╔═════ஜ 42. ஜ═════╗

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Mi sveglio nella mia camera dopo aver passato un'intera serata a mangiare schifezze e a bere insieme ai BTS, aimè ieri sera sono stato costretto dai miei genitori a tornare a casa e da una bellissima serata si è trasformata in una delle peggiori che abbia mai vissuto.

Mi alzo velocemente dal letto e mi cambio, mi avvio verso la scuola e appena entro lo sguardo di Seungri si poggia sulla mia figura, ma non mi fa più nessun effetto, mi siedo nel mio banco cercando di ignorarlo e di dimenticarmi della sua esistenza.

Alla pausa pranzo cerco di evitarlo, mi dirigo verso la mensa ma appena mi trovo davanti alla porta una mano mi chiude la bocca e un'altra mi striscia in modo disgustoso nella vita afferrandola violentemente, vengo trascinato via e subito capisco di essere fottuto.

Provo a liberarmi ma sono debole, troppo debole, vengo portato in bagno e sbattuto contro i lavandini cadendo per terra dal dolore, la porta viene chiusa a chiave e una figura mi si presenta davanti.

Vengo preso dal colletto della camicia e tirato su costringendomi a stare in piedi, guardo meglio la figura e capisco che è l'amico di Seungri, mi scruta da capo a piede con sguardo schifosamente eccitato, inizia a sbottonarmi la camicia e provo a fermarlo ma in cambio ricevo solo uno schiaffo sulla guancia che mi costringe a girarmi.

"Stai fermo o questo sarà solo un piccolo assaggio di quello che ti farò" mi sputa in faccia.

Le mie lacrime iniziano silenziosamente a scendere e stringo i denti per trattenere i singhiozzi, appena finisce di sbottonare la camicia me la toglie lentamente come per assaporarsi il momento e inizia a toccarmi il ventre salendo fino al mio collo, mi prende la nuca e mi avvicina a lui, chiudo gli occhi dallo disgusto.

Avvicina il viso al mio collo, lo accarezza e inizia a spingere le dita sui lividi presenti, il mio corpo non resiste al dolore e inconsciamente si allontana, a questo gesto mi da una ginocchiata allo stomaco facendomi piegare.

"Che ti avevo detto? Stai fermo e muto altrimenti sarò l'ultima persona che vedrai" urla mentre mi afferra i capelli e mi alza il viso costringendomi a guardarlo negli occhi.

Con violenza mi volta verso il muro e inizia a spogliarmi completamente di ogni mio indumento e di ogni mia scelta, il resto... il resto è solo un pezzo della mia vita che mi sono ripromesso di dimenticare a tutti i costi.

Dico solo che ho passato tutto il tempo a sperare che qualcuno entrasse, ho pregato ogni secondo guardando la porta chiedendo ad ogni divinità esistente di mandare qualcuno a salvarmi, a fermarlo, a portarmi via... ma non è arrivato nessuno e quel bagno per me rimarrà sempre una scena del crimine.

In quel bagno è morta la mia fiducia verso il genere umano, la mia reputazione e la mia innocenza, mi è stata portata via come se fosse niente la mia prima volta... avrei voluto passarla con una persona veramente speciale per me, ma al contrario ogni mia ambizione per il futuro è stata distrutta.

Ho chiesto ai miei genitori di farmi tornare a casa prima da scuola perché non stavo bene, hanno accettato, ho fatto velocemente lo zaino, ho preso la mia roba e mi sono diretto subito a casa.

Arrivo davanti casa e apro la porta, appena entro vado in bagno e inizio a vomitare, penso di poter vomitare tutte le cene di natale consumate in diciassette anni dallo schifo che provo ora, ogni parte del mio corpo fa male ma quello che fa più male è il mio orgoglio, quello è stato ferito in profondità.

"Tesoro? Stai bene?" urla mia madre dietro la porta del bagno.

Sento il sangue ribollirmi nelle vene e apro la porta.

"Si mamma, non potrei stare meglio" dico trattenendo i pugni.

"Allora va bene, io e tuo padre usciamo stasera dobbiamo festeggiare con i nostri colleghi, sai ci hanno dato una promozione"

<𝐼 𝑊𝑖𝑙𝑙 𝑃𝑟𝑜𝑡𝑒𝑐𝑡 𝑌𝑜𝑢> In Modifica Where stories live. Discover now