roxie... sai com'è fatta. Non dovresti sperarci troppo.»

Alzai gli occhi su di lei. «Grazie per la sincerità.» Ed ero serio.

Ruth si alzò in piedi e si sporse per posarmi le dita sul mio polso, un gesto davvero affettuoso. «Ora ti dirò qualcosa che non dovrei dirti e che odierai ascoltare, ma lo farò perché lo penso e perché ti voglio bene.» Mi dedicò un sorriso incerto. «Wallace, sei un uomo che merita di essere amato tanto, davvero. Non farti bastare quello che ha da darti una persona che non è in grado di apprezzare al cento per cento chi sei. E non mi riferisco solo a Roxie, ma in generale. Punta in alto, perché è questo che ti meriti.»

In altre parole: cambia direzione. Già, Ruth aveva ragione e logicamente il suo discorso filava.

Misi l'altra mano sopra la sua e la strinsi. «Grazie Ruth per le belle parole, ma a volte la razionalità viene superata dai sentimenti.»

Mostrami la fiducia (#3 Nightmares Series)Where stories live. Discover now