Capitolo 8

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Seth

Finita la performance, mi rivestii, accompagnai Charlotte alla porta e la mandai a casa; chiamai un taxi e mi feci accompagnare al locale per recuperate la moto.

Decisi di andare a trovare mio cugino William che era l'unico a cui avevo parlato di Sam, l'unico che poteva aiutarmi in questa situazione. Arrivai e bussai il campanello. Sentii dei rumori provenire dall'interno e, all'improvviso,  William mi aprì la porta mentre era intento ad indossare un paio di pantaloncini.
-"Ti sei dato da fare stanotte?" chiesi.
-"Diciamo di si" rispose soddisfatto.
-"Chi è la fortunata?" sentii aprire la porta della camera e vidi una figura all'impiedi ancora assonnata. Quando riconobbi la mia piccola Sam, immersa in quella maglia che non era mia, impazzii. Sentii la vena sulla tempia ingrossarsi, il cuore accellerare e la rabbia salirmi come non mai. Guardai lei, immobile, con gli occhi spalancati a fissarmi, in attesa di una reazione. spostai lo sguardo su mio cugino che, con un ghigno di approvazione, aspettava un mio parere. Mi alzai e afferrai William per il collo
-"Come hai potuto farlo!" dissi.
-"Ti ci sei lasciato Seth, non è più roba tua" rispose.
Non potevo credere che sangue del mio sangue potesse farmi questo.
Sferrai un destro sul suo zigomo e un altro sul sopracciglio, provocando una ferita e sporcandomi del suo sangue. Lui reagì e mi diede un pugno sul naso; vidi il mio sangue colare sopra di lui. Non  capendo più nulla , sferrai una serie di pugni senza una meta precisa. Avevo un solo obbiettivo: fargli male.
Continuai finché non sentii toccarmi da qualcuno. Rinsavii e sentii la sua voce supplicarmi
-"Seth smettila, ti prego. Così lo ammazzi!" disse Sam.
Fissai per un momento le mie nocchie tumefatte per il contrasto con le sue ossa e il sangue che le ricoprivano.
-"È proprio quello che voglio fare" risposi.
Lei mi prese per un braccio e mi spinse via, soccorrendo mio cugino.
-"Sei un animale" disse con gli occhi colmi di lacrime.
-"Sono solo geloso, Sam" risposi.
-"Mi fai schifo. Ti ho visto ieri sera sai? Tornare a casa con mia cugina, cosa pensavi? Che sarei corsa da te per impedirtelo?" chiese con tono di disprezzo.
-"Non ero in me Sam, non l'avevo riconosciuta, sennò non l'avrei mai fatto" dissi, mentre una lacrima percorreva il mio viso e si mischiava col sangu
-"Ti saresti comunque scopato un'altra!".
-"Anche tu hai fatto lo stesso!" urlai.
Mi guardò con espressione incredula e confusa.
-"Io non sono andata a letto con tuo cugino!"disse. Si alzò da terra, andò in camera e si rivestì. Cercai di fermarla ma fu tutto inutile. Uscì dalla porta principale e se ne andò.

Tornai a casa, mi sedetti fuori la porta e fumai una sigaretta. Entrai, corsi in bagno e mi feci una doccia. Ero deciso a uscire e ripetere ciò che facevo oramai da molteplici sere: bere e scoparmi una puttanella a caso , chiudendo gli occhi ed immaginando che ci fosse Sam al posto suo.

Sam

Non potevo crederci. Seth aveva menato suo cugino e si era portato a letto Char! Perché faceva così? Perché si comportava in quel modo?
-"Ei Sam" sentii una voce provenire da dietro la porta. L'aprii e vi trovai Charlotte; la richiusi all'istante ma lei la riaprì.
-"Cosa c'è?" chiese.
-"E me lo chiedi anche? Ieri sei andata via con Seth! Com'è scoparsi il ragazzo che tua cugina ama?" le urlai.
-"Dai Sam! Non state più insieme e poi sai quanti ragazzi avrai dopo di lui? Hai solo diciotto anni Sam!" disse con tranquillità.
La rabbia mi assalì, le mie mani avrebbero voluto picchiarla ma non lo feci.
-"Spero ti sia divertita a usare i miei scarti Char! E ora sei pregata di uscire dalla mia camera e, possibilmente, anche dalla mia vita!" risposi per poi chiudermi al bagno e scoppiare in un pianto silenzioso.

Quando smisi era ormai sera. Vidi l'orologio che segnava le 9:15. Decisi di farmi velocemente una doccia e di uscire per locali. Andai al Newport, un disco pub a due piani dove , al piano superiore, tutti ballavano sopra i tavoli. Indossai un paio di short di pizzo bianco e un top corto nero, che lasciava la pancia scoperta, abbinato a un paio di tacchi 12 neri, eye-liner e tanto mascara per completare il tutto.
Arrivata al locale, ero sola ma, non ci misi molto a farmi notare da un ragazzo abbronzato , alto , moro con gli occhi ghiaccio: era meraviglioso.
Si avvicinò e, sussurrandomi nell'orecchio , disse
-"Vuoi ballare?". Mi porse la mano ed io accettai, annuendo.
Iniziammo a ballare sulle note di "El perdon" di Nicky Jam. Le mie mani erano ben salde al suo collo e le sue ai miei fianchi. Ci guardavamo, ci sorridevamo e scherzavamo.
L'attrazione era palese e, quando vidi che mi stava fissando le labbra, le morsi per provocarlo.
Si avvicinò a me in modo pericoloso: era quasi sul punto di baciarmi quando , dal nulla, venni tirata via da qualcuno.
-"Chi cazzo è quello?" sentii.
Mi girai e vidi Seth, completamente ubriaco, reggersi a malapena in piedi.
-"Non sono affari tuoi!" risposi.
-"Invece si! Dimmi chi cazzo è!" disse urlando.
-"Cosa vuoi da me, Seth?" chiesi, spingendolo via.
-"Te Sam. Voglio solo te" disse avvicinandosi a me.
-"Smettila Seth! Sei ubriaco, riprenditi!"
-"Riprendimi"  disse guardandomi negli occhi. Era serio e onesto, potevo vedergli l'anima in quei due occhi verdi.
Dio, non era cambiato nulla, lo amavo ancora, ma lui mi aveva ferita, umiliata, distrutta. Non sapevo che fare. Dovevo seguire il cuore o finire li e lasciar perdere l'unico ragazzo mai amato?

Spazio autrice: scusate il ritardooooooo Vi pregò perdonatemi!!! domani aggiorno promesso! nonostante abbia una mano fuori uso :D  se Vi piace , commentate e stellinate <3
--->passate a leggere "una storia senza fine" di anda-nico
&
"La nostra stella" di crazyforlove00<--- a presto <3

Un errore da rifare -Trilogia, libro 2-Where stories live. Discover now