Capitolo 35

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Harry ricevette una chiamata circa due giorni dopo aver incontrato Joshua, ma fu Louis a rispondere. Harry invece stava sonnecchiando affianco a lui dopo un rilassante weekend.

Louis, ancora con voce assonnata rispose, "Pronto?"

"Ei, sono Josh, c'è Harry?"

Di colpo Occhi blu si sentì molto sveglio, "Sono Louis, il suo ragazzo. Perchè lo hai chiamato?"

Joshua sembrò farfugliare qualcosa, "Me lo puoi passare al telefono?"

"Sta dormendo, glielo riferirò io." E prima che Josh potesse dire qualcos'altro, il liscio chiuse la chiamata.

Dopo venti minuti circa a contemplare il perché il riccio avesse dato il numero di telefono al ragazzo, Harry finalmente si risvegliò, trovando il suo ragazzo nel mini divanetto.

"Lou? Perché ti sei alzato così presto?"

Occhi blu si alzò, passando affianco al riccio, che sembrava volesse lasciarli un bacio sulla guancia.

"Harry, una cosa è conversare con un ragazzo, darli il tuo numero è un'altra." Siccome aveva la testa china, per Occhi verdi fu difficile capire se fosse arrabbiato o deluso.

Sospirò, "Ha chiamato?"

"Si, ma è davvero di questo che sei preoccupato?"

"No, avrei voluto dirtelo, ma la serata stava andando così bene che non volevo rovinare tutto. Sembrava disperato per il mio numero. Aveva detto che gli ero familiare, e l'unica cosa razionale che ho pensato è stata quella di darglielo. Volevo solo uscire da quel bagno, te lo giuro."

Louis ribatté, "Avresti potuto gentilmente rifiutare."

"Hai ragione, ero solo di fretta ed ero nervoso. L'unica cosa a cui pensavo era uscire e andare da te. E' per quello che avevo dimenticato i guanti."

"Vuoi tenere il suo numero?"

"No. Lo cancellerò."

Louis tornò nel divano trascinando Harry sopra le sue gambe. "Ma perché ha detto che gli sembri familiar-"

"Era il ragazzo con cui mia mamma voleva a tutti i costi che mi fidanzassi."

"Ah," Continuò Lou, "Si, elimina il numero." Disse ridendo.


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"Hai parlato con tua mamma?"

"No."

"Vuoi farlo?" Harry stava cucinando la colazione con Louis che lo abbracciava da dietro.

Tentennò un po', "No."

Il liscio rise, "Ok ma non lamentarti quando continuerà a chiamarti."

"Non risponderò."

"Amore, è lo ancora tua mamma."

"La chiamerò dopo." Concluse la conversazione spazientito. Louis invece sorrideva e gli lasciava baci affettuosi sul collo.


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Più tardi quella sera, siccome non avevano nulla da fare, andarono il spiaggia.

Da quando lasciarono il dormitorio, Louis no notò una cosa, fino a che non misero piede sulla sabbia fredda.

"Harry, i tuoi guanti."

Occhi verdi su guardò le mani, "Cosa?"

"Non li hai indossati."

"Oh, li ho lasciati nel comodino."

"Li andiamo a prendere?" Disse, facendo per girarsi e tornare indietro.

"No, li ho lasciati di proposito."

"Perché?" Louis forse sapeva già la risposta, ma forse voleva sentirla da Harry, così da poterlo abbracciare e baciare fino a lasciarlo senza fiato.

SI riguardò le mani, "Mi piacevano, molto. Erano sia la mia salvezza che la mia condanna. Mi facevano sentire protetto, ma allo stesso tempo come se non stessi vivendo, solo esistendo."

Ingoiò il groppo in gola, e proseguì, "Ma poi incontrai questo ragazzo, che era un po' troppo curioso e un po' troppo amabile. Con lui i guanti non erano più il mio rifugio, lui era la mia nuova casa. Almeno finché avrò lui saprò che non devo per forza affrontare il mondo da solo, ma lo potremmo fare in due."

Non appena finì il discorso si ritrovò a sciogliersi tra le braccia della persona che amava, baciandosi disordinatamente, ma a loro andava bene così.



SKIN || l.s.Where stories live. Discover now