Capitolo 4

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Seth

Passai a prendere Sam alle 16:00 in punto. Era bellissima come sempre anche se, quel top corto, mi faceva ingelosire parecchio. Non volevo che qualcuno la guardasse, che pensasse a lei in quel modo e che la desiderasse.
Salimmo in macchina e, appena partiti, si addormentò. Amavo vederla dormire; il modo in cui schiudeva leggermente quelle labbra rosee, il modo in cui i lunghi capelli coprivano leggermente il suo candido viso, le smorfie che faceva mentre sognava. La mia piccola Sam era perfetta in tutto e per tutto. Mi diressi verso nord; avevo letto il suo diario segreto di quando aveva 16 anni: desiderava tanto andare ad un luna park.
Appena arrivammo, verso le 19:00, la svegliai dolcemente. Aprì gli occhi e rimase a bocca aperta.
-"O mio dio Seth! É quello che penso io?" chiese con entusiasmo.
-"Si piccola. É un luna park" risposi con il sorriso più dolce del mio repertorio. Adoravo la Sam bambina.
-"Come facevi a saperlo? Come facevi a sapere che avrei tanto voluto venire qui?" chiese con aria interrogativa.
-"L'ho immaginato" risposi. Non volevo si arrabbiasse per aver violato la sua privacy. Volevo conoscere tutto della mia amata Sam. Avevo scoperto la passione per i cavalli, per lo spazio, per i film d'azione e ovviamente, quella per la lettura. Era piena di desideri ed io volevo realizzarli tutto.
Rimase a lungo a bocca aperta a fissare l'entrata, finché non le dissi
-"Allora, entriamo?".
Annuì e, una volta entrati, sembrava di guardare una bambina dentro un negozio di caramelle.

Andammo nella casa degli specchi dove, ad ogni strana forma che assumevamo, ci facevamo foto e ridevamo come pazzi.
Poi andammo al tiro a segno
-"Amore guarda che bello quel coniglio gigante!" disse.
-"Lo vuoi?" chiesi con tono dolce.
-"Si ma...io non ho una buona mira" rispose incupendosi in volto.
-"Ci penso io amore" mi affrettati a dirle.
Impugnai il fucile, lo caricai, presi bene la mira e feci fuori tutti i bersagli.
-" Bene ragazzo, quale premio vuole?" chiese il signore dello stand.
-"Il coniglio, grazie" risposi.
Quando lo diedi a Sam, iniziò a saltellare e la vidi felice come non mai.
Gli occhi le brillavano come non mai. Quegli occhi che mi segnarono fin dalla prima volta che li incrociai. Quel giorno, la vidi che mi guardava con occhi un pó obliqui, occhi fermi, trasparenti, grandi dentro. Io non lo seppi all'ora , non lo seppi l'indomani, ma ero già cosa sua. E da quel momento, ogni istante passato lontano da lei, fu come una pugnalata dritta al cuore.

Salimmo sulle montagne russe e, sentirla urlare, mi dava un buon motivo per stringerla forte a me. Quando scendemmo , recuoerammo il grosso coniglio lasciato all'ingresso e ci dirigemmo verso un chiosco.
-"Cosa vuoi da mangiare Sam?" chiesi.
-"Un hot dog con tanto ketchup , patatine fritte ,anch'esse con tanto ketchup e del the freddo al limone" rispose mostrando il suo sorriso più bello. Era felice e di questo ne ero sicuro. Annuii e mi diressi a prendere il cibo. Presi le sue stesse cose in modo che, se ne avesse voluto ancora, avrebbe potuto mangiare da me. Finimmo di cenare e, visto che oramai si erano fatte le 21:30 , mi sembrò opportuno andare in hotel.
-"Sam, andiamo?" chiesi. Vidi che non mi stava ascoltando e che fissava un punto di fronte a se.
-"Andiamo sulla ruota panoramica?" chiese per poi tirarmi per un braccio, senza ascoltare la mia risposta.
Risi a quel comportamento un pó infantile e l'accompagnai. Salimmo sulla ruota panoramica e, mentre saliva, Sam disse
-"Seth è tutto così perfetto. Io, te. Noi. Non potrei desiderare di più. È il giorno più bello della mia vita. Ti amo". Sentimmo degli scoppiettii e vedemmo il cielo colorarsi di mille colori. I fuochi d'artificio riempivano i nostri occhi e, incrociandoli, ci scambiammo un lungo e tenero bacio.

