Capitolo 15

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Seth

Era tutto così irreale. La mia Sam sempre preoccupata, mi aveva preso per mano e mi stava trascinando via da li. Questa volta non l'avrei lasciata scappare per nulla al mondo.
Uscimmo dalla baita e vedemmo Charlotte e William salutarci dalla seggiovia. Guardai Sam e le chiesi
-"Sicura di volerlo fare? Non si torna più indietro".
-"Non sono mai stata così sicura. Andiamo" rispose.
Andammo verso la funivia che ci avrebbe riportato alle nostre auto e, quando sentimmo Will e Char chiamarci, iniziammo a correre. Timbrammo il biglietto e salimmo in tempo sopra di essa; un secondo dopo si chiuse e scoppiammo a ridere come due matti, stando piegati con le mani sulle ginocchia per la fatica della corsa. Sam mi cinse il collo con le sue esili braccia ed io , con le mie braccia possenti, le cinsi la vita stretta.
Poggiò la sua fronte sul mio petto e disse
-"Siamo due pazzi" disse continuando a ridere.
-"E amo esserlo con te" aggiunsi io.
Alzò la testa per guardarmi negli occhi e disse
-"Mi sei mancato da morire. Non lasciarmi mai più, ti prego".
-"Non succederà, promesso" dissi per poi posarle una mano sul suo dolce viso, contemplarlo un pó ed infine la baciai.
Ebbi un sussulto al cuore, niente poteva rendermi più felice di così.
Arrivammo giù e presi le chiavi della macchina dal giaccone, la aprii e montammo. Misi in moto e, senza sapere dove andare, mi diressi in autostrada.
-"Amore, i vestiti" disse Sam.
Dio quanto mi era mancato sentirglielo dire.
-"Non preoccuparti piccola mia. Ne compreremo di nuovi. Voglio solo andare via da qui, da tutto e da tutti" dissi.
Misi la quinta e le presi la mano. Non volevo più lasciarla nemmeno per un secondo; ero stato lontano da lei per troppo tempo ed era ora di recuperare.

Ci fermammo in una stazione di servizio e facemmo rifornimento. Acqua, the al limone, panini, tramezzini, patatine, biscotti, salviette umidificate, spazzolini, dentifricio e qualche vestito. Non so quanto sarebbe durato, ma sapevo che non sarei tornato presto a casa.
Pochi chilometri dopo, vidi una stradina sterrata che conduceva in un bosco. Mi addentrai e, guidando per un pó, dinanzi a noi si presentò un panorama mozzafiato: una piazzola contornata da pini con sfondo le montagne innevate.
Parcheggiai, scendemmo, aprimmo l'ampio bagagliaio del mio BMW X6 , sbragai i sedili in avanti in modo da ricavare più spazio possibile e tirai fuori due cuscini che Charlotte aveva portato durante il viaggio, assieme a due coperte. Andai in cerca di legna mentre Sam costruiva un piccolo cerchio di sassi per non far stare a contatto il legno con la neve.
Tornai dopo circa 15 minuti con qualche legnetto asciutto, lo misi nel cerchio e accesi il fuoco con dei fiammiferi e molta, molta, molta carta di giornale.
Sam prese una delle coperte e la poggiò per terra; prese i panini, li scaldò sul fuoco e me ne passò uno. Cenammo abbracciati , senza staccarci mai, tra un bacio e l'altro.
-"Buonissimo questo panino" disse lei.
-"Sei più buona tu" risposi con l'ultimo boccone ancora in bocca.
-"Mmm vuoi assaggiarmi?" disse con voce sexy.
-"Mi sta provocando signorina?" chiesi.
-"Forse" rispose mordendosi il labbro.
Deglutii e mi avventai su quelle labbra rosee: le morsi il labbro inferiore , come non facevo da tempo. Lei si girò verso me, si mise in braccio e, passando le mani tra i miei capelli, mi morse il labbro superiore; eravamo incastrati alla perfezione, come due pezzi di puzzle.
Iniziò a muovere il bacino sopra di me mentre, con la lingua, giocava col mio lobo.
-"Ho voglia di te , Seth" disse con fare bisognoso, bramoso.
-"Dio Sam, non provocarmi" risposi.
Si staccò bruscamente, fissandomi spaesata dalla mia risposta.
-"Non mi vuoi?" chiese.
-"Si che ti voglio. Ti ho sempre voluta" risposi.
-"Farmelo vedere allora" disse, per poi avventarsi nuovamente sulle mie labbra e muovendosi avanti e indietro sul mio bacino.

