Capitolo 2

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Tre giorni dopo il loro primo incontro, Taehyung e Jungkook erano seduti sulla stessa panchina fianco a fianco parlando casualmente.

“Quindi cantare non è il tuo lavoro?” chiese Jungkook, “No, avevo una piccola pasticceria nella mia città natale, e una nuova sarà aperta qui tra due giorni.” Taehyung rispose.

“Ooh! Quindi avrai sicuramente bisogno di alcuni dipendenti, giusto?” Chiese Jungkook, eccitato. Taehyung rise un po' a quanto l’altro sembrasse eccitato, “Fammi indovinare, stai cercando un lavoro?” chiese Taehyung.

Jungkook si grattò timidamente la nuca e annuì, “Già, sto cercando lavoro per aiutare mio padre, non voglio più che faccia due lavori.”

“Oh, vivi con tuo padre?” chiese e Jungkook annuì, “Quanti anni hai?” “25.” Rispose e Taehyung semplicemente lo guardò.

“So cosa stai pensando. E no, non vado in università e non sono laureato, più o meno perché nessuno mi assumerà. Non ho mai saputo che servisse una laurea per sedersi ad una cassa o qualcosa.” Jungkook disse sarcasticamente, nessuno voleva dargli un lavoro, perché non era mai andato in università, anche nei lavori più semplici non lo volevano e lui odiava ciò, odiava sentirsi come se non fosse abbastanza.

“Non ti sto giudicando, lo sai? Sai cosa sono i pasticcini, no?” chiese Taehyung e Jungkook lo derise. “Certo che lo so, non sono un bambino.”

“In realtà un po’ lo sei.” Taehyung disse divertito, lasciando Jungkook deriderlo di nuovo, “Un bambino? Potrei essere più grande di te, in realtà.”

Taehyung rise a ciò, “Sono sicuramente più grande di te, bambino.” Jungkook lo guardò, “Allora quanti anni hai?” domandò. “35.”

“Stai soltanto mentendo per provare che sono un bambino.” Jungkook rispose, rifiutandosi di crederci. Taehyung non era in alcun modo più grande di lui, sembrava così giovane.

“Ho assolutamente 35 anni, Jungkook. Non sto mentendo. E se sai cosa sono i pasticcini, penso di poterti dare un lavoro. Ho bisogno di un dipendente dopo tutto.”

Jungkook dimenticò il discorso sull’età e sorrise ampiamente, mostrando i denti, “Davvero? Mi darai un lavoro?” “Certamente, a meno che tu non sia un assassino.” Taehyung rispose.

“Grazie mille! Non sai quanto questo significhi per me!” Jungkook era così grato di poter finalmente aiutare suo padre. Taehyung sorrise in risposta prima di dire, “Dovrebbe essere tutto pronto in due giorni e allora tu inizierai a lavorare.” Taehyung dette all’altro il suo telefono, “Inserisci il tuo numero, ti chiamerò prima del lavoro.” E Jungkook semplicemente lo fece.

“Vuol dire che non ti vedrò sino ad allora?” Jungkook chiese sentendosi un po’ triste, gli piaceva davvero stare con il ragazzo.

“Vedremo come vanno le cose. Potrei essere impegnato con le preparazioni per il bar.” Taehyung rispose. “posso anche aiutarti con le preparazioni.” Jungkook disse di nuovo eccitato. “Ti chiamerò, bambino.” Oh quanto odiava Jungkook che Taehyung lo chiamasse bambino, ma sorrise comunque, quest’ultimo ad ogni modo sarebbe presto stato il suo capo, e non puoi picchiare il tuo capo -un po’ crush- perché è stupido.

Più tardi quel giorno, Jungkook era felicemente steso sul suo letto. Dopo che lui avrebbe iniziato a lavorare, suo padre non avrebbe più dovuto lavorare tutto il giorno e stare fuori tutta la notte. Finalmente sarebbero potuti uscire di più, e non vedeva l’ora per ciò






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Gn, cosa ne pensate per ora?

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