Capitolo 5

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Era ormai passato un anno dalla morte dei genitori di Frodo, avevamo tredici anni.
Mio padre mi disse che i soldi non bastavano per pagare le spese e tutto il resto, così chiese di andarmi a trovare un lavoro come giardiniere. Ma era difficile. Gli Hobbit hanno la passione per le piante e i fiori e la maggior parte di loro amava occuparsi loro stessi del giardino. L'unico che accettò la mia proposta fu il signor Bilbo. Mi disse che doveva scrivere un libro e Frodo era sempre a gironzolare di qua e di là, così accettai volentieri. Sarei diventato il giardiniere personale di Frodo Baggins e la cosa mi eccitava.

Dalla morte dei genitori, Frodo era molto cambiato. Bilbo diceva che era la crescita, ma io ne dubitavo. Fino all'anno prima era la personcina più dolce e gentile che avessi mai conosciuto, il suo passatempo preferito era leggere ai piedi di un albero. Finiva un libro in una manciata giorni, non sapevo come faceva, ma il solo guardarlo concentrato nella lettura mi rendeva sereno. Invece in quel momento mi sembrava simile a Merry e Pipino. Si divertiva sempre di più con loro, si cacciava nei guai, era diventato il giovane hobbit più vivace di tutta Hobbiville. Il suo cambiamento non mi andava molto a genio, i guai non portavano ad avvenimenti positivi, così decisi di dirglielo.

Ci stavamo rincorrendo verso il nostro affluente preferito, come ogni giorno, poi ci fermammo su una collina con il fiatone. Sam, Mi chiamò. Lo guardai.

"Domani io, Merry e Pipino andiamo da Maggot."

"A fare che?" sapevo già cosa andavano a fare.

"Prendiamo in prestito qualche ortaggio." Poi rise "Merry e Pipino prendono troppo, glielo detto. Io mi accontento di qualche carota. Vieni con noi."

"Frodo...io non sono d'accordo."

Lui si accigliò.

"Questo è rubare." Continuai "E anche se è divertente, Maggot è un pover'uomo. Dovremmo lasciarlo stare."

Lui sapeva benissimo che era scorretto, ma riuscì comunque a guardarmi con scherno. Quella sua nuova espressione non mi piaceva per niente.

"È solo un vecchio bastardo che odia i bambini. Che ti importa?"

"Frodo!" Lo rimproverai, ma mi ritrassi di qualche centimetro subito dopo.

Guardandolo con la coda dell'occhio vedevo che cercava di trattenere le lacrime, stringendo i denti. Non capivo che gli prendeva.

"Ho un idea." Dissi all'improvviso e lui mi guardò interessato "Perché invece di andare dal povero Maggot andassimo dai Sackwille?"

Lui trasalì "Come? Non da loro. Ogni volta che da piccolo passavo da loro mi cacciavano dicendomi che ero figlio di una sciagurata! I miei erano sempre gentili e disponibili e quelli gli sbattevano la porta in faccia. Mia madre diceva sempre di scegliere di essere gentili...e io lo sono stato per dodici anni, ma ho visto troppa ingiustizia."

"Bene. Ragioni in più per vendicarsi di loro." Sogghignai.
Lo feci riflettere e alla fine fece il mio stesso sogghigno "Sai Sam...non è una cattiva idea."

...

Rubare degli ortaggi dai Sackwille sembrava un impresa impossibile. Avevano un cane da caccia, centinaia di trappole per tutto il campo e soprattutto i loro perfidi nipoti che picchiavano Frodo quando era piccolo. Ma noi eravamo più scaltri. Io, Frodo, Merry e Pipino organizzammo tutto, avevamo previsto ogni cosa, o almeno era quello che speravamo. Stranamente, io ero d'accordo nel partecipare. Anche io volevo vendicarmi, per Frodo.
Ci dirigemmo ai confini di Hobbiville. Davanti alla loro casa si ergeva un enorme campo di grano, e superato il campo c'era il nostro obbiettivo: Gli ortaggi. Saranno stati più di duecento metri quadrati di buone verdure e noi non volevamo farcele scappare.

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