capitolo-30

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Yoongi's pov

Finalmente ci siamo.

Ho aspettato troppo questo momento.

Mi vesto velocemente. Camicia bianca, cravatta e giacca. Un po' di colonia e una sistemata ai capelli e sono pronto.

Mi guardo un ultima volta allo specchio ed esco dalla camera. Scendo le scale saltando i gradini a due a due fino a quando non mi ritrovo in salone. Dovrebbe arrivare a momenti.

E poi lo vedo. 

Si stringe le mani torturandosele evidentemente nervoso. Istintivamente sorrido.

-Park Jimin signorino Min- Come si ci fosse bisogno di presentazioni. Che sciocca Min-suh.

-Hmm. Grazie Suh ora puoi andare. Prego- Mi saluta cordialmente con un inchino e poi scappa via intimorita.

-Bene Jimin... Ci rivediamo- Lui deglutisce a vuoto.

-Sei stato proprio uno stronzo sai? Perchè devi sempre fare il gentile e poi di comportati come uno stupratore? Eh?-

-Ahahaha. Seriamente pensi questo? Jimin io per te provo molta attrazione fisica non c'è dubbio, ma non ti farei mai del male-

-Per me sei come un qualche oggetto luccicante. Quando brilli non posso non posare i miei occhi su di te ma ciò non significa che arriverei a prenderti per distruggerti-

-Ok... Ma allora pensaci meglio in questi mesi che passeranno. Insomma starò tutta l'estate con te per fare un training che mi porti ad avere le basi per diventare un idol... Starò solo CON te. Ti rendi conto?-

-Certo e ne sono felice. Sai abbiamo tanto di cui parlare- Alza un sopracciglio.

-Di cosa scusa?-

-Primo non mi hai ancora detto perchè quella volta sei scappato ma sorvolando, non so perchè quando ti ho chiuso in camera ti sei messo a piangere-

-N-non è niente-

-Jimin tu per me sei un libro chiuso ma in questi mesi... Preparati- Mi guarda più sconvolto di prima.

-Ora ti mostro un po' l'azienda, sù!-

Mi segue lentamente trascinando i piedi mentre si guarda intorno. Anche suo padre lavora nel settore degli idol ma nessuno batte mio papà. Insomma abbiamo ovunque vecchi premi di alcune band che ha creato, lettere di ringraziamento, poster, vestiti firmati... E tanto altro se contiamo anche la nostra casa. Questa è solo la parte aziendale e per questo conserviamo molte cose ma i veri tesori sono  tutti ai piani alti, nella nostra sala living.

-Quà abbiamo la sala conferenze!- Lui si volta un attimo poi riprendiamo il giro.

Gli mostro gli uffici ai piani alti, la parte più noiosa insomma... Poi lo porto finalmente nella sala prove. Rimane incantato, lo vedo.

Anche a me fa questo effetto. E' bellissimo. Il vetro che divide la sala insonorizzata dove si incide da quella in cui gli produttori creano il risultato assemblando tutte le voci. E' magnifico venire e sentire un ragazzo cantare perfettamente fino a farti battere il cuore dalla sorpresa, dallo stupore.

-Ti piace? Eh? Se questo ti interessa aspetta di vedere la parte migliore- Lo prendo per un braccio questa volta e lo porto in un piano ancora più alto da dove si vede tutta Seoul... Certo la vista migliore la ha la mia camera ma anche questa stanza non è da sottovalutare.

-Ecco qui. Che ne pensi?- Gli luccicano gli occhi.

-E' bel-lissima. Ma seriamente io proverò qui??!! Tutte le mie coreografie le farò quà?!- Annuisco in silenzio.

-Sì. Verremo ogni giorno per qualche ora, tipo cinque, così puoi provare- Mi guarda stra confuso.

-Scusami ma sarai il mio allenatore quindi? Cioè io dovrò fare il mio training con te?! E poi cinque ore non sono poche eh...-

-Che ti aspettavi è questa la vita-

Sbuffa e torna a guardarsi attorno. La stanza è grande, bianca con degli schizzi verde acqua. Da un lato ci sono solo specchi enormi a tutt'altezza rifiniti da cornici argentate dall'altro invece si trovano delle panche in tessuto dello stesso colore degli stessi schizzi della parete. A destra poi c'è la vista sulla città mentre a sinistra un pianoforte a coda bianco e alcune attrezzature.

-Insomma ti smuovi da lì?-

-Hmm. Ahh, aspetta hyung!- Oddio come mi ha chiamato?

-Oh cazzo no. Non sei hyung, cioè sì  ma no. Ash ma che rottura di coglioni-

-Tranquillo concetto afferrato. Se mi vuoi stare ancore lontano non ci posso fare niente se non renderti questi mesi l'inferno- Sorrido -Alla fine sono arrivato alla conclusione che mi eviti così perchè sono di una classe sociale troppa alta rispetto a quella che ti sei guadagnato con tuo padre- Sorrido pt. 2

-ZITTO. Ora vedi. Muoviti finiamo il giro così inizio-

-Si vedrà-

Mi lancia uno sguardo di fuoco che non fa altro che dare soddisfazione al mio ego. Poi lo vedo passarsi la lingua sulle labbra, in un modo assolutamente poco casto e discreto. Non lo ha fatto apposta lo so, ma mi piace pensare che anche lui sia interessato a me almeno un po'.

Ho deciso. L'ultima volta in palestra non sono riuscito a concludere quello che volevo e lo avevo avvertito che se faceva a modo suo glie la avrei fatta pagare. Non torno più indietro ora. Ho aspettato troppo. 

 Lo porto nella palestra per ammazzarlo di esercizi. Alla fine tutto sudato con la maglia appiccicata ai pettorali- HMM - mi pregherà di smetterla ed io gli dirò  che cosa succede se smette. Non riuscirà mai a resistere. In fondo questo allenamento gli farà bene alla resistenza e quando fallirà farà bene al suo stress.

Bene.

Da oggi giochiamo a modo mio Park.


ED ECCO IL CONTINUO!! DEVO SISTEMARE QUACOSINA MA CI SIAMO. CON I TEMPI NON SO CHE DIRE... SE QUALCUNO VUOLE IL PROSSIMO CAPITOLO MA MI SCORDO DI MANDARLO SENTITEVI LIBERI DI SCRIVERMI NEI COMMENTI. COSI' MI RICORDO ;)


ORA VI SALUTO, NOTTEEEE

💟💟💟

ᴛʜᴇ ʟᴏᴄᴋᴇʀ ʀᴏᴏᴍ ʙᴏʏ- уσσимιиWhere stories live. Discover now