Chapter 20

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***CORRETTO***

«Ti ricordi di me, puttana?»

Come avrei potuto dimenticarmi di lui? Lui era il ragazzo che mi aveva procurato le cicatrici, dopo avermi dato molteplici calci sul corpo mentre Mike stava lì a guardare

«Come.. Come hai fatto a trovarmi?»

Balbetto, mentre immagini di quella sera si ricostruiscono nella mia testa. Lui sorride sghembo

«Sono un amico di Styles, o almeno, pensa che io lo sia. Sai, io non gli ho detto niente di quella sera. Il fratello lo sa, dovevi vedere la sua faccia, mentre lo scopriva, per fortuna ho fatto si che stesse in silenzio. Harry tiene così tanto a te, pensa che io sia davvero uno dei suoi migliori amici, poverino. Mentre io raccoglievo informazioni per trovarti. Poi ho sentito che stavi nel dormitorio e che un giorno è passato nella stanza B45 e ti ho trovata oggi»

Sento le farfalle nella pancia quando dice che Harry tiene a me, ma allo stesso tempo mi spaventa

«Sai, voglio divertirmi un po'. Lui ha bisogno di capire che non può avere tutto sotto controllo, tutte le donne ai suoi piedi. Voglio essere la tua prima volta, voglio averti, devi essere mia. Mi piace l'idea di un Harry che non riesce a proteggere una ragazza. Se solo sapesse cosa ti ho fatto»

Proprio mentre si avvicina e mi tocca l'interno coscia inizio ad urlare

«AIUTO!!! AIUTO!!»

Nessuno mi sente, com'è possibile??

«Nessuno ti sentirà, c'è una festa alla tua scuola. Non c'è nessuno.»

Harry arriverà. Harry arriverà. Harry arriverà. Continuo a ripetere a me stessa, ma lui non arriva. Forse è in ritardo, ma proprio oggi? Proprio ora?
Proprio mentre cerca di togliermi il vestito con la forza mentre urlo e mi dimeno sento qualcuno urlare il mio nome, James. Grazie a dio.
Finalmente entra tirando da dietro la maglietta della persona che mi ha rovinato la vita procurandomi varie cicatrici buttandolo contro l'armadio per sbattergli un pugno in faccia per poi sbatterlo successivamente fuori dalla porta sbottando un "vattene a fanculo, depravato stronzo"

«Mel, ti ha fatto qualcosa?»

Scuoto leggermente la testa

«James, Harry pensa sia un suo amico, è pericoloso quel tipo»

Annuisce concordando

«Harry deve sapere»

«No, James. Non voglio che sappia della mia storia, non sono pronta»

«Ma..»

«Ti prego, non ora. Dovrei uscire con lui stasera e non mi va di farglielo sapere oggi. Io glielo dirò al momento giusto, ora vai. Harry dovrebbe arrivare a momenti e vorrei passare una serata tranquilla.»

La sua espressione si incupisce un po' ma poi sorride e va via dandomi un baci sulla guancia ed io lo ringrazio per avermi salvata

***

È passata mezz'ora ed Harry è in ritardo, mi sto leggermente stufando. Io odio il ritardo, lui ha superato di ben 1 ora l'ora di incontro. Prendo il telefono per chiamarlo, ma poi ricordo di non avere il suo numero, diavolo.
Poco dopo sento bussare la porta ed Harry entra con i capelli sciolti sotto mio consiglio, una camicia con una fantasia bianca e nera, i suoi sempre uguali jeans neri stetti ed infine degli stivaletti mai visti, erano marroncino chiaro e detto sinceramente erano davvero orribili, infatti farò finta di non averli visti.
Appena mi vede, il suo sorriso si illumina, mi sono anche lisciata i capelli quindi i miei capelli sembrano molto più lunghi.

«Sei bellissima» mi squadra dalla testa ai piedi

«Come ti devo salutare? Io.. Non ho mai avuto un appuntamento e non so come salutarti»

Io ho bisogno del suo corpo contro il mio, ho bisogno del fuoco, ho bisogno del calore che sento quando mi bacia, ho bisogno di lui.

Nonostante la mia voglia di baciarlo, mi avvicino e l'abbraccio. Lui passa una mano tra i miei capelli per poi fermarsi sui miei fianchi che tiene con tutte e due le mani mentre io appoggio la testa sul suo petto essendo troppo alto. Quando si accorge che non gli arrivo nemmeno al collo pur avendo i tacchi mi solleva poggiandomi in piedi sullo sgabello vicino il comodino per farmi arrivare al collo così da potere infilare la testa nell'incavo di esso.

«Così sei quasi della mia altezza se metti i tacchi»

Ridacchia ed io gli faccio una linguaccia. Rimetto la testa dov'era prima lasciandogli leggeri baci e assaporandomi il suo profumo a me ormai familiare.

«Mel, baciami. Ti prego»

AFTER STORM. {h.s} #Wattys2017Where stories live. Discover now