Capitolo 18

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P.S: Anne è una specie di stronza qui.

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"Mamma?"

Anne si girò e trovò davanti suo figlio. Sorrise alle sue guance rosee. I suoi gioielli di perle facevano ancora un bell'effetto sotto la luce sgradevole del corridoio.

"Tesoro!" Corse con pura gioia nel vedere il figlio dopo alcuni mesi in cui non è stata in grado di proteggerlo.

Harry guardò Louis in panico, ma il liscio era troppo impegnato a grattarsi la testa con imbarazzo. Non voleva incontrare davvero la mamma del suo bimbo in quel modo. Si sentì come un cervo catturato dai fanali della macchina.

Anne abbracciò Harry con cautela, attenta a non provocare il contatto pelle-a-pelle, ma riuscì comunque a sentirsi più vicina al suo bambino. "Mi sei mancato così tanto, sono felice che tu stia bene."

"Sto bene mamma, non c'è bisogno di preoccuparsi."

Si tirò indietro, sistemandosi i capelli, "Certo che mi preoccuperò per te, è la prima volta senza la mamma."

Harry grugnì, "Smettila, mamma"

La signora rise, voltandosi verso Louis. Quello che vide, non le piacque per nulla.

Il risaltante piercing al labbro, i tatuaggi che fanno capolino dai suoi vestiti (secondo Louis niente di così sconvolgente) e il sorriso nervoso, ma non timido.

"E tu saresti.."

Rispose spudoratamente, "Louis. Il ragazzo di Har-"

"Amico." , lo corresse Harry, sorridendo alla madre. Louis lo guardò interrogativo.

Che cazzo voleva fare.

Entrarono nella stanza, Occhi blu li seguì. Anne si guardò intorno, giudicando mentalmente tutto ciò che le capitò sotto l'occhio, e annuì incerta. Successivamente si girò verso Harry e annuì in direzione di Louis, come se stesse conversando con qualcun altro.

Anne alzò le sopracciglia, "Conosce la tua condizione?"

Il cuore di Occhi verdi cominciò a battere velocemente, perché si ricordò di non aver mai detto specificatamente a Louis cosa avesse. Ma non ce 'nera bisogno perché a Louis non importava e non avrebbe cambiato nulla comunque.

E nonostante fosse arrabbiato, affermò, "Si, Afefobia. La paura di venir toccato da pelle, e toccare la pelle a sua volta. Ho fatto le mie ricerche."

Harry sorrise, ma esso svanì quando Anne chiese a Louis,

"E cosa c'è che non va in te?" i suoi occhi lo sfidarono, e il liscio si scompose un po' a quella domanda retorica.

"Scusi?"

"Ho detto, che cosa c'è che non va in te? Hai un'immagine che non mi piace, e non voglio che tu giri con mio figlio." Fissò Louis, che, ancora sotto shock, cominciò a stringere i pugni delle mani.

"Mamma!" Si mise in mezzo Harry, non approvando la sfacciataggine della madre.

Anne lo ignorò, mantenendo sguardo fisso sull'altro, "E sentiamo, vai in giro con mio figlio per ottenere qualche favore?"

"Non mi fraintenda signora, adoro suo figlio, lui" deglutì, "è un grande amico, una brava persona." cominciò a vedere rosso.

Anne incrociò le braccia al petto, "So come siete fatti voi. Sempre a drogarvi e fare cose oscene."

"Mi scusi ma nemmeno mi conosce, non lo puó capire semplicemente guardandomi. " Louis non ce la faceva più.

Anne rise in tono beffardo, "Si invece, lo so. E non capisco nemmeno come può mio figlio, voler stare con uno come te"

"Chiuda quella cazzo di bocca."

"Scusami?"

"No! Mi ascolti lei," urlò Louis. Harry cercava dolcemente di dire 'basta', ma non poté fare nulla in più.

Louis guardò il riccio come a chiederli scusa, per poi puntare il dito contro la signora, "Da quando ho incontrato Harry, tutto ciò che voglio fare è proteggerlo, a tutti i costi. So che non è come gli altri, e questo è l'Harry che ho accettato fin dall'inizio. Ed è reciproco. Abbiamo discusso della nostra amicizia, l'uno con l'altro. Ma più importante: ci stiamo aiutando a vicenda, e lei deve accettarlo."