Sam

Sembrava un sogno: io, Seth, il paesaggio. Avevo bisogno di lui come non mai. Avevo bisogno di far l'amore con lui per capire che tutto questo era realtà.
Lo provocai e, le mie provocazioni, vennero ripagate. Sentii la sua erezione crescere sotto di me ; gli tolsi velocemente la felpa e lui fece lo stesso con me. Poi mi prese in braccio, mi sollevò e mi fece sedere sulla soglia del bagagliaio. Mi sfilò i pantaloni mentre io sbottonai i suoi, lasciandoli cadere a terra. Si scostò, andò verso lo sportello della macchina ed io lo seguii. Il freddo si faceva sentire ed io iniziai a tremare. Vidi una bustina nera incastrata tra i suoi denti: era un preservativo.
Glielo tolsi e dissi
-"Ti prego amore, non metterlo. Voglio sentirti completamente".
A quella richiesta vidi i suoi occhi assentarsi: il Seth selvaggio stava per prendere possesso di lui. Non feci in tempo a pensarlo che mi prese in braccio e, baciandomi con foga, mi poggiò sul cofano alto della macchina. Il contatto tra il metallo e la mia pelle, mi fece rabbrividire.
La sua bocca martoriava il mio seno e, senza avvisare, s'inoltrò dentro me. Le sue mani tenevano ben saldi i miei fianchi che, ad ogni affondo , cercavano invano di indietreggiare: non era mai stato così intenso. Mi aggrappai alle sue spalle, infilzando le unghie nella carne. Gemetti come non mai e lui, ad ogni gemito più forte, dava stoccate più decise. Il ritmo era decisamente veloce, pensai che alla fine mi avrebbe rotto il bacino ma non riuscivo a non volerne sempre di più.
-"Vieni Sam, voglio sentirti urlare di piacere" disse aumentando ancor di più il ritmo. Qualche colpo più tardi , urlai con tutto il fiato che avevo in corpo e, togliendosi da dentro me, Seth vení sul mio ventre.
-"Scusa amore" disse dandomi un bacio sulla fronte.
-"Non devi scusarti amore, mi è piaciuto vederti venire" risposi.
-"Non mi dire così o non ti do tregua stanotte" disse malizioso.
-"Allora non farlo" risposi, stando al suo gioco.
Fu così che mi sollevò, mi portò nel bagagliaio, prese la coperta che stava a terra e, mettendosi sopra a me, ci coprì entrambi e finimmo per fare l'amore tutta la notte.
Quando fummo completamente esausti, guardammo l'orologio: erano le 5:47 del mattino.
-"Piccola, abbiamo fatto l'amore per più di sette ore. Ora credo che basti per almeno una settimana" disse ridendo.
Feci la faccia offesa e gli dissi
-"Sono sicura che tra un'ora ne vorrai ancora".
-"Se vuoi sono pronto anche ora" disse posizionandosi su di me.
Scoppiai a ridere e dissi
-"È ora di dormire e poi non ho nemmeno più la forza di baciarti. Mi fa male il bacino e le gambe. Questa volta passo". Si mise a ridere anche lui, scese da sopra di me , mi abbracciò e disse
-"Buona notte rammollita. A tra poco. Ti amo" e mi baciò sulla nuca, per poi chiudere gli occhi.
-"Buona notte stallone. A tra poco. Ti amo" risposi lasciandogli un bacio sul petto. E fu così che ci addormentammo, guardando l'alba che illuminava le montagne innevate, da un bagagliaio.

Mi svegliai e mi trovai da sola. Di fianco a me c'era un bigliettino. Fui pervasa dall'ansia, l'angoscia e agitazione. L'ultima volta che Seth mi aveva lasciato un biglietto di fianco, era per dirmi addio. Presi coraggio, afferrai il biglietto ed iniziai a leggerlo.

Spazio autrice: un altro capitolooooooo sono riuscita a pubblicarne un altro :D che ne pensate? Siete felici che Seth e Sam siano scappati insieme? Fatemi sapere il vostro parere nei commenti :D a prestoooo

--->passate a leggere "una storia senza fine" di anda-nico
&
"La nostra stella" di crazyforlove00<---
In più partecipate al concorso creato da samgy22 dove io sarò uno dei giudici!!! :D

Un errore da rifare -Trilogia, libro 2-Onde histórias criam vida. Descubra agora