Capitolo 33

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CHI HA DETTO SMUT?

Leggete lo spazio alla fine, grazie.

.....


Tenevo il quadratino argentano in una mano e il tubetto di lubrificante alla fragola nell'altra. Le mani mi tremavano per l'ansia.

Volevo fare l'amore con lui, lo volevo davvero.

Volevo Louis in ogni modo possibile, specialmente in quello fisico. Io amavo lui e lui amava me.

Nonostante in questi giorni eravamo tornati come prima, mi sentivo pietrificato. Ci eravamo toccati, si. Ma successe solo una volta, in modo superficiale.

Arrossì ricordando quella notte. Non mi ero mai toccato prima d'ora. Lo credevo sporco, una cosa proibita. Mi sentivo colpevole, ma sapere che anche Lou lo faceva, mi tranquillizzava.

La porta del dormitorio si aprì, e quasi corsi a nascondere tutto ciò che avevo comprato sotto al cuscino. Poco dopo Louis entrò nella nostra stanza, con in mano le borse della spesa, inconsapevole dell'ansia che alloggiava nel mio cuore. Lo aiutai con le borse.

"Mi avresti potuto chiamare, ti avrei aiutato." Dissi mettendo le uova e la frutta dentro il nostro piccolo frigo.

"Non importa Harry, ma grazie." Disse lui, stiracchiandosi la schiena. Mi immaginai tutti i muscoli della sua schiena flettersi, il che mi riportò ai miei pensieri. Mi ripresi dallo stato di trance e parlai. Ma anche Louis lo fece.

"Dovremmo andare ad un appuntamento."

"Sei sexy con il lucidalabbra."

Roteai gli occhi al cielo mentre Louis ridacchiava genuinamente. Poi ridusse gli occhi a due piccole fessure, "Si, potremmo andare ad un altro appuntamento."

Si avvicinò e sorrisi quando mi prese per i fianchi. Avvolsi le lunghe gambe attorno alla sua vita così da sorreggermi, "Louis mettimi giù o cadremmo!"

Si inginocchiò facendo aderire la mia schiena con la moquette del pavimento. Era in mezzo alle mie gambe. Affondò il volto nell'incavo del mio collo lasciandoci qualche bacio asciutto. Decisi che volevo farli sapere quali sarebbero stati i miei piani per dopo. Dopotutto era il mio ragazzo. Io ero pronto, speravo solo che anche lui lo fosse.

"Sono pronto. Intendo, non ora ma se vuoi più tardi.." Dissi inceppandomi nelle parole. Lui alzò il volto dal mio collo e inclinò la testa, "Per cosa?"

Louis era intelligente, non scemo. Sapevo che aveva capito ciò che intendevo, ma amava mettermi in difficoltà. In qualche modo però riuscivo sempre a perdonarlo.

"Per fare l'amore. Vorrei farlo stasera." Fu come se mi fossi liberato di un peso sul cuore.

Louis si tirò indietro come se gli avessi confessato di avere qualche malattia terminale. "Sei sicuro?" Mi guardava un po' perplesso.

Mi feriva un po' a dirla tutta.

Mi inceppai nelle mie stesse parole , "Tu vuoi-"

Louis parlò senta fiato, "Si, lo voglio, ma solo quando tu ne sarai completamente sicuro."

"Lo sono." Dissi guardandomi le mani.

"Okey," Disse lui, alzandomi il mento "Oggi sarà una bella giornata." Sorrise, ma avevo un'altra domanda da porgli.

"Louis, so che è una cosa privata, ma," Distolsi lo sguardo, prendendo un profondo respiro, "Con quante persone sei stato a letto prima di me?" Lo guardai negli occhi, mentre sembrava perso a contare mentalmente.

SKIN || l.s.Where stories live. Discover now