Sorprendentemente riuscì a non menzionare la parte dove lui è il suo ragazzo . Non voleva. La stanza era piena di silenzio, così sottovalutato. L'unica cosa a rompere questa calma fu il respiro affannoso di Louis dopo aver detto tutti i fatti.

Anne portò un'espressione stoica, "Harry dobbiamo parlare." ignorando Louis.

Il liscio avrebbe voluto urlarle contro. Non aveva nulla da dire riguardo al suo discorso? Lo ignorerà fino a quando non frequenterà più Harry? Fanculo questa merda.

Louis fece per andarsene, ma si voltò rapidamente, "Chiamami se hai bisogno di me, Haz."

Harry annuì, spaventato a morte da sua madre. Quando Louis fu fuori dalla porta, Anne fece cenno al figlio di sedersi. Tutto fu tranquillo per circa 2 minuti.

La signora, sempre in piedi con i suoi tacchi neri, "Chi è quel ragazzo?"

"Ha appena dett-"

Ripetè severamente: "Chi. E'. Quel. Ragazzo?"

"Lui è Louis, un mio amico."

Anne rise, una risata isterica di chi sa di essere preso in giro. "No, non lo è."

Harry la fissò con le sopracciglia aggrottate, "Si, lo è mamma."

"Tu non guardi gli amici così."

"Come fai a saperlo? Sono stato io qui, tu non c'eri." Il riccio mostrò diffidenza.

"Fionn non era la cosa più bella ai tuoi occhi. Non lo hai mai guardato in quel modo. Sciocco." fece una pausa, "Non sono nata ieri."

Occhi verdi giocherellò con i suoi guanti, "E se Louis fosse il mio ragazzo? Eh? Cosa ferasti a riguardo?"

Anne fu scioccata dal comportamento del figlio, "Perché mi parli così? Sono tua madre, non hai buon senso?" 
I suoi occhi si allargarono.

"Sapevo sarebbe successo."

Anne chiese, "Di cosa stai parlando."

Harry si alzò in piedi, "Dopo esserti nascosta dalla realtà, ti aspetti di essere circondata da persone 'perfette', di essere circondata da quello a cui sei abituata? Di chiudermi...in una gabbia."

"Ti stavo solo proteggendo."

"Va bene, lo hai fatto cazzo. Ma è abbastanza ora. A volte divento così paranoico che non voglio nemmeno uscire da questa stanza, ma poi Louis, lui rende tutto migliore, mi da spazio e mi capisce."

Anne rimase sbalordita, "Io, tua madre, non ti capisco?"

Harry si ritrovò frustrato, "Si, esattamente quello che sto dicendo! Sono stanco di te che mi respiri sempre sul collo. Ho diciotto anni mamma!"

Poi fu tutto silenzioso. Troppo silenzioso.

"E' pazzo Harry. Non va bene per te. Per colpa sua stai iniziando a mancarmi di rispetto e io non lo sopporto!"

"Mamma-"

"No, Harry. Taglia ogni legame con lui. Tu non lo ami davvero, lui non ti ama!"

Harry non riuscì a non farsi scappare qualche lacrima per la frustrazione , " Lo amo e lui ama me, mamma. Perché non lo vedi?"

Si coprì il viso con le mani guantate.

"Tesoro, ti sto dicendo la verità. Lui non ti ama. Quel ragazzo non è uno da amare."

Harry piagnucolò, "M-mamma, lui è-è-"

Anne si voltò, "Quando ti comporterai razionalmente, puoi venire da me. In caso contrario, farò io qualcosa. Perché sono sicura che ha già dei precedenti penali. Arrivederci."

E con questo, sua madre lo lasciò, seduto sul pavimento.

Si strofinò gli occhi gonfi e rossi, continuando a ripetersi che Louis lo amava.

"So che mi ama, lo so." sussurrò a nessuno.

SKIN || l.s.Where stories live. Discover now