19. La famiglia lo sa.

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ROXIE

Erano passati giorni da quando avevo rivelato a Wallace di aspettare un figlio. Giorni nei quali, mantenemmo il segreto con i nostri amici. Wallace mi aveva portata fuori a cena, come se volesse ufficializzare il fatto che fossimo una coppia. Avevamo parlato del progetto di Ruth e Nathan e Wallace mi aveva confessato di volerne fare parte, ma che adesso aveva dei dubbi. In fondo, con un bambino non poteva permettersi più di lavorare ogni notte. Così, avevamo pensato, che sì, sarebbe diventato uno dei soci, ma che sarebbe servita un'altra persona che desse una mano. Wallace avrebbe parlato con Nathan subito dopo aver detto loro che aspettavamo un figlio.

Era ancora tutto surreale, ma eravamo stati costretti a realizzarlo. Infatti, eravamo andati alla famosa visita di controllo e la gravidanza procedeva bene e come sospettavo, il bambino era di cinque settimane.

E adesso, ero nella mia città natale appostata davanti la mia vecchia casa - da un'infinità di tempo - perché dovevo fare quello che mi ero ripromessa. Subito dopo aver parlato con Rowena, io e Wallace saremmo andati insieme da Sybil.

Sybil era gestibile, ma Rowena...

Presi un profondo respiro e uscii dalla macchina. Non avevo ancora fatto un passo quando la porta di casa si spalancò. Rowena camminò spedita verso di me. «Perché, diavolo, sei qui?»

«Dobbiamo parlare. Sono seria.»

La ghiaia scricchiolò sotto il peso della sua furia, per fortuna avevo messo delle scarpe da ginnastica. Non mi fidavo più dei tacchi, avevo il terrore di prendere una storta e cadere di schiena, seppure non fosse mai successo. Forse era istinto materno.

«Non abbiamo più nulla da dirci, devi solo sparire dalla mia vita.»

«Mi stavi spiando dalla finestra?» Domandai nella speranza che quel cambio di discorso, aiutasse a calmarla.

«Ho sentito le gomme della macchina sulla ghiaia e ho guardato dalla finestra, quindi sì.» Spiegò. «Complimenti per il coraggio. Prima di scendere, hai dovuto pensarci parecchio. Ho perso il conto al decimo minuto.»

«Sapevo che non mi avresti lasciata parlare facilmente.»

«Non capisco cosa vuoi. Sei già venuta, ci siamo già dette quello che dovevamo dirci. Perché tornare?»

«Perché sono cambiate parecchie cose. Io sono cambiata.»

«Cambiare il colore di capelli, non fa di te una persona nuova, Roxie.»

«Lo hai notato. Grande.» Incrociai le braccia al petto.

«Avevi detto che non saresti tornata, a meno che non fossi stata io a cercarti. Non mi pare di averlo fatto.»

Azzardai un passo verso di lei, e con mia sorpresa, lei non mosse un muscolo. Gli occhi furenti, minacciosi.

«Ho conosciuto una persona e lui mi ha aiutata-»

«Non me ne frega un cazzo!» M'interruppe. «Perché sai cosa accadrà? Adesso hai un uomo - grande! - e senti di poter venire a sistemare le tue stronzate passate. Ma cosa accadrà quando troverà il modo di ferirti? Scapperai di nuovo e mi abbandonerai ancora? Io non mi fido di te, Roxie. Non succederà mai.»

Chiusi gli occhi e cercai di prendere un profondo respiro. Mi concentrai sull'ignorare tutte quelle parole capaci di ferirmi, allontanai i sensi di colpa e dissi quello che dovevo dire. «Sono incinta, Rowena.» Riaprii gli occhi e quando lo feci, lei indietreggiò. «Sei la prima persona a cui lo dico. O meglio, la seconda perché la prima è stato Wallace.»

«Ti sei fatta mettere incinta.» Sibilò con un lieve tono accusatorio.

«Non è come pensi tu.» Ci pensai e in realtà, sì, era andata come pensava lei. «D'accordo, la nostra relazione non è nata tradizionalmente, ma non significa che adesso non sia importante. Ci ho messo molto tempo per fidarmi e capire che lui non è Tucker. E cosa più importante, adesso sono più sicura di me, mi conosco e so che non scapperò più. Qualsiasi cosa accada, io sono Roxie Gatina, so chi sono e non permetterò mai a nessuno di cambiarmi. Mai più.»

Mostrami la fiducia (#3 Nightmares Series)Where stories live. Discover now