Chapter 46

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Tra poco dovrebbe passare Harry a prendermi per la festa di James, devo dire che sono molto agitata, Erah dopo aver finito di fare shopping di conseguenza aver preso il regalo a James e mangiare qui a casa con me e Lou è andata prima alla festa con lui che ovviamente prima mi ha scelto un bel vestito.
Stavolta l'ho comprato proprio io, oggi. È un vestito bianco semplice stretto sul petto a maniche lunghe e largo in vita, leggero, ho messo delle scarpe semplici di Macy's nere con il tacco e ho raccolto i capelli in una perfetta coda riccioluta, infine ho messo del mascara per evidenziare di più le mie ciglia nere già lunghe.

Finalmente mi arriva un messaggio di Harry dove dice di uscire e esco fuori chiudendo a chiave la porta, e sì Louis mi ha dato un'altra copia di chiavi di casa sua per me, ma tanto mi sistemerò presto in un appartamento mio.

Harry è bellissimo, ma semplice. Indossa una camicia bianca di flanella leggera e ovviamente i suoi amati jeans neri accompagnati dai suoi orribili stivaletti marroni e quasi faccio una smorfia nel vederli di nuovo.

«Madame, entri pure» mi dice in modo divertito mentre mi apre la portiera e io ridacchio

In auto la maggior parte del tragitto lo passiamo abbastanza in silenzio ascoltando la musica che passa in radio e ogni tanto Harry tamburella le dita sul volante a ritmo della canzone

«Sei incantevole stasera» si complimenta mentre sorrido di ricambio e sento borbottare qualcosa da lui

«Eh?» gli chiedo

«Dico che sei incantevole stasera» ripete pensando mi riferissi al fatto che non avessi capito quello, ma io non avevo capito cosa aveva borbottato

«Quello l'ho sentito, intendevo la cosa che hai borbottato dopo» ridacchio

«Non è importante» dice in modo piuttosto scortese

«Simpatico» mormoro sottovoce

«Scendi dalla macchina» comanda

Come? Che sta dicendo? È pazzo?

«Ho detto scendi» ripete ancora più duramente

«Cosa? Perché?» chiedo non capendo

«Fallo e basta» sospira

«Non vorrai lasciarmi qui?» chiedo entrando nel panico

«No, ora scendi e basta» conclude prima che finalmente scendo ancora titubante.

Quando scendo, immediatamente lui fa lo stesso e viene dal mio lato. Appena mi raggiunge non perde tempo nello sbattermi contro la portiera della macchina e mi fissa insistentemente le labbra

«Sto impazzendo, devo baciarti. Me lo lasci fare?» tutto ciò mi ha sorpresa, ma sono sollevata che non mi abbia lasciata qui o qualche altra cosa

Nonostante sia sbagliato farmi baciare così presto le sue labbra sono ancora più belle dell'ultima volta e stanno praticamente chiamando il mio nome ripetutamente stanno pregando alle mie labbra di farle rincontrare e mi ritrovo a chiedere se hanno il solito sapore di menta che tanto adoravo, così annuisco gentilmente

Senza aspettare troppo fa scontrare le nostre labbra in un bacio avido e passionale. Un bacio di quelli che non scordi mai, un bacio unico, il suo.

Se per un suo bacio fossi costretta ad andare all'inferno, ci andrei perché potrei vantarmi con i diavoli di aver visto il paradiso senza mai entrarci.

Quando stacca per un momento il bacio mi guarda negli occhi, o meglio, scava nei miei occhi, solo lui riesce a scovare me stessa guardandomi negli occhi.
Uno sguardo, il nostro, vale più di mille parole.

AFTER STORM. {h.s} #Wattys2017Where stories live. Discover now