24- Panic

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《Forza, preparatevi per il pit-stop. Non dobbiamo sbagliare nulla》

La tensione si percepiva tagliente all'interno dell'intero box. Daniel si trovava secondo e il team decise di anticipare il team, con la speranza che Lewis non rimanesse fuori fino alla fine della gara. I meccanici si preparano con le gomme correndo al di fuori, pronti non appena l'Australiano si posizionò sulla piazzola: 2.3 il tempo finale. Ottimo.

《Il peggio è andato. Ora è tutto nelle mani di Daniel》 disse Josh. Ma nel suo tono di voce percepii il dispiacere di aver perso la prima posizione alla prima curva. Un pilota lucido non avrebbe fatto quel tipo di sbaglio ed evidentemente Daniel non era pronto per il titolo...

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"Lewis Hamilton vince il Gran Premio del Brasile dopo una difesa a dir poco strepitosa"

La delusione era palese. Fu un vero peccato non riuscire a portare a casa punti preziosi per la lotta al mondiale. Perfino Daniel, quando scese dall'auto, guardò tutti negli occhi chiedendo scusa ma in fondo sapevamo non fosse colpa sua. E' che contro quel Lewis Hamilton, non ci si poteva permettere nessun errore. Rincarata la dose e nel silenzio, il box si svuotò in attesa della ripartenza l'indomani. Fu un weekend davvero stressante dal punto di vista psicologico e tutti i membri del team ne risentirono parecchio. 

Nella caffetteria decisi di prendere un caffè così forte per riprendermi che alla fine neanche lo finii. Rebecca mi seguii poco dopo in ufficio, anche lei stanchissima da quella giornata.

《Un weekend infinito. Peccato sia finito così...》

《Dai, almeno è stato un secondo posto di tutto rispetto. Ci riprenderemo alla prossima. Per come si era messa... 》

《Parli così perché sei combattuta tra due fuochi? 》 la mia collega mi guardò maliziosa ma davvero non riuscivo a capire cosa intendesse

《Non mi guardare così. Da una parte hai Lewis e dall'altra Daniel. Sei davvero dispiaciuta per il suo secondo posto? 》

《Stupida, certo che lo sono. Per il team ovviamente. La mia amicizia con Lewis termina quando si corre e lui lo sa bene. Ovviamente gli auguro sempre il meglio 》

《Sophia, ho sentito una cosa... 》  la guardai per esortarla a continuare

《E' vero che hai presentato domanda di trasferimento? Cos'è, non ti trovi bene? 》 Non sapevo come la notizia fosse trapelata e addirittura circolata, solamente Christian ne era a conoscenza e... vabbè Lewis. Ma l'Inglese sapeva quanto fossi riservata.

《E' una domanda che presentai tempo fa, in realtà. Pensavo mi facesse bene cambiare aria e provare nuove esperienze... 》

《Esperienze del tipo? magari in un altro team? 》

《Non lo so, perché no? 》

《Ti prego, Sophia, dimmi che è stata solo un'idea e adesso sei ritornata su i tuoi passi 》

《Ti sembrerà strano ma adesso probabilmente sono anche più convinta. In ogni caso ancora non è deciso nulla. Christian mi ha detto di pensarci bene 》

《E sono d'accordo con lui. Ovviamente non posso costringerti, ma solo dirti che mi farebbe piacere tu rimanessi 》

《Grazie amica mia》

Ci abbracciammo per quello che sembrò un tempo interminabile. In qualche modo quella conversazione fece bene anche al nostro rapporto. 

Ma mi pentii per essermi aperta così tanto quando Rebecca aprì la porta per uscire trovando davanti un Daniel mai così confuso prima di allora che probabilmente aveva ascoltato tutto e ... mi salì il panico.



"My Wonderwall" | Daniel Ricciardo - 🇮🇹Where stories live. Discover now