Capitolo 19

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Sam

-"Amore sei pronta?" chiese William dall'altra parte della porta del bagno.
-"Si, ora esco!" risposi.
Non ero per niente pronta a rivedere Seth. Le fitte allo stomaco si amplificavano col passare dei minuti: ero desiderosa e ansiosa di vederlo. Sapevo che di li a poco sarebbe tornato tutto come prima: le gambe tremanti, il cuore palpitante, il respiro affannoso, il sorriso falso e gli occhi lucidi. In quei mesi lontana da lui, il mio pensiero non lo aveva mai abbandonato. Perché era così complicato stare insieme? Perché le cose fra noi non avevano funzionato? Perché non ero rimasta, non avevo lottato per il nostro amore? Ero una vigliacca. Mi asciugai le lacrime, feci un respiro profondo, ripassai il trucco e uscii da quel bagno con il sorriso più falso di sempre.

-"Finalmente! Sei splendida!" disse William.
-"Grazie tesoro" risposi , porgendogli un bacio sulla guancia.
In effetti quel vestito color pesca un pó svasato , stava bene con la mia carnagione chiara e fasciava bene le forme.
Presi la pochette e dissi
-"Andiamo?".
Lui annuì e aprì la porta di casa, facendomi passare.
Aprì l'auto, salimmo e partimmo per andare a casa di mia madre.
Durante il tragitto non proferii parola e lui, vedendomi nervosa, mi prese la mano disse
-"Stai tranquilla amore, non succederà nulla. Ci sono io con te".
Mi limitai a sorridere e annuire.

Arrivammo dinanzi casa di mia madre, scesi ed incrociai subito il suo sguardo. Spalancammo gli occhi entrambi, il cuore iniziò ad accellerare, la bocca ad asciugarsi e sentivo le lacrime pungere. 'Sarà il rimpianto di una vita, Sam' disse la mia voce interiore. Chiusi gli occhi, feci un respiro profondo, li riaprii e sorrisi. Mi avvicinai e salutai prima Charlotte, perfetta in quella maximaglia blu elettrico.
Guardai Seth , mi avvicinai e, con un pó d'imbarazzo, lo salutai. Potevo benissimo vedere la rabbia mista a tristezza nei suoi occhi; in fondo sapevo che mi odiava per averlo abbandonato in quel modo.
Era perfetto con quel jeans nero strappato , la canottiera bianca e le converse abbinate.
E quel profumo di one million, Marlboro e Seth: un mix letale.
-"Come stai?" gli chiesi.
-"Bene" rispose freddamente, per poi andare da Charlotte.
Una coltellata mi avrebbe fatto meno male.

Seth

Appena vidi Sam scendere dalla macchina, un senso di rabbia e tristezza m'invase. Era bella come non mai con quel vestitino color pesca: accentuava le sue curve e si sposava bene con la sua pelle candida. Ripensai al suo sapore e , per un secondo, mi assentai da tutto ciò che mi circondava finché , ritrovandomela davanti, tornai alla realtà. Mi salutò con imbarazzo e poi chiese
-"Come stai?".
-"Bene" risposi freddamente per poi andare da Charlotte.
Dovevo starle lontano o sarei diventato matto.
-"Allora cugino, come vanno le cose con Charlotte?" chiese William.
-"Benissimo! Mai andate meglio" risposi , facendogli un occhiolino.
-"E voi invece? Pronti per il gran giorno?" chiesi a mia volta.
-"Prontissimi! Vero amore?" disse Will, voltandosi verso Sam.
Vidi quel sorriso forzato far capolino sulle sue splendide labbra rosse e carnose. Si limitò ad annuire e cambiò subito discorso.
-"Allora, che ne dite se domani sera andiamo a bere qualcosa tutti e quattro insieme?" chiese Sam.
-"Io ci sto!" rispose Char.
-"Non avevo dubbi!" dissi io e scoppiammo tutti in una grossa risata. Entrammo in casa, mangiammo ed uscii a fumare una sigaretta. Sentii la porta aprirsi e vidi Sam estrarre dalla pochette il pacchetto, prese la sigaretta e se la portò tra le labbra. Rovistò per un pó nella pochette in cerca di un accendino finché non le offrii il mio.
-"Grazie mille Seth" disse.
-"Di niente" risposi.
Ci fu qualche minuto di silenzio finché Sam non lo interruppe dicendo
-"Scusa".
-"Di cosa?" chiesi io.
-"Di essere scappata" rispose.
-"Non devi scusarti. Hai fatto solo ciò che ritenevi giusto" dissi.
-"È questo il fatto Seth. Non ho mai pensato che fosse giusto non venire da te" disse.
-"Perché allora non sei venuta?" chiesi.
Sentimmo la porta aprirsi e la testa di Char spuntare da dietro
-"Amore io vado a risposarmi. Vieni?" chiese.
-"Arrivo!" risposi.
Mi alzai dalla sedia a dondolo e, prima di entrare, Sam mi fece una domanda
-"La ami?".
-"No" risposi istintivamente.
Vidi un sorriso comparire sul suo volto. Perché era felice? Perché doveva torturarmi in quel modo?
Al ché , le porsi la stessa domanda.
-"Lo ami?".
-"Non amerò mai nessun altro al di fuori di te, Seth"rispose.
Spense la sigaretta, si alzò, mi passò davanti, l'afferrai per un braccio e le chiesi
-"Allora perché non stiamo insieme?".
-"Perché è giusto così".
Si scansò ed entrò. Raggiusi Charlotte a letto, mi distesi di fianco a lei e mi addormentai, con in mente le parole di Sam.

Sam

Entrai in casa, andai in camera mia e vi trovai William disteso a letto che leggeva un foglietto.
-"Cos'è?" chiese, porgendomi il foglio.
Lo guardai meglio e risposi
-"È un pezzo di una canzone che mi piace". Mentii spudoratamente; era la canzone che mi dedicò Seth prima di andarsene.

' Ti lascio libera 
e questo mi addolora 
ti lascio libera 
non sono pronto ancora 
chiedimi di tenerti qui 
puoi pretenderlo 
slegarti è facile 
difficile obbligarti 
la carne è debole non voglio più ferirti 
amore ti maledirò 
io che perderti non so,
metto il cuore in un cassetto 
per dispetto non lo indosserò mai più 
un po' testardo un po' distratto 
è già una vita che non sei più mia'

Io ero sempre stata sua.
-"Sono un pó stanca, ti dispiace se mi metto a dormire?" chiesi.
-"No piccola, riposiamoci un pó" rispose William.
Mi distesi, chiusi gli occhi, pensai a Seth e mi addormentai.

Quando mi svegliai era ormai sera, allungai la mano e ne trovai un'altra che me la strinse. Mi girai e vidi Seth, seduto di fianco a me, che mi guardava.

Scusate il ritardo!!! Spero Vi piaccia :) spero di riuscire ad aggiornare domani. A presto :)

Un errore da rifare -Trilogia, libro 2-Where stories live. Discover now