24. Sorelle Gatina.

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WALLACE

«Tu, cosa?» Gridò Nathan facendo girare mezza palestra verso di noi. Seth, invece, rimase in silenzio, con le braccia conserte in una posizione di apparente calma, se non fosse stato per gli occhi sgranati.

«Ho già un figlio.» Dissi di nuovo.

«Tu, cosa?!» Ripeté mettendosi una mano all'altezza del cuore, come se stesse per avere un infarto.

«Inizi ad essere ripetitivo.» Lo apostrofò Grier.

Nathan lo guardò male.

«Così per dire.» Si giustificò l'altro, poi mi guardò. «Potresti spiegarti meglio? Non che il concetto non sia chiaro...»

Presi un profondo respiro. «Da qualche settimana ho scoperto di avere un figlio con una ragazza che frequentavo al liceo. Il bambino ora ha sette anni e si chiama Liam.»

Nathan si strofinò le mani sul viso. «Così, giusto per chiarezza... non è che hai altri figli nascosti da qualche parte?»

Mi accigliai. «No.» Feci una pausa. «Credo di no...»

«Roxie lo sa?» Chiese Seth.

«Sì, certo che lo sa.»

Nathan scosse la testa. «Davvero amico, hanno inventato i preservativi. Dovresti usarli.»

Grier continuò. «E come l'ha presa? Roxie, come sta?»

Ora anche Nathan smise di scherzare, in attesa della risposta.

«Non l'ha presa bene inizialmente, ovviamente. Ora, credo abbia accettato la cosa.»

«Gesù...» mormorò Nathan sbuffando. Grier continuò a fissarmi con uno sguardo indecifrabile. «Sei sicuro che sia tuo?»

«Ho fatto il test di paternità, certo che sono sicuro.»

«Bene.»

«Che razza di casino, Roe...» Nathan si sedette sulla panca e si stropicciò i capelli. «Hai un figlio!»

Annuii. «Lo so. L'ho conosciuto e anche Roxie. Ѐ bellissimo, dolce e buono. Con il perenne sorriso tra le labbra. Non vedo l'ora di farvelo conoscere.»

«Quindi hai deciso di fargli da padre?» Volle avere la conferma Seth.

«Sì, non mi tiro indietro. Liam è una mia responsabilità, ed è mio figlio, non permetterò che cresca senza una figura paterna. E poi ora non riesco ad immaginare la mia vita senza.»

«Roxie cosa vuole fare?» Chiese Nathan.

«Ѐ stata dura per lei. Non riusciva a capirmi e ad accettare che ci fosse un altro figlio tra noi, ma ora credo che lo abbia fatto. Penso sappia che Liam arricchirà la nostra famiglia.»

«A proposito di famiglia,» Seth si schiarì la voce. «Come sta il bambino che è ancora in pancia?»

Allargai il sorriso. «Siamo andati da poco ad un controllo e ci hanno detto che se tutto va bene tra poche settimane potremo sentire il battito cardiaco. Sembra andare tutto bene, stiamo incrociando le dita affinché i primi mesi, quelli più fragili, corrano senza rischi.»

«Lo facciamo anche noi per voi.» Mi rincuorò Nathan. Seth si limitò ad annuire.

«Grazie ragazzi.»

Nathan sospirò. «E che ci dici della madre di Liam?»

Misi le mani dentro le tasche del pantaloncino sportivo e sospirai pesantemente. «Lei è una brava persona, sta cercando di venirci incontro anche se so che non deve essere facile condividere il proprio figlio con un'altra famiglia dopo averlo cresciuto da sola per sette anni. Dobbiamo tutti convivere con diversi compromessi per il bene del bambino. Stiamo facendo del nostro meglio.»

Mostrami la fiducia (#3 Nightmares Series)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora