Capitolo 24

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Sam


-"Cosa cazzo state facendo?" urlai. Oramai ero uscita allo scoperto, non potevo tirarmi indietro.

-"Sam?" chiese William, bianco in volto.

-"Dimmi cosa cazzo stavate facendo!" urlai nuovamente.

-"Niente piccola, non è come credi" rispose William, mentre si avvicinava a me. Provò a prendermi per le braccia ma lo spinsi via.

-"Non prendermi per il culo! Non sono stupida!". Lacrime rigavano il mio volto, mentre Seth mi guardava impietrito.

-"Volevamo prendere qualcosa per festeggiare" disse Seth.

-"Zitto!" gli urlò William.

-"No Will, Sam deve sapere la verità, non possiamo più nascondere chi eravamo" rispose Seth.

Di cosa stava parlando? Cosa mi aveva nascosto?

-"Vorrei essere informata anche io, grazie" disse Char, spuntando da dietro il muro.

-"No Seth, non lo fare" lo supplicò Will.

Seth lo fulminò con lo sguardo, chiuse gli occhi, fece un respiro profondo e disse

-"Prima di conoscervi noi ci divertivamo così. Organizzavamo serate tra droga, alcool e ragazze. Casa di Will era un via vai di puttane drogate e noi passavamo serate ma anche giornate così. Eravamo stupidi, c'importava solo della bella vita. Cocaina, erba e alcool per sballarci e ragazze per soddisfarci" si avvicinò a me e , prendendomi le mani continuò

-"Poi ho incontrato te e tutto questo , all'improvviso, ho capito che mi faceva solo del male. Non era soddisfacente quanto guardare una buffa e sexy ragazza leggere sul davanzale della finestra. Non era appagante come toglierle il fiato con un semplice sussurro all'orecchio. Nessuno sballo era paragonabile a quello che provavo quando le stavo vicino. Niente mi sballava come lei. Lei era diventata la mia droga preferita, quella di cui non potevo davvero farne più a meno. Grazie a te ho smesso, grazie a te ne sono uscito anzi, ne siamo usciti".

Le lacrime di fecero più fitte e scorrevoli, il fiato corto e il cuore accellerato. La pelle d'oca che mi ricopriva dalla testa ai piedi e un odio profondo per entrambi. Abbassai lo sguardo, mi liberai dalle mani di Seth e dissi

-"Mi fate schifo" e, senza guardarli in faccia, mi voltai e corsi via.

Non ero arrabbiata con loro per ciò che avevano fatto in passato ma ero furiosa sia perchè me lo avevano nascosto, sia perchè volevano rifarlo.

-"Sam! Aspettami!" gridò Char. Mi raggiunse , salimmo in auto e tornammo a casa. 

Corsi in camera mia, presi i vestiti di William e li misi dentro una busta, li portai al piano di sotto e li lasciai fuori la porta.

Sentii la macchina di Will arrivare ma solo la voce di Seth provenire dal piano inferiore.

-"Dov'è Will?" gli chiese Char.

-"Ha visto la busta fuori ed è tornato a casa. Capisce la situazione e vuole lasciare un pò di spazio a Sam" rispose Seth.

-"Perchè non me lo hai mai detto? Ti avrei capito" disse Char.

-"Perchè me ne vergogno. Non ho raccontato tutto di me e non credo che mai lo farò. E' una parte della mia vita che voglio cancellare, una parte che non voglio rivivere mai più" rispose Seth.

Poi sentii la porta della camera chiudersi e mi buttai sul letto, piangendo per poi addormentarmi. 

Mi svegliai e guardai l'orologio 'Oh cazzo sono le 23:32!' pensai ed oggi è anche il compleanno di Seth. Non gli ho fatto nemmeno un regalo, nemmeno una stupida torta. Gliel'ho rovinato.

Presi una Marlboro light dal mio pacchetto, scesi giù in veranda ed iniziai a fumare. Poco dopo sentii la porta aprirsi e vidi Seth uscire in pantaloncini. Ci guardammo per qualche secondo senza parlare finchè non decisi di interrompere quel silenzio atroce

-"Scusami per prima, non dovevo arrabbiarmi così tanto".

