Capitolo 14

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Sam

Mi avvicinai alle sue labbra. Erano un richiamo per le mie e non riuscivo a non rispondere.
Sapevo che era sbagliato, sapevo che avrei ferito me, Seth, William e Charlotte, ma non riuscivo a stargli lontano. Da una parte desideravo che Seth mi fermasse, dall'altro speravo che mi prendesse e mi portasse via da qui.
A pochi millimetri dalle sue labbra dissi
-"Fermami Seth, ti prego".
A quelle parole scattò, prese il mio viso tra le mani, mi attaccó al muro rigirandosi e fece aderire il mio corpo col suo.
Iniziavo a sentire caldo nonostante nevicasse, nonostante l'aria pungente; mi faceva quell'effetto ogni volta che lo avevo vicino.
Mi fissò negli occhi e disse
-"Non posso".
Poco prima di unire le nostre labbra, sentimmo la porta aprirsi e ci staccammo subito.
Era Charlotte.
-"Cosa ci fate qui?" chiese insospettita.
-"Ci siamo fumati una sigaretta e stavamo rientrando" rispose prontamente Seth. Rientrammo in casa ed ognuno andò nelle sue stanze.
Entrai in camera mia e trovai William seduto sul letto a petto nudo.
-"Vieni qui piccola" disse, afferrandomi le natiche e tirandomi a se.
Alzò il maglioncino ed iniziò a baciarmi il ventre: so cosa voleva ma io non volevo darglielo.
-"No William, non mi va" dissi.
Vidi la delusione sul suo volto.
-"Okay, non fa niente Sam" disse. Alzò le coperte e mi fece cenno di mettermi a letto.
-"Mi faccio velocemente una doccia e vengo" dissi.
Entrai in bagno, chiusi a chiave la porta, aprii l'acqua, mi spogliai ed entrai in doccia.
Ripensando a quel bacio mancato, alle farfalle nello stomaco e al mio cuore palpitante, scoppia a piangere. Dio quanto lo desideravo, eppure, stavo per sposare un altro uomo.
Uscii dalla doccia, mi asciugai, raccolsi i capelli e indossai un pigiama di pile per essere il meno desiderabile possibile e tornai in stanza da William. Mi stesi , gli diedi la buona notte e mi addormentai con mille pensieri in testa.

Seth

Entrai in camera e mi spogliai. Rimasi in box dinanzi il letto, con Char che mi fissava. Si mise a quattro zampe sul letto e gattonò verso me con sguardo sexy.
-"Stasera non ho voglia Char" dissi prima che potesse dire o far qualcosa. Mi guardò sbalordita a quella mia affermazione.
-"Ma come? Tu hai sempre voglia" disse.
-"Non ora. Sono stanco" dissi spostandola dal mio posto e stendendomi sotto le coperte.
Lei fece lo stesso e poi chiese
-"C'entra Sam?".
Ovviamente non potevo dirle la verità. Non potevo dirle che, da quando l'ho conosciuta, ho sempre e solo voluto fare l'amore con lei. Non potevo dirle che ogni volta che lo avevamo fatto avevo immaginato Sam al suo posto. Non potevo dirle che , ora che avevo rivisto Sam, avevo capito che era inutile far sesso con lei, perché non era la stessa cosa. Quindi mi limitai a rispondere
-"No, sono solo stanco".
Mi girai di spalle e rimasi sveglio ancora un pó. Fortunatamente non provenivano rumori dal piano di sopra quindi potevo dedurre che stessero solo dormendo.
Da una parte ero sollevato, ma dall'altra ero infastidito perché non mi andava giù che altre braccia non mie, stringessero quel corpicino minuto.
Ero pazzo di gelosia, ero pazzo di lei.
Dopo una mezz'ora buona mi addormentai.

Mi svegliai a causa di alcuni rumori provenire dalla cucina.
Andai a vedere e vidi Charlotte parlare con William e Sam. La colazione era pronta in tavola e mi sedetti a fianco a Char.
-"Buongiorno a tutti" salutai.
-"Cosa vuoi tesoro?" chiese lei.
-"Succo di frutta grazie" risposi.
Mi versò del succo ed incrociai gli occhi di Sam: guardavano me. Solo me.
Finimmo di far colazione e andammo a prepararci: ci aspettava una giornata sulla neve.

