<𝐼 𝑊𝑖𝑙𝑙 𝑃𝑟𝑜𝑡𝑒𝑐𝑡 𝑌𝑜𝑢> In Modifica

╔═════ஜ 1. ஜ═════╗

Taehyung's pov

*DRIIIN DRIIIN*

Bene, anche stamattina sento il snervante suono della sveglia, posta sopra al comodino di legno accanto al mio letto.

Lo odio con tutto me stesso...

Mi avverte di essere ancora vivo, di dovermi alzare dal mio caldo, comodo e confortante letto e di dover passare un'altra giornata in questo mondo di merda, a scuola, con dei compagni, con dei professori, con delle persone, non solo sconosciute ma anche persone che a mio malgrado conosco, e di dover socializzare con loro per ore intere.

Il mio primo pensiero viene dedicato proprio al primo suono che ho sentito stamattina, ovvero la sveglia, e penso al perché io non l'abbia ancora buttata giù da qualche finestra invece di lasciarla così vicina a me a distruggermi ogni mio bellissimo sogno, dopo questo primo mio pensiero apro gli occhi fissando per qualche secondo il soffitto bianco sopra di me illuminato, solo parzialmente, da qualche raggio di sole proveniente dagli spazi aperti della serranda.

"Dai Taehyung non essere così negativo, è un giorno nuovo, è appena iniziato, diverso dagli altri e magari migliore, non ti rovinare l'umore già di prima mattina, vedrai che andrà tutto bene"... questa è la frase che ogni mattina mi ripeto in testa per cercare di migliorare il mio umore, ma ancora oggi non sono convinto nemmeno io di quello che penso, anche questa frase non mi può aiutare a sollevare il mio stato mentale, già rovinato.

Mi presento, sono Kim Taehyung, ho 17 anni e sono quel tipo di persona che la gente è solita reputare e denominare "asociale" semplicemente perché ai loro occhi non mi piace uscire o stare in mezzo alla gente, mi isolo parecchio e non mi faccio mai toccare da nessuno, questa è solo l'idea che la gente si è fatta di me, non si è mai disturbata a saperne di più, rimangono fissi sulle loro supposizioni ma se sapessero a cosa è dovuto tutto questo magari riuscirebbero a capirmi, nonostante questo mi reputo un ragazzo normale, con molti segreti si, ma chi infondo non ne ha?

Con poca voglia spingo il mio pesante corpo e mi metto a sedere sul letto, prima di tutto passo almeno 10 minuti a stiracchiarmi e a guardare il vuoto per capire cosa devo fare, lentamente, con addosso solo un paio di mutande con cui sono solito passare le notti mi alzo trascinando insieme a me anche la coperta per proteggere il mio corpo dalla brezza fredda del mattino, mi avvio verso l'armadio e prendo la mia nuova uniforme scolastica.

Vado davanti allo specchio dove, una volta rimasto nudo, rimango ad osservarmi, sono molto magro, così tanto che in alcuni punti si vedono, molto ben visibilmente, la forma delle mie ossa che pressano attraverso la pelle, in ogni parte del mio corpo sono presenti segni violacei e cicatrici che solo guardando disprezzo tantissimo, infatti non vedo l'ora di vestirmi per poter coprire tutto questo orrore.

Dopo essermi vestito e essermi assicurato che non si vedesse neanche l'ombra dei segni presenti sulla mia pelle, scendo le scale e vado alla porta di casa, i miei genitori sono sempre impegnati a farsi i fatti loro quindi non si accorgono mai se non faccio colazione o se esco in ritardo, meglio così meno seccature... o almeno è quello che penso solo per consolare il dolore della loro assenza, mi sento patetico solo a pensarci.

Dopo essere uscito mi avvio verso la mia nuova scuola, durante il tragitto mi perdo nei miei pensieri, come sarà quest'anno nella nuova scuola?, sarò accettato stavolta?... queste domande mi sono impresse nella mente e non mi lasciano proprio stare tranquillo, ho bisogno di risposte ma so che non le avrò finché non passerò con coraggio e dignità questo primo giorno di scuola.

Arrivo all'ingresso della scuola, prendo un grande respiro per darmi coraggio e per scacciare tutte le paranoie che ora mi stanno frullando in testa, entro, appena varco la soglia della porta noto subito la massa di studenti presenti, questa scuola è davvero troppo affollata per i miei gusti, inizio a cercare il mio armadietto, il numero 30, una volta trovato ci sistemo le mie cose dentro e prendo i libri che serviranno per le prime ore.