Una volta tornati in macchina, mi diressi verso l'Hotel è, con grande stupore, Sam ne rimase affascinata. Immerso nel verde, aveva stanze essenziali. Pareti bianche, un piccolo bagno con piastrelle che sfumavano dal turchese al blu mare dove una vasca ne faceva da padrona, un armadio celeste e un enorme letto king size vicino la finestra. Due comodini celesti come l'armadio e stop.
Sam poggiò il peluche nell'armadio , si girò verso me e chiese sgranando gli occhi
-"Seth! Ma io non ho il cambio!".
Scoppiai a ridere guardando la sua espressione quasi terrorizzata.
-"Ho pensato a tutto io Sam, non preoccuparti. La tua roba è in valigia e, se non ti piace, ne andiamo a comprare di nuova". Il sorriso le irruppe sul viso, mi saltò al collo e disse
-"Grazie Seth! Non potevo chiedere un ragazzo migliore" e poi mi baciò, prima con dolcezza, poi con foga e passione.
-"Bambolina, è meglio se ti sposti. Non vorrei buttarti sul letto e farti male" dissi con i nervi tesi e l'eccitazione che saliva.
-"Io voglio che tu mi faccia male, Seth".

Sam

Appena arrivai dinanzi il l'entrata del luna park, corsi immediatamente nella casa degli specchi. Ero curiosa di sapere quante forme potessero dare al mio corpo. Ci divertimmo parecchio e ci scattammo moltissime foto.
Passammo dinanzi un tiro al bersaglio e, vedendo quel grosso coniglio bianco, mi tornò in mente Coco: un coniglietto di pezza che, durante il trasloco, si era perso. I miei occhi si illuminarono e capii all'istante che doveva essere mio. Io non avevo molta mira ma, per fortuna, Seth era bravissimo con il fucile; mi fece quasi paura la sua precisione nel colpire i bersagli. Appena ebbi tra le mani il mio nuovo Coco , mi sentii protetta.
Successivamente salimmo sulle montagne russe e, anche se non ne avevo paura, mi misi ad urlare solo per farmi abbracciare da Seth; era il posto migliore del mondo.
Quando ci avviammo all'uscita, presi Seth per un braccio e lo obbligai a salire sulla ruota panoramica: non sembrava entusiasta ma ero sicura che l'avesse fatto per me. Sapevo che aveva letto il mio diari segreto visto che la foto di me e Coco era spostata e, il fatto che lui volesse solo rendermi felice, non poteva far altro che riempirmi il cuore di gioia. Avrei tanto voluto ricambiare, e sapevo già come fare. Una volta in cima , vedemmo i fuochi d'artificio: fu il momento perfetto per un tenero bacio. Finito il giro, andammo in hotel e, con mia sorpresa, Seth aveva provveduto a tutto. Ora toccava alla mia sorpresa. Gli saltai al collo e lo baciai con desiderio: non volevo che fosse come le altre volte, volevo che andasse oltre.
-" Bambolina, è meglio se ti sposti. Non vorrei buttarti sul letto e farti male" disse con i nervi tesi e l'eccitazione che saliva.
-"Io voglio che tu mi faccia male, Seth" risposi.
Vidi il sangue pulsare dalla vena sul collo, i suoi occhi diventarono assenti , sopraffatti dall'eccitazione. Non lo avevo mai visto così e, sinceramente, iniziavo ad averne paura.

Amoriiiiii ecco un nuovo capitolino!!!! Se riesco ne pubblico un altro questa sera!!!! Vi adoro e grazie grazie grazie per il sostegno!!!!

---> passate a leggere "una storia senza fine" di anda-nico
&
"La nostra stella" di crazyforlove00

Un errore da rifare -Trilogia, libro 2-Where stories live. Discover now