-"Non ti preoccupare, hai ragione dovevamo dirtelo" rispose.

Si sedette sulla poltrona vicino a me , prese una sigaretta, se la mise tra le labbra e l'accese. Era dannatamente sexy mentre aspirava e sputava fuori il fumo; aveva l'aria di un bello e dannato. Guardai l'orologio e vidi che mancavano ancora quattro minuti alla mezzanotte. Mi alzai di scatto, spensi la sigaretta e dissi

-"Aspettami qua!". Lui mi guardò con aria confusa mentre sfrecciai in cucina, presi uno stupido muffin al cioccolato, una candelina rosa dal cassetto e corsi fuori. 

Accesi la candelina e gli misi davanti la tortina improvvisata.

-"Esprimi un desiderio" dissi.

Seth scoppiò a ridere dinanzi quella scena e non c'era suono che amassi di più al mondo.

-"Dai Seth! mancano solo trenta secondi" mi affrettai a dire. La sua espressione si fece seria e pensierosa e, poco dopo, soffiò sulla candelina.

-"Auguri" dissi sorridendogli. Lui prese il muffin, si liberò della candelina e lo divise a metà.

-"Tieni" disse, porgendomene un pezzo. Mangiammo il piccolo boccone guardandoci e ridendo.

-"Grazie mille Sam" disse, per poi abbracciarmi forte.

-"Di nulla" risposi ricambiando quell'abbraccio. 

-"Perchè fai tutto questo per me?" chiese.

In realtà me lo chiedevo anch'io. Perchè facevo tutto questo per una persona che oramai faceva parte del passato? Perchè continuavo a pensarlo? Poi mi tornò in mente il momento in cui, al negozio, immaginai Seth al posto di William, sfilarmi l'intimo del matrimonio. Perchè non riuscivo a lasciarmelo alle spalle? Non era ancora finita? 'E lo chiedi pure?' chiese la mia vocina interiore. Scossi la testa e tornai alla realtà. Mi accorsi che Seth mi fissava, cercando una risposta.

-"Non lo so Seth. Credo che sia perchè sono ancora legata a te e lo sarò per tutta la vita. Sei stato il mio primo amore, sei stato il ragazzo con cui ho fatto l'amore per la prima volta, sei stato una ventata d'aria fresca in una vita soffocante. Sei stato il mio arcobaleno in una vita in bianco e nero, sei stato...Semplicemente tutto. Sono onorata di essermi innamorata di te, sono onorata che tu abbia amato una come me. Una ragazza insipida, senza emozioni, senza nulla. Tu mi hai fatto sentire viva come non mai con la tua spensieratezza, la tua pazzia e il tuo amore folle. Sarò sempre in debito con te, con te che mi hai trascinata fuori da una stanza buia da dove vedevo il mondo da una piccola finestrella, facendomelo esplorare. Quindi si, è per questo che faccio tutto questo per te" dissi. 

-"Oh Sam" disse abbracciandomi. Quell'abbraccio valeva più di mille parole e, sopraffatta dalle emozioni , affossai il viso sul suo petto nudo e caldo, inspirando quell'attimo di felicità che non tornerà mai più. Fu un abbraccio lungo, duraturo e, quando venne il momento di staccarci, entrammo in casa mano nella mano come a dire 'Non lasciarmi, ti prego' , ma sapevamo che di lì a poco avremmo dovuto separarci, per sempre. Era un addio.

Varcammo la porta di casa e iniziai a salire le scale. Poi mi venne in mente una cosa, mi girai, lo chiamai e gli chiesi

-"Hai espresso un desiderio?".

-"Si" rispose.

-"Potrei sapere quale?" chiesi.

Salì un gradino in modo da essere poco più basso di me e, afferrandomi il viso, mi baciò.

-"Eccolo il mio desiderio".


Sono riuscita ad aggiornare!! ahah non ci credo giuro!!! Allora vi ringrazio ancora una volta per il supporto che mi date e per i messaggi che mi mandate. Senza di voi non saprei cosa fare..mi date un sacco di spinta in più per scrivere <3 vi adoro tutte!!! A presto <3 <3 

Un errore da rifare -Trilogia, libro 2-Where stories live. Discover now