Capitolo 17

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Quel giorno, Jimin tornò a casa dopo aver salutato Taehyung e Jungkook, quest’ultimo era molto felice che l’altro se ne andasse.

Tre giorni dopo, Taehyung era seduto sulle gambe di Jungkook con le mani attorno al suo collo. “Taehyung piccolo, non possiamo chiudere il negozio in qualsiasi momento, abbiamo bisogno di lavorare.”

Taehyung si imbronciò e scosse la testa, “No, è il tuo compleanno! È fuori discussione che io ti lasci lavorare oggi. E voglio passare la giornata con te, quindi sta zitto e goditi il regalo che ti sto offrendo.”

Jungkook ridacchiò, “Sei così testardo.” Taehyung annuì, “E carino.” Aggiunse, cosa che fece ridere un po’ Jungkook, “Decisamente carino.”

“Quindi, di solito cosa fai al tuo compleanno?” chiese Taehyung e Jungkook fece spallucce, “Non faccio molto. Però ogni anno esco a cena con papà. È la parte migliore della mia giornata.” Jungkook sorrise e Taehyung non poté fare a meno di ricambiare il sorriso.

“Allora ti avrò tutto il giorno per me prima che tu vada con tuo padre.” Taehyung batté le mani in modo carino mentre Jungkook spinse indietro i capelli di Taehyung per guardarlo meglio.

“Stai dicendo che non vuoi cenare con noi?” Jungkook mise il broncio, ma Taehyung fu veloce a baciarglielo via, “Per quanto mi piacerebbe passare con ogni singolo secondo di questa giornata con te, è una cosa tua e di tuo padre, non voglio intrommettermici.”

“Intrommetterti sto cazzo, Tae. Cenerei con le persone che amo di più, cosa potrei possibilmente chiedere di più?” Taehyung sembrava esitante, “Sei sicuro? E se tuo padre non mi volesse lì?” “Per lui non è un problema. Siamo passati avanti a ciò piccolo.” Taehyung annuì e mormorò un ‘ok’ prima di baciare ripetutamente le labbra di Jungkook.

Dopo un po’, Taehyung si allontanò, “Non sei eccitato di vedere il mio regalo?” chiese a Jungkook, i cui occhi si spalancarono un po’, “Mi hai preso un regalo?” domandò e Taehyung annuì, “Non ho mai ricevuto un regalo da qualcuno a parte mio padre. Ma davvero non dovevi, fiorellino.”

“Certamente non dovevo. Volevo. Sei il mio bimbo, se non do un regalo a te, a chi dovrei darlo hmm?” Taehyung disse prima di alzarsi e trascinare Jungkook con sé, “Forza ora, andiamo.”

“Chiudi gli occhi.” Taehyung ordinò e Jungkook obbedì. “Beh non mentirò, non sono molto bravo con i regali, quindi non sono sicuro che ti piacerà. Ma lo spero, come spero che tu non lo trovi schifoso o qualcosa del genere.” Taehyung ridacchiò nervosamente, “Non preoccuparti molto piccolo, amerei qualsiasi cosa da te.”

Taehyung era in piedi davanti a Jungkook con una felpa tra le mani, “Apri gli occhi.” Jungkook lo fece e sorrise quando vide cosa gli aveva preso Taehyung, “Ho notato quanto davvero ti piacciano le felpe oversize, quindi ho pensato che potesse piacerti.” Taehyung disse prima di sentire Jungkook abbracciarlo, “La amo piccolo, grazie.”

Taehyung si allontanò, “Ma non è tutto. Anche se non sono molto sicuro sull’altro.” Jungkook lo guardò, “C’è di più? Davvero non dovevi Tae, una cosa sarebbe stata abbastanza per me.”

“Ma volevo.” Taehyung asserì, “Ma ora mi stai rendendo ancor più nervoso su di esso.” Si imbronciò e Jungkook ridacchiò un po’ alla sua tenerezza, “Ok, ok, scusami. Fammi vedere.”

“Però non sono sicuro. E se lo trovassi troppo?” Taehyung chiese seriamente, “Finché non stai pianificando di topparmi, sono ok.” Jungkook scherzò e Taehyung gli colpì il petto. “Sta zitto e chiudi gli occhi.” Jungkook rise, ma fece comunque quel che gli era stato detto.

Taehyung prese una scatola di medie dimensioni dal suo cassetto, prima di chiedere a Jungkook di aprire gli occhi, cosa che fece. “Che cos’è?” chiese. “Aprila.” Taehyung disse, mentre Jungkook l’aprì e sorrise dolcemente appena vide cosa c’era dentro. “Piccolo,” Jungkook iniziò, ma Taehyung lo interruppe, “Adesso puoi venire qui quando vuoi e rimanere a dormire senza sentirti come se mi stessi infastidendo o cose del genere, perché so che pensi di farlo certe volte. Puoi considerare questo posto come tuo anche e senza chiedermi ogni volta che vuoi venire se per me va bene.”

Nella scatola c’era una piccola chiave, la chiave dell’appartamento di Taehyung, attaccata ad un piccolo portachiavi che aveva incisa su una chitarra. “Questo è così bello piccolo, grazie mille.” Jungkook abbracciò di nuovo Taehyung, “Ti piace davvero?” chiese Taehyung e Jungkook annuì velocemente, “Specialmente il portachiavi a chitarra.”

“Ci siamo incontrati tipo a causa di questa chitarra, ho solo pensato che doveva esserci.” Taehyung disse e Jungkook si allontanò per baciarlo. “Ti amo così tanto.”

“Ti amo così tanto anche io. Buon compleanno piccolo.” Taehyung disse mentre ricambiava il bacio. “Adesso c’è di più.” Taehyung disse di nuovo dopo essersi allontanato, “Stai scherzando, vero?” ma Taehyung scosse la testa, mentre andò a prendere la sua chitarra.

Jungkook sorrise quando si fece un’idea su cosa intendeva Taehyung, e si sedette sul letto accanto a Taehyung che iniziò a cantare la stessa canzone che aveva cantato la prima volta che aveva conosciuto Jungkook.

Dopo che la canzone fu finita, Taehyung mise via la chitarra e si lanciò su Jungkook, “Adesso l’ultima cosa che ti darò oggi è questa.” Disse indicandosi, prima di fare un occhiolino a Jungkook, che ridacchiò per poi iniziare a baciare e marcare il collo di Taehyung, “Ti amo.” Questa fu l’ultima cosa detta, prima che i due si appiccicassero l’uno all’altro, in un pasticcio sudato e ansimante.

35.Where stories live. Discover now