Capitolo 30

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"Gemma!" Harry l'abbracciò con spontaneità, "Che ci fai qua?"

Gli occhi color nocciola della ragazza si spalancarono comicamente, "Non posso far visita a mio fratello per sorpresa?"

Harry mentalmente disse 'no' ma nella realtà le rivolse un grande sorriso. Louis mentalmente gridò 'NO!' ma nella realtà le rivolse un sorriso stracolmo di disagio.

Lo sguardo di Gemma finì su di Louis, "Chi è lui, Haz?"

Harry sorrise luminoso "E' il mio fidanzato, Louis." Il sorriso quasi scomparì, "Credevo che mamma te lo avesse detto."

"No, non lo ha fatto," Sorrise timida Gemma, prima di riportare l'attenzione su Louis, "Io sono sua sorella maggiore,"

'Sono grato che lei faccia finta di non conoscermi, così le cose saranno più facili da gestire' , Pensò Louis.

Si scambiarono una stretta di mano amichevole, ma Louis poté avvertire la tensione di Gemma trasferirsi su di lui.

Il riccio si guardò in giro lungo la camera, trovandola leggermente in disordine. Con la mano guantata aprì la porta del dormitorio, "Um, Gemma il dormitorio non è nella sua forma migliore. Quindi ragazzi potreste conoscervi meglio da un'altra parte mentre io la sistemo?" ridacchiò sommessamente, lasciando che Louis e la ragazza lo guardassero straniti, Louis era persino timoroso.

"No, va bene qui." Disse il liscio combattuto.

"No, no. Ci metterò un secondo, promesso."

Occhi blu si imbronciò, "Va bene," sorrise così da non sembrare miserabile, mentre la ragazza rideva diffidente.

Harry sorrise e chiuse la porta dopo che furono usciti.

"Potremmo andare al bar-caffè dietro l'angolo," Borbottò Louis. Camminarono per circa cinque minuti dopo che Gemma approvò la proposta.

"Non sapevo che fossi il fidanzato di mio fratello," se ne uscì la ragazza di punto in bianco.

"Non sapevo che fossi la sorella del mio fidanzato."

Gemma sospirò, "Sarebbe stato bello saperlo."

"Non credo che la mia vita sentimentale abbia qualcosa a che fare con te." disse Louis, tenendo la porta del locale aperta per gemma, nonostante lei fosse completamente in silenzio.

Borbottò un "Grazie," e si sedette all'angolo del tavolo. Louis la imitò.

"Harry si comporta stranamente," sospirò Louis, sedendosi di fronte a Gemma.

"Già, è sempre stato un po' strano." ammise lei, osservando il menù.

Il lisciò la fissò, con un'improvvisa voglia di strozzarla. Voleva stare dalla parte del suo Harry.

"Cosa intendi con questo?"

"Beh, hai visto i suoi guanti, e non riesco a capire cosa ci veda di diverso da quello che vediamo noi. E' tutto frutto della sua immaginazione. Si è letteralmente dato una fobia ce non ha." disse lei.

Ma che cazzo?

Louis la guardò come se avesse quattro teste, come se non avesse raccontato tutto ciò per mantenere vivo il suo ego del cazzo.

"Tuo fratello non si è dato una fobia. Se fosse stato così, la sua vita sarebbe più semplice, non credi? Non sarebbe andato incontro a tutta sta merdata. Harry non l'ha fatto, e tu dovresti saperlo meglio di tutti, essendo sua sorella." Disse tutto d'un fiato e in tutta serietà, non trovando il coraggio di dire altro.

Gemma lo osservò, "Lo so questo. Ho detto tutto questo perchè sono esattamente ciò che hai detto, ovvero sua sorella." (Se non si fosse ben capito Gemma intende che ha detto tutte quelle robe su di lui prima, proprio perché lo conosce ed è sua sorella)

"Haha, divertente come parli di lui in questo modo." disse sarcastico il liscio.

Sul volto della ragazza comparse un sorriso beffardo, "Ci sarà una ragione se non l'ho mai menzionato quando stavamo assieme."

"Non parlare di lui in questo modo," i muscoli delle spalli gli si tesero da far male, per la frustrazione.

"Guardati adesso. Sembri proprio un eroe." sussurrò lei.

Louis scattò, "Chiudi quella cazzo di bocca, non conosci ne me ne Harry."

"Oh, ti conosco invece. E so anche che stai assieme a lui per non sentirti malato. Entrambi siete lunatici alla vostra maniera."

Louis afferrò stretto il tovagliolo di stoffa ricamata del bar, nella remota speranza di calmarsi. "Stai. Zitta."

Gemma all'improvviso si ricordò di qualcosa. Qualcosa di estrema importanza.

"Glielo hai detto?"

"Che siamo stati fidanzati? No. E' disgustoso solo pensare che tu sia stata con me per approfittarti del mio disturbo!" quasi urlò.

Catturò il suo sguardo ma Louis era troppo arrabbiato per sostenerlo.

Gemma ridacchiò, "Si, ma a nessuno importa."

Era silenzioso, ma le fiamme dentro di Lou bruciavano e scoppiettavano rumorosamente.

Gli occhi della ragazza si fecero più scuri, "Perlo di ciò che ha fatto anni fa."

"Di che stai parlando?" Louis aspettò la risposta con disperazione.

"Sto parlando di come hai ucciso qualcuno e te la sei scampata."




BROOOO.........


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