Capitolo 32

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"Hey, sono Harry! Lascia pure un Messaggio. Oppure no! Dipende da te!"

Louis alzò gli occhi al cielo e riattaccò. Quella era la venticinquesima chiamata. Lasciò anche venticinque messaggi.


Louis: Dimmi solo dove sei,

Louis: Per favore

Louis: Forza Harry,

Louis: Dimmi solo se sei al sicuro xx


Non ricevette alcuna risposta.

La notte scorsa fu una delle più brutte in vita sua. Non trovava Harry da un giorno.

Si sedette sul letto e aspettò una sua chiamata, un messaggio, qualsiasi cosa. Si strofinò il volto con le mani, in modo forte. Voleva prendere a pugni il muro ma per qualche motivo si stava trattenette. Sapeva già in partenza che Occhi verdi sarebbe stato deluso arrabbiato con lui, più di quanto non lo fosse già.

Dopo quella che sembrava un'eternità, sentì bussare alla porta: Harry. Corse ad aprire con nient'altro che una vecchia maglia logora e un paio di boxer neri, nonostante la frescura del dormitorio.

Era Gennaio e tutto ciò che riusciva a sentire furono le dita dei piedi intorpidite dal freddo, mentre si dirigeva verso la porta.

Aprì la porta lentamente, mentre cercò di non far trasparire alcuna traccia di delusione dall'espressione.

"Hey Fionn," Disse il liscio tirandosi il piercing al labbro tra il pollice e l'indice.

"Ciao, c'è Harry?" Chiese con occhi sbarrati e cipiglio curioso.

Louis incrociò le braccia, "No, perché?"

"Mi ha prestato il quaderno degli appunti di inglese, vorrei restituirglielo." Fionn tirò fuori dallo zaino che portava in spalla un libricino marrone. Il titolo in grassetto citava: Libro di inglese di Harry.

"Dallo a me, glielo ridarò quando tornerà," propose Louis.

Fionn aggrottò le sopracciglia, ma poi annuì, "Va bene," Posò il libro nelle mani di Louis, "Ci vediamo amico!"

"Va bene, a più tardi." Disse Louis, chiudendo la porta, ma Fionn lo precedette e ci mise il piede in mezzo. A Louis cadde il libro.

Il diario cadde e si aprì lasciando in bella vista l'ultima pagina.

Qualcosa però attirò l'attenzione del liscio. C'erano citazioni a frasi scritte in penna nera o cose simili. Louis arcuò un sopracciglio.

"Io lo amo. Lui ama me. Ma ci bastiamo?"

"A volte mi sento come se stessi scendendo per toccare il fondo, anche se un minuto prima sentivo di poter toccare il cielo con un dito"

"Mi sento sporco, tanto da non poter toccare il ragazzo d'oro"

"Vorrei, ma ho paura"

Louis non gli aveva mai visti. Li lesse velocemente ma attentamente, come se Fionn non fosse ancora incastrato. Prese di fretta il diario e lo chiuse. Fanculo. Dove parlare al più resto con Harry.

Aprì meglio la porta per liberare il piede del povero ragazzo, trovandolo con un'espressione nervosa.

"In realtà avevo bisogno di parlare con te di... di Harry" Disse timidamente Fionn.

SKIN || l.s.Where stories live. Discover now