capitolo-32

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Yoongi's pov

-Jimin...-  gli soffio nell'orecchio -...sei mio ricordalo-

Continuo a disegnare con movimenti lenti sulla sua schiena facendolo solo impazzire. I suoi versi mentre lo tocco sono qualche cosa di speciale. 

Rimaniamo attaccati per non so quanto. Sento il suoi viso nascondersi nell'incavo del mio collo e una scarica di adrenalina mi passa per tutto l corpo. 

So che se non mi fermo non ci riuscirò dopo. E' la prima volta che mi succede. Di solito quando sono con un ragazzo ci metto molto per arrivare al dunque. Per quanto la mia famiglia sia aperta verso le relazioni LGBT io ne rimango sempre impaurito. C'è una bella differenza tra l'essere aperti e approvare a pieno. Per questo non ho mai dato vita ai miei pensieri assolutamente gay davanti a mio padre o le ragazze che lavorano per noi. Ho paura...

Eppure con lui diventa tutto più leggero. E' come un mochi. Dolce e colorato. Guardandolo ti aspetti di sentire lo zucchero sulla lingua e immagini quanto sia morbido quindi lo provi, ma quando ne metti anche un solo pezzo in bocca capisci che quel suo essere gommoso e appiccicoso sarà la tua rovina ma allo stesso tempo continui a masticare per arrivare al prossimo boccone.

E' proprio così. 

All'improvviso vedo le sue labbra, ormai gonfie dai suoi stessi morsi, fremere. Mi stanno chiedendo di baciarlo, ma so che lui non vuole. E' come un colpo al petto realizzare che lui ora sta reagendo di conseguenza a ciò che fanno le mie mani e non per amore. 

Mi stacco lasciandolo con la pelle bollente e tutta arrossata. Si copre leggermente in un attimo di pudore. Uno spettacolo.

-Yo-ongi?- Lo guardo con un sopracciglio alzato.

-Sarà così sempre? Ogni volta che non faccio tutta la lezione succederà questo? Hmm?-

Lo guardo con aria divertita. Seriamente la vuole mettere così? Ahahaha, ok che non gli piaccio ma non sono nemmeno indifferente.

-Ahh, no! Questo era per me... Perchè ne avevo voglia. Tu adesso mi fai cinquanta piegamenti di seguito veloci con tempo 3 minuti, ok? Se ci riesci possiamo smettere se no domani ti aggiungo oltre all'ora di oggi che hai perso anche un'altra mezz'ora in cui facciamo resistenza e velocità. Queste sono le "punizioni"-

Ha uno sguardo imbronciato stra cuteeeee. Lo adoro.

-Forza che poi facciamo qualche cosa di semplice-

Si  mette al lavoro e probabilmente essendo terrorizzato all'idea di fare di più domani riesce a finire l'esercizio dopo soli 3 minuti e quattro secondi. Va be. Gli abbono questa volta perchè quattro secondi li recupera in fretta.

-Seguimi ora- Fa per alzarsi da terra ma ricade con un leggero tonfo. Nel cadere lascia che la sua maglia, che chi sa quando la ha rimessa, gli si appiccica al petto. Ma allora lo fa apposta!! Mi vuole proprio morto eh...

-V-vieni- Gli allungo una mano e lui poggia delicatamente la sua sul mio palmo. E' piccolissima come mano. Quasi quella di un bambino.

-Adesso ti porto in un posto che ti piacerà tanto-

Ci incamminiamo in silenzio verso un corridoio scuro fin quando non ci ritroviamo davanti ad una porta nera. La apro lentamente e mi infilo nella stanza con lui dietro di me.

Rimane stupefatto. 

La sala prove era grande abbastanza da poter starci in dieci dentro. Da un lato c'erano un divanetto grigio in pelle.  Davanti delle scrivanie piene di computer e pc vari. Tablet sparsi per tutta la superfice. Alcuni sintetizzatori, di tutto. La stanza era anche quella molto scura, ricoperta di tessuti insonorizzanti, illuminata dalla semplice luce di una lampada sul soffitto. 

-O cazzo-

-Ehi Jimin!! Attento alle parole...- Mi guarda terrorizzato ed estasiato al tempo stesso.

-Ma... Io non ero mai entrato in una sala prove prima! E' bellissima!-

-Significa che questa sarà la tua prima volta e la renderò indimenticabile-

-Ahahaha, adesso mi baci, ahahah- Ma what?!

-Jimin e dimmi perchè ti dovrei baciare scusa??- Lui ride ancora... si molto divertente---

-Ahahah, è tutta la settimana che ci provi con me e ora hai detto che renderai questo momento indimenticabile e ho pensato a questo- Sta rincoglionito. Però se la prima cosa che pensa è questa significa che dentro di lui lo vuole. Sorrido.

-Non ti preoccupare. Intendedvo che ora non resterai solo a guardare ma canterai-

-Cos-? N-oo, non ne sono capace-

-Ma se vuoi diventare un idol devi cantare! E per di più davanti a milioni di persone se diventi bravo-

...

Mi guarda un po' accigliato e poi abbassa lo sguardo. Sembra un pulcino. Anzi un mochi!

-Dai, ti aiuto io. Vedrai che sei bravissimo-

-Hyung grazie- E' la prima volta che mi chiama così.

-Di niente Jimin. A me fa piacere aiutarti. Per ora siamo solo alle basi ma vedrai che se quest'estate migliorerai potresti lasciare la scuola per venire qui- Sorrido amaramente pensando che era quello che volevo anche io, ma quando ho fatto il periodo di prova non ho resistito perchè avevo paura. Come Jimin, con l'unica differenza che lui avrà un'appoggio. 

Sarò io. 

Lui potrà contare su di me.

Perchè per quanto voglia dire che per te provo solo attrazione fisica... Jimin... Forse mi sto innamorando.


UN POCO DI TENSIONE ALL'INIZIO E POI DIVENTA FLUFFY. MOLTO SOFT... INSOMMA QUESTA STORIA E' LA PIU' LUNGA PROBABILMENTE DELLA MIA CARRIERA E ANCHE SE E' PESSIMA (NON RIESCO A TENERE BENE IL PASSO CON I TEMPI E MI SEMBRA SCONNESSA! :(  ) MI FA PIACERE SAPERE CHE QUALCUNO LA STA SEGUENDO. I COMMENTI CHE SCRIVETE ANCHE SE NON RISPONDO LI LEGGO E MI FANNO MOLTO PIACERE!! 

SPERO UN GIORNO DI RIUSCIRE A SCRIVERE MEGLIO E MIGLIORARE COME JIMIN-AH

PER ORA UN SALUTOOO. NOTTEEE

ᴛʜᴇ ʟᴏᴄᴋᴇʀ ʀᴏᴏᴍ ʙᴏʏ- уσσимιиDove le storie prendono vita. Scoprilo ora