XLVIII

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A fine capitolo troverete un mio piccolo messaggio, vi consiglio di leggerlo.

E come al solito: buona lettura!

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Il mattino seguente Merlino era seduto sul terreno roccioso, fuori dalla grotta, ad attendere il risveglio di Artù e mentre lo faceva, osservava in silenzio la figura del padre in lontananza. La voce del principe lo riscosse dai suoi pensieri.

《Mi sento benissimo! Che cosa diavolo mi hai dato?》esclamò lui, euforico, uscendo dai meandri oscuri della caverna e guardandosi intorno spaesato.

《Tutto merito di Balinor》rispose il servo, indicandoglielo con un cenno del capo.

Artù seguì il suo sguardo, notando solo in quel momento la presenza dell'uomo in piedi sulla riva del ruscello.

《Grazie al cielo, l'abbiamo trovato!》.

《Questo non vuol dire che ci aiuterà, non lo convincerete》rivelò Merlino.

《Lo sa cosa c'è in gioco?》gli chiese il nobile e lui assentì con un gesto della testa. I due tornarono a guardarlo con amarezza e delusione.

《Che razza di uomo è?!》rifletté Artù.

《Non lo so, pensavo che fosse migliore》ammise il moro tristemente.

Intanto, a Camelot, gli abitanti si stavano adoperando per spegnere gli ultimi incendi rimasti dopo l'ennesima notte di fuoco e fiamme. Dalla partenza di Artù e Merlino gli assalti del drago non si erano placati e Gwen attendeva con impazienza il loro ritorno alle mura di cinta del castello, ormai deboli e sul punto di crollare. Gaius la raggiunse con l'intento di rincuorarla. Aveva notato l'attaccamento di Artù nei suoi confronti, quando lei lo stava meditando dalla ferita. Li aveva visti guardarsi negli occhi con amore, scambiarsi sorrisi sinceri e stringersi le mani in modo affettuoso.

《Tieni molto ad Artù, non è vero?》le chiese.

La ragazza si voltò a guardarlo e accennò un debole sorriso.

《Come tutti》fu la sua risposta secca.

Era incredibile come tutti si accorgevano dello stretto legame che la univa al principe ereditario di Camelot. Era davvero così ovvio ed evidente l'amore che i due cercavano di tenere nascosto agli occhi del re? Gaius avvertì il suo repentino cambio d'umore e volle rassicurarla subito.

《Tranquilla, non lo dirò a nessuno. Penso che lui tenga a te nello stesso modo》.

《È un amore impossibile》ribatté la ragazza.

《Oh, Ginevra! Non sottovalutare mai il potere dell'amore, può cambiare molte cose》le consigliò il medico e lei si sentì confortata da quelle parole.

Tutti glielo dicevano, eppure per lei era così difficile crederci fino in fondo. Fino a quando Artù non sarebbe diventato re tra loro non ci sarebbe stato niente di concreto e reale. Ma la cosa che più la spaventava era non sapere se effettivamente, dopo la morte di Uther e la salita al trono di Artù, lei avrebbe potuto amare il suo uomo senza divieti e costrizioni. Le leggi di Camelot prevedevano che Artù si sposasse con una donna nobile e di classe elevata, al pari di una principessa, perciò la domanda che continuava a porsi da mesi era: cosa avrebbe fatto Artù, quando sarebbe arrivato quel momento? Avrebbe rinunciato al suo titolo o al suo amore?

《Allora, addio!》disse Balinor, avvicinandosi ad Artù e Merlino.

《È la tua decisione?》lo fermò il principe, sempre più sorpreso dal suo atteggiamento ribelle e senza scrupoli.

Come l'oscurità e la luceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora