Jimin's pov
-Ho capito, bene, ci sono quasi-
-Hai capito Jimin-ah? Sempre alla stessa palestra, solo che abbiamo gli allenamenti il lunedì, mercoledì, sabato e se facciamo dei concorsi anche il martedì, ok?-
-Sì, me lo hai ripetuto mille volte-
-Va bien, ci si vede allora-
-A dopo hyungs!-
Quindi tutti i giorni tranne il giovedì e la domenica, bene. Oggi è sabato quindi devo prepararmi.
Prendo un paio di scarpe pulite, un cambio di maglia e mi vesto. Esco fuori e, dopo aver prpeso un bel respiro profondo, mi dirigo in caffetteria da Kookie. Ci incontriamo sempre dietro l'angolo, nel negozio per prendere un caffè e poi dirigerci assieme a danza.
Cammino lentamente, ogni volta che incontro una foglia caduta dagli alberi, ormai, spogli, la sposto finché non vedo le luci dell'insegna luminosa. Guardo dentro attraverso il vetro. Jungkook è già arrivato.
-Ehi Cookie!! Eccomi!-
-Ah, sei in ritardo-
-Come? Dobbiemo allenarci alle tre e mezza no?-
-E invece no, alle tre precise!-
Ma porc* . Va be, corriamo. Usciamo e tenendoci la mano, andiamo a passo spedito a lezione. La prima volta che ci presentiamo e già in ritardo. Mamma mia.
-Muovi quelle gambe!-
-Sono corte non è colpa mia! Tu sei alto quindi stai zitto-
-Ash-
Finalmente vediamo la porta di ingresso dell'edificio e praticamente la sbattiamo per aprirla più velocemente possibile. Come se un millesimo di secondo facesse differenza agli occhi di tutti.
-Scusate, scusate sono in ritardo? Non avevo capito l'orario eh...-
-Nessun problema Jimin sei arrivato in tempo-
Oh, sono tutti fermi a fissare me e Jungkook, mentre un ragazzo al centro della stanza è praticamente svestito, con solo la biancheria addosso e lo sguardo divertito di alcuni tipi attorno a lui contro.
-Ehm, che suc-cede quì?-
Perchè mi trema la voce? Forse Jimin perchè davanti a te c'è un ragazzo con degli addominali pazzeschi, un corpo fantastico e degli occhi così profondi... Sembra che ti ci possa buttare dentro.
Sta zitta coscienza, non ti ho chiamato!
-Stiamo per assistere al-
-Zitto Su-bin!-
Oh mio dio è stato il ragazzo, quel ragazzo, a parlare. Che voce! Santi venite per me in terra!
-...la punizione di Min!-
Guardo esterrefatto prima quel Min poi il coso che ha parlato che si chiama Su-bin.
-Ahaha, voi siete quelli del basket vero?-
Cavolo Kookie! Come ha potuto parlare!
-Sì e voi quelli delle piroette... come si chiamano, non vi viene il nome-
-Ma sei serio? Si dice ballerini, uhm... "coso probabilmente tutto frocio anzi stronzo". Ops, scusa non mi ricordavo come si diceva...-
Grande il mio piccolino, hai stecchito quel presuntuoso!
-Capito, ora mi vesto e me ne vado ok?-
-No, Yoongi sai quello che devi fare!-
Guardo il ragazzo che rassegnato prende una maglia dalla borsa e se la infila con molta fretta. Accidenti, sembra che abbia fatto apposta per stuzzicarmi.
Quella maglia è praticamente quattro taglie in più di lui e di un nero, trasparente! Non sapevo che esistesse nemmeno un colore così. Prende dei pantaloncini e mette anche quelli. Questo è il colpo decisivo. Sono cortissimi e nella parte alta sono strettissimi. Lo fasciano dando perfetta visione delle gambe e tutto il resto.
Voglio morire. Finalmente lo vedo scomparire tra i tipi del basket che urlano divertiti. Mi cambio a mia volta ed entro in campo. Guardo gli specchi che ci sono sul fondo ed inizio a ballare una vecchia coreografia. Solo dopo diversi minuti mi accorgo che il ragazzo negli spogliatoi non ha solo risvegliato la mia coscienza, ma anche un vecchio amico.
-Oh, merda. Kookie...-
-Che vuoi? Oh, corri prima che se ne accorgano anche gli altri!-
In un attimo mi ritrovo negli spogliatoi, di nuovo, corro ai bagni e risolvo la faccenda il più presto possibile.
La lezione finisce bene, non mi faccio problemi. Lascio che la musica prenda il sopravvento e vago con i miei pensieri. Tutto sparisce in un secondo. Tutto tranne quel ragazzo.
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ᴛʜᴇ ʟᴏᴄᴋᴇʀ ʀᴏᴏᴍ ʙᴏʏ- уσσимιи
RomanceJimin, il ragazzo più bello della sua scuola. Gli occhi castani, i lineamenti delicati, i capelli rosa confetto... Un dio per tutte le ragazze. Yoongi, il figlio di un ricco CEO, un fascino inaudito, e un carattere solitario. In pochi riescono a st...