Capitolo 6

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L'incontro con quella ragazzina cambiò le mie carte in tavola. Il giorno dopo, al posto di andare a trovare Frodo come praticamente ogni giorno, andai al mercato. Sovente mio padre mi mandava a fare la spesa ogni settimana, ma quella volta ci andai di mia spontanea volontà. Volevo trovare la giovane Hobbit di nome Rosie Cotton, magari avrei potuto conoscerla meglio.

Il mercato di Hobbiville era sempre colmo di persone. Tutti volevano avere l'esclusiva sui prodotti più freschi e convenienti. La cercai inutilmente per mezz'ora, sapevo già di non trovarla, eppure ci speravo. Per mia fortuna, ad un tratto sentii una vocina simile a quella che sentii la sera prima, mi girai e intravidi la ragazza che cercavo, intenta a prendere dei pomodori. Immediatamente la seguii, ma poi inspiegabilmente persi il coraggio. Cosa avrei potuto dirgli? La osservai mentre si incamminava a casa sua, fino a che non chiuse la porta. Poi non la vidi più. Sospirai e me ne tornai indietro. Samwise Stupido! Dovevo chiamarla, sembrava gentile, cosa ci voleva a dire solo il suo nome? Rosie. Rosie. Rosie.

"Chi è Rosie?" Quella vocina mi fece trasalire. Il mio migliore amico era accanto a me con le mani incrociate al petto "Allora Sam?" Sorrise.

"Ma nessuno. Chi può essere? N-nessuno."
Mentii, ma sapevo già che non mi avrebbe creduto.

Il suo viso si avvicinò al mio quasi che i nostri nasi potessero toccarsi, aveva un sogghigno spiritoso "Il mio migliore amico...si è innamorato!"

"C-cosa? Io? Assolutamente no, che vai dicendo?"

"Oh, te lo dico io Sam! Stai balbettando, sei rosso come un pomodoro e storci il naso. Tu storci sempre il naso quando menti."

Cavolo, mi conosceva davvero bene.
Cominciammo a passeggiare per i sentieri di Hobbiville e decisi di confidarmi.

"Beh io...ho conosciuto una ragazza."

I suoi occhi si illuminarono "Lo sapevo! E lei com'è?"

"beh, lei è molto carina. Ha quei riccioli biondi e...porta dei nastri violetti sui capelli. Ma non me ne sono innamorato. Non la conosco nemmeno."

Solo in quel momento mi ero accorto che stavo fantasticando e desideravo smettere. Frodo invece mi guardava maliziosamente "Mio caro Sam, tu sei veramente cotto. Perché non ci vai a parlare?"

"Oh no, non posso. Finirei per dire stupidaggini."

"Se non ci proverai mai, non scoprirai mai cosa sia l'amore."

"Perché tu lo sai?"

Mi guardò seriamente, poi abbassò lo sguardo "Io non mi sono mai...ecco, innamorato. Come i miei genitori per esempio. N-non credo che l'amore sia fatto per me."

"Oh andiamo, prima o poi tutti si innamorano. Di giovane ragazze ne è pieno ad Hobbiville, magari potresti interessarti ad una di loro come...come lo è stato per me."

Lo guardai e lui arrossì "Nah! Preferisco stare con i miei amici." Rise e mi diede una pacca sulla spalla "E comunque ho visto dei pasticcini appena sfornati dalla cucina di tua zia."

"Che aspettiamo allora?"

"A chi fa prima?"

E senza dare il tempo di rispondere ci mettemmo entrambi a correre spingendoci l'un l'altro.

...

A letto, la sera, pensai all'amore. Cominciai a farmi delle domande, ma non riuscivo a trarne delle risposte. Entrai nella camera di mio padre e saltai sul suo letto.

"Samwise! Mi hai spaventato. Che ci fai qui?"

"Papà. Io volevo sapere...delle cose."

"Oh, per tutta Hobbiville, sono quelle domande vero? Immagino che tu sia pronto, ora che sei curioso."

Wherever you are  [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now