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Taehyung's pov

Jungkook... così è questo il suo nome, che tipo strano la sua voce è così aggressiva eppure non mi sembra per niente una cattiva persona, sembra più dolce di quanto lui dia a vedere dall'esterno...

Dopo aver conosciuto il mio compagno di banco ritorno a seguire con quel poco di attenzione che mi è rimasto la lezione, fingendomi interessato all'argomento, finché dopo qualche minuto suona la campanella del pranzo avvertendoci di doverci recare in mensa per ricaricare le energie dopo tre ore di pura prigione

È così che io vedo la scuola, una prigione dove la società ci rinchiude per imparare quello che loro vogliono che noi sappiamo, la cosa peggiore però di tutto questo è che ci privano della nostra libertà, la libertà di tornare a casa a dormire senza fare nulla tolta dai compiti assegnati, la libertà di passare più tempo facendo ciò che davvero vogliamo fare noi tolta dallo studio e dalle sei ore al giorno dedicate completamente alla scuola, la libertà di fare ciò che vogliamo tolta dalle regole scolastiche che ci hanno imposto e l'ansia che ci hanno inflitto negli anni.

Jungkook aveva passato tutte le ore di lezione a dormire spensierato sul banco e io... io, invece, a sopravvivere alle domande che i professori mi porgevano ad ogni ora, vista la loro curiosità data dalla mia nuova presenza nella loro classe che li ha portati a voler sapere qualcosa di me e a conoscermi, ogni volta che mi alzavo dalla sedia per presentarmi era un inferno, sentivo l'ansia salire, gli occhi di tutti puntati con attenzione su di me e le gambe che non riuscivano a smettere di tremare, purtroppo per me la giornata non è ancora finita e di sicuro nemmeno le presentazioni.

Un'ora l'ho passata anche a cercare di capire qualcosa di cosa stesse spiegando la professoressa di matematica, arrendendomi due secondi dopo, è il primo giorno e già questa ci fa rincoglionire... pensai chiudendo il libro con le equazioni e buttandolo dentro lo zaino con la poca forza che mi era rimasta, ho la testa che potrebbe esplodere in qualsiasi momento dai troppi numeri, lettere e regole matematiche che ha dovuto sorbirsi in questi pochi minuti.

Mi alzo, cercando di sgranchirmi un po' le gambe indolenzite, e mi dirigo in mensa dove prendo un vassoio e lo riempio di ogni cibo presente oggi, la mia corporatura è molto esile ma mangio per dieci persone, il cibo è come se fosse l'unica cosa che ancora mi rende un minimo felice, almeno lui non mi colpisce e non mi disprezza.

Mentre cerco un posto dove sedermi e mangiare tranquillo mi sento tirare con forza da un orlo della maglietta, mi lascio trascinare e finisco per sedermi in un posto a caso, alzo la testa e mi ritrovo davanti un ragazzo che mi sorride ampiamente, quasi accecandomi per quanto il suo sorriso brillasse.

"Ciao, mi chiamo Jung Hoseok, scusa per la violenza con cui ti ho tirato la maglietta ma è da quando ti ho visto nel corridoio che volevo assolutamente conoscerti, mi sei sembrato subito molto simpatico", mi dice pieno di euforia.

"N-non fa n-niente tranquillo, io sono Kim Taehyung, il nuovo studente della quarta A" dico balbettando per il dolore subito dall'atterraggio sulla sedia al fondo schiena con un sorriso forzato.

Mi sembra un tipo apposto e gentile, in fondo che male avrebbe mai fatto farmi degli amici?... O almeno spero...

Passiamo un po' di tempo insieme parlando del più e del meno e dei nostri interessi, scoprendo anche di averne molti in comune, come l'amore per la musica e per la lettura, instauriamo subito un bellissimo rapporto, non mi immaginavo di trovare così in fretta un amico ma ne sono molto entusiasta.

All'improvviso un acuto femminile ci distrae dalla nostra conversazione facendoci voltare nella direzione da cui proveniva, l'urlo venne poi seguito da alcuni bisbigli, alcuni negativi altri positivi su qualcosa che non mi è stato subito chiaro ma subiro mi hanno messo molta curiosità.

Punto il mio sguardo sulla cerchia di ragazze poste davanti alla porta d'ingresso della mensa e vedo entrare proprio da essa quattro ragazzi tra cui Jungkook, tutti con le mani poste nelle proprie tasche e il mento alzato verso l'alto in segno di autorità, ogni studente si sposta lasciando spazio per farli passare, sembra quasi che abbiano paura di loro ma nonostante questo li ammirano e continuano a bisbigliare tra di loro... in lontananza riesco a sentire una ragazza dire...

"Guarda che figo che è Jungkook, ogni giorno è sempre più bello, è proprio il mio tipo ideale... peccato per tutti quei tatuaggi...lo rovinano e lo sfigurano... non avrebbe dovuto farseli...sono davvero indecenti e orribili, uno solo bastava così sarebbe stato più pulito" dice puntando poi il suo guardo verso la sua amica posta di fianco a lei che la guarda di rimando annuendo con approvazione alle sue parole

I tatuaggi?... Cos'hanno che non va? Bastano davvero solo quelli per farti disprezzare dalle ragazze?...

Distolgo lo sguardo dalle due ragazze e lo riporgo verso Jungkook e gli altri tre ragazzi, rimango ad osservare ogni loro azione, arrivano ad un tavolo posto proprio al centro della mensa in bella vista, in cui si siedono tutti insieme, alcuni di loro usano il tavolo come appoggia piedi o direttamente sedendosi sopra di esso, osservo i loro movimenti, noto la ma no di Jungkook posta sulla spalla di uno degli altri ragazzi, noto due ragazzi che si tengono per mano e due che invece scherzano e ridono tra di loro con una naturalezza quasi fuori dal comune

Dai loro gesti e dai loro sguardi arrivo alla conclusione che sembrano molto legati tra loro, ma appena notano di essere scrutati e osservati dall'intera mensa le loro espressioni cambiano, ogni contatto svanisce e diventano tra loro freddi e seri non lasciando trasparire nulla, nessun pensiero, nessuna emozione, iniziano a parlare come se fossero colleghi di lavoro ad una riunione.

Inizio a pensare che loro non apprezzino di avere tanti sguardi addosso così almeno il mio lo tolgo, punto il mio sguardo su Hoseok seduto accanto a me e lo trovo intento, invece di guardare i quattro ragazzi come tutti gli altri studenti, a guardare me, mi osserva come se volesse chiedermi qualcosa ma non apre bocca, rimane completamente in silenzio come se stesse studiando i miei comportamenti.

"Che c'è? Ho qualcosa in faccia?" chiedo a Hoseok per capire il motivo del suo sguardo completamente puntato su di me, lui scoppia a ridere, una risata armoniosa che riesce a fare sorridere anche me, eppure è come se il suo sorriso nascondesse qualcosa

"Non hai niente Taehyung, sei un ragazzo davvero interessante" mi dice con un dolce sorriso, quasi materno, mi sento quasi protetto accanto a lui, anche solo le sue parole riescono in qualche modo a migliorare il momento, anche lui è molto interessante, ma continuo a vedere un'ombra in lui, come se cercasse di fare ridere gli altri per sentirsi a sua volta meglio.

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