capitolo-4

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Yoongi's pov

Oggi sveglia presto, si lavora. Che palle. Sento qualcuno che bisbiglia dall'altra parte della porta della camera. Saranno Jin-ae e Minsuh che cercano di mettersi d'accordo su chi dovrà svegliarmi. Ma con tutte il rumore che fanno non c'è bisogno!

 Mi alzo di scatto, afferrò la maniglia e con un colpo secco spalanco la porta. 

-Se avete tanta paura di entrare potete dirlo, che intanto se fate così mi fate svegliare di malumore comunque!- Il mio tono non ammetteva repliche. 

Loro si guardano, abbassano la testa e con un piccolo inchino si scusano, cercando di convincermi che non avevano alcun timore a venire nella mia stanza e altre stronzate del genere.  Seriamente mi prendevano così per scemo? Alzo gli occhi al cielo e me ne vado, lasciandole sole con lo sguardo terrorizzato in volto. Tutti quì hanno paura di me e non sarò certo io a dire di smetterla. In fondo in questo modo mi portano il dovuto rispetto e questo mi fa sentire leggermente meglio, pensando a ciò che mi aspetta dopo...

Scendo nella sala da pranzo dove in teoria dovremmo mangiare io e mio padre. Lui però è sempre occupato a trattare i suoi affari e l'unico modo di vederlo è aiutarlo con il lavoro. Ecco cosa mi aspetta dopo. 

Guardo accigliato la tavola, quando un piccolo sorriso scappa dalle mie labbra. Oggi a colazione ci sono i biscotti alla cannella, alcune fette di pane tostato, uova, marmellata, burro ma la cosa che adoro in assoluto è la torta fatta in casa da mia nonna. Mi manda sempre un dolce buono, perché queste ragazze qua che ha assunto mio padre a cucinare non si devono nemmeno permettere! 

La torta della nonna però è così buona, non è troppo dolce e ha sempre un ripieno speciale, ogni volta diverso. L'impasto è leggermente rosa quindi credo proprio che ci abbia messo le fragole. Però non so, non sono sicuro. Mi dirigo curioso verso la tavola, prendo un coltello dal mio posto e taglio una fetta. E' morbidissima! Ehhh.... Non ci credo, non erano fragole ma fichi d'India. Non sono certo che mi piacerà, ma è comunque una ricetta della nonna, quindi la assaggio. Rimango a dir poco stupito quando scopro che quello potrebbe diventare il mio nuovo cibo preferito. Anzi no,  la carne rimane sempre il migliore!

Finalmente allegro finisco di mangiare, poi mi alzo e torno in camera mia. Il sole è sorto da un pezzo e dalla camera posso vedere tutti i palazzi di Seoul dipinti dei colori caldi del mattino. 

Vado in bagno e accendo il getto della doccia, aspetto che diventi caldo al punto giusto poi entro. La sensazione dell'acqua sulla pelle è fantastica, ma personalmente preferisco di gran lunga rimanere asciutto. Non so nemmeno io il perché, ma lo trovo molto più confortante. Ad interrompere il mio silenzio è la suoneria del telefono. Che cazzo. Mi devo sbrigare, questo è Ha Rin che chiama per chiedermi dove sto. Ma che ore sono!? Mi finisco di lavare in fretta e furia, ed esco dalla doccia. Vado all'armadio e scelgo una camicia bianca, giacca blu abbinata ai pantaloni. Cravatta e via. Esco e mi dirigo all'ascensore che si trova due piani sotto la mia camera.

Sono passate solo tre ore. Ed io sto ancora quì, con una faccia da scemo stampata in volto e un mucchio di scartoffie che mi aspettano. Anche se sono minorenne a me non importa, nessuno sa che dietro l'azienda ci sono anche io che aiuto con le carte e i calcoli. Niente di troppo pesante, abbiamo comunque molti ragazzi in servizio, ma volendo imparare il mestiere mi devo dare da fare. Guardo il mucchio di fogli davanti a me e all'improvviso mi appare l'immagine di un Yoongi vecchio che ancora lavora a questa scrivania. Brrr, che brutto. Devo distrarmi prima di diventare così. Devo vivere. Ho deciso, inviterò i miei amici a casa oggi e poi mi cercherò una fidanzata o fidanzato, a nessuno farebbe differenze, poi da quanto mi sono preso la cotta per Chin-Mae, un giovanissimo collega di papà. Oddio come lo ho chiamato??? Papà? Da quando... Non importa fatto sta che da quella stupida cotta o capito di essere bisessuale quindi... Ora Chin-Mae se ne è andato ed io non provo più niente, ma se vedessi un tipo come lui credo che dovrei provare. Insomma uno alto, forte, nero di capelli e occhi. Lo sguardo più seducente del mondo. E solo a immaginare uno così vorrei averlo. Il primo che avrò sotto gli occhi sarà mio. E nessuno mi resiste. 



TWO HOURS LATER

Non so nemmeno io come, ma sono arrivato all'ultimo foglio, HO FINITO DI LAVORARE!!

Devo andare a chiamare Nam e Hoseok, se no finisce che non se ne ricordano proprio dell'appuntamento.  Digito il numero di Hobi e aspetto.

"Coglione, cosa chiami a quest'ora indecente, sto dormendo!?" 

"Coglione sarai tu! Non fare lo scemo poi che sono le sei..."

"Appunto, io prima di venire da te, dormo un po', se no poi la notte non c'è la faccio, lo sai no?"

"Sì, ma oggi non faremo niente di che credo, solo parlare"

"Seeee, chi ti crede Yoon? Nessuno ecco, nessuno!"

"Ma smettila che è vero!"

"Invece no, e lo sai anche tu, ahahah"

Cerco di rispondere nel modo più pacato possibile "Cretino"

"Ti sforzi di non urlarmi contro, come con quelle ragazze là che lavorano a casa tua eh?"

"Forse. Ora smettila, vestiti e chiama Joonie"

Attacco prima di sentire cosa mi volesse dire, tanto già sapevo che stava per replicare e dato che non avrei cambiato idea in niente era solo una spreco di tempo. Mi alzai dalla scrivania e corsi in camera. Mi aspettava una bella serata.



ᴛʜᴇ ʟᴏᴄᴋᴇʀ ʀᴏᴏᴍ ʙᴏʏ- уσσимιиOù les histoires vivent. Découvrez maintenant