Capitolo 24

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"Cosa ci fai qua?!" La voce gli si incrinò mentre si raddrizzava e la realizzazione lo colpiva in pieno.

"Sono qui per salutarti", sorrise la figura.

"Cosa vuoi," Harry fece un passo indietro, facendo correre troppo velocemente la figura davanti a se che tirò fuori un coltello, soffocandolo.

"Voglio che ti scusi per quello che mi hai fatto, piccola puttana." Il nomignolo fece rabbrividire il riccio, che lasciò uscire una misera lacrima sotto la pressione della figura. Per favore lasciami andare. Per favore lasciami andare.

Poté solo supplicare, "Mi dispiace, mi dispiace," non sapeva per cosa si stava scusando.

"Voglio che tu esca da questa porta, e dica al tuo ragazzo di mollare tutta sta merda e dimenticarsi di te," strinse maggiormente la presa, "Perché se non lo fa, puoi scommetterci tutto l'oro del mondo, andrà in galera."

"Va bene," gridò il riccio in preda al panico, pensando che la sua pelle venisse squarciata. Il collo formicolava.

Il coltello da taschino gli sfioro dolcemente il pomo d'Adamo, l'uomo sussurrò, "Grazie." e lo lasciò andare, "Lo terrò sempre d'occhio."

Occhi verdi annuì e corse fuori dal bagno. Entrando in sala vide Louis e Fionn ridere davanti allo schermo. Harry oltrepassò velocemente una coppia e borbottò un tremante "Scusatemi", ancora scosso dall'accaduto.

Louis alzò lo sguardo mentre l'altro si sedeva, "Va tutto bene piccolo? Sembri sconvolto"

Allora Harry gli si avvicinò, afferrando dolcemente l'orlo della maglia tra de dita guantate, "Lascia perdere tutto, lascia perdere me e andrà per il meglio. Per favore."

Louis si perse nei suoi smeraldi verdi, comunemente chiamati occhi. "Harry cos'é succes-"

"Ascoltami" il riccio lo pregò con gli occhi, "Per favore."

Il liscio non ne fu convinto, doveva essere successo qualcosa di fottutamente grave.

"Va bene," disse Louis, avvolgendo delicatamente una mano intorno alla sua spalla, voltandosi verso l'orecchio del suo amore e sussurrando, "Se è successo qualcosa nel bagno, sarà meglio che tu me lo dica. Perché se no lo fai, scoprirò e ucciderò il bastardo da solo"

Harry abbozzò un sorriso mentre figura era nell'ombra e li osservava. Poi se ne andò senza emettere suono.



-



Harry si sedette a letto, con addosso il morbido pigiama rosa, mordendosi le unghie.

"Si, vorrei sporgere denuncia" disse Louis, girandosi tra le dita l'anello al labbro, "Si si, il mio ragazzo è stato minacciato con un coltello. Al teatro Lakeside, si. No io non ero presente."

Harry giocò con un riccio stretto vicino all'orecchio, guadagnandosi un sguardo comprensivo da Occhi blu.

"No, non era-" disse il liscio, " No non vuole parlarmene, ora può aiutarmi?"

"Louis," Harry si alzò.

Louis si appoggiò al mura, la schiena tonica rivolta all'altro, "No, non è stato toccato, da quello che mi ha detto. Tutto quello che le sto dicendo è quello che gli direbbe lui."

Il riccio si morse il labbro, "Mi ha tenuto in una presa il collo"

Louis si voltò, "Quindi mi hai mentito?"

SKIN || l.s.Where stories live. Discover now