XLV

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Il momento per consegnarlo ai suoi nuovi alleati era giunto e prima ancora che le prime luci del sole potessero illuminare la notte, Morgana stava lasciando Camelot per raggiungere la foresta, il luogo dell'incontro. A sua insaputa, però, Merlino la seguiva continuamente alle spalle per scoprire di più sulla situazione nella quale lei si era coinvolta.

La principessa prese un cavallo bianco dalle scuderie e si diresse verso l'accampamento nascosto di Alvarr e Mordred. Era un ambiente ben fitto e offuscato dalla nebbia mattutina che spesso riusciva a coprire l'intera vegetazione.

A pochi passi dal minuscolo villaggio Merlino scese dal cavallo nero che aveva preso in prestito a Camelot per seguire Morgana e si appartò minuziosamente dietro alcuni alberi. Vide Mordred e Alvarr raggiungere la sua amata, il primo si gettò tra le sue braccia.

La ragazza affidò il cristallo ad Alvarr

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La ragazza affidò il cristallo ad Alvarr. Deve essere lui l'uomo che Mordred guidava quella notte nelle sue stanze, ipotizzò il mago.

《Io spero che con il tempo Mordred riesca a controllare il cristallo e quando lo farà, sconfiggeremo Uther e quelli che lo servono》rivelò Alvarr, sedendosi affianco a Morgana sul tronco di un albero caduto.

Quest'ultima si preoccupò immediatamente. Coloro che servivano Uther erano anche suoi cari amici. Artù, Gwen, Gaius e, soprattutto, Merlino. Perché anche loro dovevano pagare per forza le colpe del sovrano? Non poteva perderli, non poteva lasciare che andassero incontro alla morte solo perché lavoravano e si guadagnavano da vivere in modo giusto ed equo per suo padre.

《Tutti quelli che lo servono?》ripeté, scandendo attentamente le parole.

《Per vincere questa guerra non possono esserci mezze misure. La cosa vi preoccupa?》.

Avere degli amici ai quali voleva bene e un compagno che amava più della sua stessa vita era una cosa per cui valeva la pena preoccuparsi. Alvarr non la conosceva, non sapeva quanto amasse la sua vita a Camelot, per quanto il malsano controllo del padre la rendesse per certi momenti difficile e impossibile. Ma non volle parlarne con lui, in fondo era solo uno sconosciuto con i suoi ideali.

《Sì》affermò.

Alvarr volle informarsi di più su di lei. Il suo piano originale prevedeva di usare lei e Mordred per raggiungere i suoi scopi, ma non negava di voler continuare quel gioco ancora un po'. Morgana era incredibilmente bella, molto più di quanto potesse immaginare. Non se lo aspettava, era rimasto colpito da tanta bellezza.

《C'è qualcuno a cui tenete?》.

Lei non proferì parola, odiava particolarmente, quando qualcuno cercava di intromettersi nella sua vita privata e sentimentale.

《Mia Signora, noi lottiamo per la nostra sopravvivenza e anche voi: avete dei poteri magici》le ricordò.

Morgana non era solita parlare del suo segreto con altri estranei a patto Merlino. Solo con lui sentiva di poterlo fare perché entrambi condividevano gli stessi timori.

Come l'oscurità e la luceWhere stories live. Discover now