24.

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Forse l'ora della nostra morte non era ancora giunta. Per qualche inspiegabile motivo con le nostre spade riuscimmo a liberarci dalla ramificazione di ragnatele. Frodo continuava a puntare la luce di Earendil dietro di se, riuscendo così a rallentare l'aracne Shelob... Ma non per molto.
Una volta liberi, Frodo mi afferrò per il polso e mi condusse fuori da quella galleria. Il sole non c'era ad accecarmi questa volta, ma sentii tutto un altro odore. Era molto simile alla libertà, ma lo pensai troppo presto.

Shelob per fortuna non passava dalla stretta apertura da dove noi eravamo usciti, ma un altro pericolo ci attendeva fuori.
D'improvviso Gollum, senza che io lo vedessi sopraggiungere, mi si lanciò addosso con l'unico scopo di aggredirmi. È chiaro che la sua inaspettata iniziativa finì col farmi cadere di schiena a terra, facendomi così sbattere brutalmente la testa. Chiusi gli occhi per quello che sembrava un instante, e quando feci per aprirli la creatura se ne era già andata. Stava attaccando Frodo, ma io non riuscivo a mettere a fuoco la scena. Cercai di alzarmi per aiutarlo, ma finii nuovamente a terra con la testa che mi girava. Anche il mio udito se ne stava andando, seppur ancora potevo percepire quelle che a me sembravano grida. Ma era tutto così ovattato, tutto così confuso, che potevo solamente, nel mio stato privo di chiarezza, percepire dei flebili gemiti.
Gridai il nome di Frodo solo per la rabbia di non poterlo aiutare. Ad un tratto però, non udii più nulla. La figura sfocata di Frodo era sopra Gollum, le sue braccia distese sul collo della creatura.
Lo stava uccidendo, pensai.
Frodo che uccideva?
No, non era lui. Non era il mio Frodo.
Non mi importava del destino di Gollum, ma mi preoccupava lo stato del mio amante. Lui non sarebbe riuscito ad uccidere a sangue freddo neanche Sauron in persona.
No, ripetei ancora una volta a me stesso.
Ma la verità era che non volevo crederci.
Frodo gridai, ma lui sembrava, dato il suo silenzio, non ascoltarmi. La prima cosa che riuscii a vedere, non appena la vista mi fu più nitida, fu la figura di Frodo che respirava con veemenza guardando il vuoto. Gollum non era più sotto di lui, ma rimase steso forse per riprendere il respiro.

Tirai un sospiro di sollievo, che venne rimangiato immediatamente quando Gollum si avventò nuovamente sul mio padrone, afferrandolo da dietro la schiena.
"Frodo!" Dissi all'istante, cercando di alzarmi goffamente.
Lui emise un grido soffocato, Gollum lo gettò a terra, e per un attimo vidi la sua rugosa mano sul suo petto con l'intento di afferrare l'Anello. Ma un instante dopo, prima ancora di potermi intromettere per aiutare Frodo, Gollum precipitava nel vuoto, lasciando solo silenzio ed oscurità a farci da sfondo.

Mi scaraventai su Frodo abbracciandolo. Lui però, non ricambiò. Quando incontrai il suo sguardo i suoi occhi erano colmi di lacrime, gemeva, nella sua espressione alcuna traccia di emozione che lo sfiorasse; così capii:

Il suo puro e giovane cuore non era ancora pronto per veder con quelle iridi sveglie una creatura morire, seppur quel cuore gentile aveva patito più dolore e più sofferenza di una morte stessa.

Pur avendo degli occhi impenetrabili, spenti e le membra immobili, io lo cinsi ancora verso il mio petto, accarezzando i suoi riccioli coperti in parte da fili di ragnatela.
"Va tutto bene", gli mormorai "Va tutto bene." Ripetei.
Quell'istante, in cui il mio corpo si bloccò di nuovo, quell'istante in cui mi sentii come la nostra stella in cielo, durò meno di quello che potessi sperare, e per un buon motivo.
Ad un tratto Frodo scosse la testa, sembrò rinsanire da quello che sembrava uno stato di trans "Cosa mi sta succedendo, Sam?" Si osservò le mani, quella mano che avevano ucciso involontariamente "N-non sono io...non sono io questo." Cominciò a singhiozzare, poi mi guardò negli occhi con le iridi sbarrate "Se facessi del male a te...no, non potrei perdonarmelo, non posso, cosa succederà? Cosa succederà?"
Lo afferrai per le guance di soprassalto "Basta, basta! Andrà tutto bene. Andrà tutto bene, capito?"
Frodo serrò le sopracciglia e mi fissò per qualche attimo, dopodiché annuì.

Wherever you are  [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now