Sam

Appena vidi Seth entrare dalla porta della cucina, rimasi senza fiato. Era così bello appena sveglio con i capelli ancora arruffati. Mi diede fastidio sentire Char chiamarlo tesoro ma, subito dopo, il fastidio scomparve: lui guardò me e tutto attorno si annullò.
Finimmo di fare colazione e, mentre gli altri si andarono a preparare per andare sulla neve, io rimasi in cucina per sistemare.
Sentii la porta aprirsi ed era Char.
-"Ti serve una mano cuginetta?" chiese lei.
-"No grazie, ho finito" dissi freddamente.
-"Cosa c'è?" chiese.
-"Nulla, tranquilla" risposi.
-"Prima ho visto come vi guardavate tu e Seth. C'è ancora qualcosa tra di voi?" chiese.
Rimasi spiazzata da quella domanda ma dovevo mentire.
-"No Char, è tutto finito. Siamo solo amici" dissi sfoderando un sorriso falso.
Lei annuí ed io mi andai a vestire.

Eravamo tutti pronti e salimmo nelle rispettive macchine. Accesi la radio e, sento in sottofondo quella canzone, alzai subito il volume.

"Love me like you do,
Lo lo love me like you do.
Love me like you do,
Lo lo love me like you do.
Touch me like you do,
To to touch me like you do.
What are you waiting for?"

Era la canzone di quando Seth mi aveva confessato il suo amore.
Una fitta al cuore, il petto dolorante e una lacrima ribelle che solcò il mio viso.
-"Tutto bene piccola?" chiese William.
-"Si. Mi è entrata una ciglia nell'occhio, tranquillo" dissi sorridendo. Ero diventata una brava attrice ultimamente.

Arrivammo, parcheggiammo e andammo verso la funivia.
Pagammo il biglietto ed entrammo nella piccola scatola che ci avrebbe portato in cima la montagna. Eravamo compressi li dentro. Eravamo messi tutti e quattro in cerchio: io ero incastrata tra William e Seth e, ad ogni doldolio, il suo corpo si avvicinava al mio, facendomi inalare il suo dolce profumo.
Arrivati in cima trovammo una baita dove affittammo degli slittini. Char propose di farci un paio di discese ed io accettai volentieri. Tornati su facemmo un pupazzo di neve e , tra un ammasso e l'altro, iniziò una vera e propria battaglia di palle di neve.
-"Andiamo giù con la funivia?" chiese William.
-"Si! Andiamo!" rispose Char.
-"Io ho paura" risposi.
Si notava la delusione sul loro volto quindi mi affrettai a dire
-"Tranquilli, andate pure. Io rimango qui".
-"Io resto con lei, non ho voglia di scendere" disse Seth.
William e Char si guardarono ed annuirono.
-"Ci vediamo tra poco" dissero in coro.
Li vedemmo salire sulla seggiovia e sparire in lontananza.
-"Non dovevi rimanere se non volevi" dissi a Seth.
-"Ho sempre voglia di star con te , lo sai" rispose.
Sorrisi come una bambina a quella risposta.
-" Andiamo alla baita. Ti offro una cioccolata calda" disse Seth.
Io mi limitai ad annuire.

Il locale era vuoto , se non per la cameriera settantenne e il barista suo marito.
-"Cosa prendete ragazzi?" chiese con gentilezza l'anziana signora.
-"Due cioccolate calde, grazie" rispose Seth.
Annuí e si allontanò con l'ordine, andando verso il bancone.
Non spiccicammo una parola finché non arrivò nuovamente la signora con le nostre cioccolate.
-"Ecco a voi ragazzi. Se mi permettete, vorrei dirvi che siete proprio una bella coppia, si vede che vi amate da come Vi guardate. Sembrate me e mio marito quarant'anni fa" disse allontanandosi.
-"Anche gli altri lo vedono" disse Seth.
-"Ti prego, non iniziare" risposi.
-"Dico solo la verità" disse.
Non risposi e sorseggiai la cioccolata.
Seth si alzò e si posizionò nella sedia al mio fianco.
-"Cosa c'è?" chiesi.
-"Voglio finire ciò che è stato interrotto ieri sera Sam" disse avvicinandosi alle mie labbra e baciandole. Quel bacio che sapeva di cioccolata calda, di amore, passione; sapeva di Seth, di Sam, di noi.
-"Vieni via con me" disse staccandosi dalle mie labbra.
-"Dove?" chiesi.
-"Ovunque. Io, te , noi e basta".
Aspettavo solo quelle parole, non desideravo altro.
Mi alzai dalla sedia, lo presi per mano e mi avviai alla porta. Ero decisa a scappare via con lui.

Spazio autrice: nuovo capitolo!!! Spero tanto che Vi piaccia <3 a presto!!!

Un errore da rifare -Trilogia, libro 2-Where stories live. Discover now