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Loki si rifiutò ancora una volta di salire sulla Jeep, perciò Amy si ritrovò a fare la strada di ritorno seduta da sola in auto.

Era sconvolta per ciò che era appena successo. Voleva risolvere la situazione una volta per tutte, invece l'aveva solo peggiorata.

Accostò al limitare della foresta e si fermò. Scese dall'auto e si inoltrò per qualche metro, appoggiandosi poi alla corteccia ruvida di un albero.

Era arrabbiata, disperata e non sapeva cosa fare.

Gridò per l'esasperazione, pianse e si sedé ai piedi del tronco abbracciandosi le gambe e appoggiando la fronte sulle ginocchia. Rimase così per qualche minuto, stringendo in una mano la pietra che portava al collo.

Loki voleva disperatamente quel diamante, era l'unico motivo per cui le stava intorno.

In quell'istante, guardando le facce cristalline del gioiello, Amy ebbe un'idea.

Si asciugò il viso dalle lacrime e si alzò in piedi, passandosi poi le mani sui pantaloni per ripulirli da terriccio e foglie. Tornò in auto e guidò fino a casa.

*

Amy trovò Loki stravaccato sul divano a guardare Baywatch in tivù.

«Ti ci è voluto per tornare» commentò. Si voltò a guardarla e il suo sorriso divertito scomparve all'istante non appena vide il suo viso. Gli fu subito ovvio che aveva pianto. Di nuovo.

Amy si sentì a disagio sotto il suo sguardo indagatore. Cercò di scrollarsi di dosso quella sensazione e si schiarì la voce. «Distogli la tua attenzione da Pamela Anderson per qualche secondo e stammi a sentire.»

«La mia attenzione è già tutta su di te» ribatté. Non la stava prendendo in giro, non c'era il minimo accenno di sorriso sulle sue labbra. Era spaventosamente serio.

Amy cercò di mantenere il controllo di sé. «Q-questa cosa che fai... non farla, okay?»

Loki si crucciò. «Quale cosa?»

«Ingannarmi!» sbottò, cominciando a camminare su e già per la stanza.

Lui la osservò, i suoi occhi chiari la seguivano mentre si spostava irrequieta. «Non ti sto ingannando. Riguardo cosa, poi?»

Amy si passò le mani sul viso, poi intrecciò le dita tra i capelli, tirandoli indietro e alla fine decidendo di fissarseli con l'elastico in una coda alta.

«I-io... Sai una cosa? Hai ragione!» gli disse, allargando le braccia. «Sono una stupida, stupidissima umana! E lo sai perché? Perché per un momento ho pensato che tu mi stessi aiutando!»

Loki assottigliò lo sguardo. «Io ti sto aiutando, infatti.»

Amy si portò le mani ai fianchi. «Lasciami finire. Ho pensato che tu mi stessi aiutando perché... perché a me... ci tenevi» confessò, diventando rossa per la vergogna e per l'ingenuità. «Invece lo fai solo per questa» aggiunse prendendo il ciondolo e tirandolo per rompere le fine maglie della catenina.

Lui abbassò lo sguardo sulla pietra che Amy teneva sul palmo della mano, poi lo sollevò di nuovo sul viso della ragazza.

Lei fece un profondo respiro. «Voglio fare un patto con te.»

Loki si alzò dal divano e la raggiunse in un battibaleno. Amy se lo ritrovò a pochi centimetri e rimase senza fiato.

«Smettila» le disse con tono tranquillo, lo sguardo che vagava sui lineamenti del suo viso.

Lei fece una risatina sarcastica. «Altrimenti?» chiese. «Mi farai del male anche tu? O mi ucciderai? Ah, no. Questo non puoi farlo, o perderai il prezioso diamante!» disse con disprezzo. Lo fissò negli occhi e cercò di sostenere il suo sguardo. Si concentrò sulle sfumature delle sue iridi, sugli scampoli verdi, azzurri e grigi che le decoravano come un mosaico.

LOKI - Non c'è ingannoWhere stories live. Discover now