capitolo-23

53 9 0
                                    

Jimin's pov

-Jimin? Jimin? Ehi ci sei??-

Non capisco più nulla. Sento mio padre che mi sta parlando ma non lo ascolto. Non ce ne è bisogno. Davanti a me c'è quel ragazzo che è diventato un punto fisso nella mia mente. Quel ragazzo che con uno sguardo mi faceva sentire bene, ma allo stesso tempo triste, deluso. Non lo conoscevo, ma dentro di me sapere che quando eravamo nati eravamo stati affidati a due diverse classi sociali mi ha come distrutto. E mi incazzo per questo. Non vorrei provare tutte queste emozioni nei suoi confronti. Per quanto sappia che sensazioni si provano ad amare e ad essere amato non vorrei mai provarle nei suoi confronti. Non so perchè ma non è il mio tipo ne sono certo. Eppure è riuscito a scombussolare tutta la mia esistenza la prima volta che l'ho visto. Mi era sembrato un ragazzo così... Normale.

-Jimin ascolta tutto bene? Non è che stai male, vero?-

 Mio padre mi distoglie dai miei pensieri. Ora che ci ripenso vorrei vomitare. Io non sono innamorato di lui ne provo sensazioni. Insomma è un riccone che si fa i cazzi suoi ed io non posso andare contro la società per una cazzata. 

-Eccomi- Ma bravo Jimin... Così si fa.

-Hmm. Come stavo dicendo questo signore davanti a te è...-

-Min, lo so. Un piacere conoscerla signore. Non sa quanto la stimo-

-Oh, grazie ragazzo. Sono felice di sentirtelo dire-

-Eh eh, di niente, è solo la verirtà-

-Mi piaci. Tuo padre mi diceva che sei un'appassionato di ballo e canto... Lo sai che alla Min Corporation saresti accettato vero? Vediamo sugli schermi moltissimi ragazzi fare i loro primi debutti. Tu sicuramente riusciresti ad arrivare sulla punta delle classifiche lasciando tutti gli altri a bocca aperta!-

Mi sento così nervoso. Sento che il momento che tanto ho aspettato stia per arrivare. Per di più Min Junior mi guarda con una faccia... Il sopracciglio alzato come se avesse da ridire su ciò che suo padre sta affermando.

Madonna che ansia!

-La ringrazio, sincero, la ringrazio- Tiro un'occhiataccia al ragazzo che in tutta riposta distoglie lo sguardo e lo pianta sui nostri genitori.

-In effetti Jimin ti ho chiesto di venire quì con me proprio per questo... Vorrei farti fare le vacanze non in una solita spiaggia ma all-

-Non anticipi la sorpresa signor Park!! Tutto a tempo debito. Per ora suo figlio può fare un giro per l'azienda con Yoongi... Vi divertirete ragazzi andate su! Non fare l'asociale Yoongi-ah e comportati bene!!- 

Imbarazzo livello massimo. Complimenti!

-NON TI AZZZARDARE A DIRE UNA PAROLA. Noi due non ci conosciamo capito? Con gli estranei siamo solo due con non sanno nulla l'uno dell'altro- Non provo a ribattere.

Lo guardo mentre mi prende per un polso e mi trascina, letteralmente, verso l'ascensore. Benvunuto "panico da spazi stretti con un dio stronzo e bellissimo affianco".

Le porte si chiudono velocemente e lascio che Yoongi prema il bottone del ventesimo piano. Belli alti siamo, se volessi scappare non ci riuscirei senza ritrovarmi all'inferno.

-Perchè mi hai lasciato da solo quella volta?- Cavolo come è svelto. Subito al punto vuole arrivare.

-Non ho capito- Che stronzata.

-Oh, invece si che sai che cosa intendo ed ora mi spieghi- Mi sta ringhiando contro, sembra sinceramente arrabbiato. Senza alcun preavviso mi si avvicina. Un passo dopo l'altro riesce a schiacciarmi contro una parete. 

-Cazzo passa nella tua mente placcata d'oro?- Ahaha, non fa ridere. Mi ucciderà.

-Non ti permettere e rispondi-

-Ash. Be non è stata colpa mia. Io avevo tutto il diritto di andarmene, non eravamo andati assieme alla festa-

-Ma stavi con me no? Stavamo parlando? Perchè quando ti ho detto dove abito ti sei irrigidito? Cosa c'è?-

-Ehi, non puoi essere arrabbiato per questo. Comunque non sono affari tuoi- Semplicemente mi sono preso una sbandata per te ma non lo voglio ammettere e trovo la scusa della classe sociale e l'età per allontanarti perchè mi sentirei a pezzi se il mondo con tutti i suoi pregiudizi ci tagliasse le strade.

-Bugiardo. Ti avverto non ti farò fare nessun giro del posto. Adesso ti IMPRIGIONO finchè non mi dici la verità- Non può essere serio, no. Eppure il suo sguardo è così incavolato che non mi pare poi così tanto uno scherzo.

-Non puoi-

-Invece sì, perchè questa è casa mia. Perchè quando mi hai abbandonato mi sono ubriacato fino alla morte. Perchè mi sono sentito un'idiota ad aver lasciato i miei amici da soli per passare il tempo con un tale cretino. Perchè per tre fottutissimi mesi dovremmo lavorare assieme e io non starò dietro ad uno così presuntuoso. Perchè odio chi mi lascia con un drink in mano. Perchè passavo una bella serata finchè quando sei scappato non è diventata uno schifo... Vuoi che continui?-

-No, no ti prego- Ripasso a mente i mille motivi per cui morirò. Si offende facilmente probabile che non deve essere abituato ad essere abbandonato come un finocchio in una festa. Forse si credeva lui il leone della situazione ed è rimasto basito dalla mia uscita.

-ASPETTA COSA?!!? Lavorare assieme??-

ᴛʜᴇ ʟᴏᴄᴋᴇʀ ʀᴏᴏᴍ ʙᴏʏ- уσσимιиDove le storie prendono vita. Scoprilo ora